Il 2021 è stato un anno complicato per il cinema e per la cultura in generale. Il mondo del cinema si è dovuto, doverosamente, adeguare alle linee guida previste per contenere la pandemia.
Sono stati molti i film che nel 2021 sono usciti direttamente sulle piattaforme in streaming, senza passare per la distribuzione nelle sale cinematografiche, e i principali eventi dedicati alla presentazione e premiazione delle pellicole si sono svolti in modalità inedite (i Golden Globe da remoto, gli Oscar con una cerimonia tra intimi).
Tuttavia da qualche tempo si respira aria di normalità. È recente il decreto che, approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri, dispone la capienza massima nei luoghi deputati alla cultura. Come ha dichiarato il ministro Franceschini:
Dall’11 ottobre la cultura ricomincia a vivere
E noi della redazione di CulturaMente non possiamo che esserne entusiasti. Nel frattempo però è giunta l’ora di tirare le somme dell’anno appena trascorso. Dopo la classifica dei migliori film da vedere nel 2020, ecco i nostri preferiti del 2021.
Indice
Film Nominati agli Oscar 2021
Tra i nominati agli Oscar del 2021 secondo la redazione gli imperdibili sono: Un altro giro, The Father, Nomadland, Time, Soul.
Un altro giro
La pellicola diretta dal danese Thomas Vinterberg ha vinto la statuetta al miglior film in lingua straniera. I protagonisti sono quattro amici che vogliono dimostrare che la teoria dello psichiatra norvegese Finn Skårderud, secondo cui il corpo umano nascerebbe con un deficit alcolico pari allo 0,05% sia vera. Di conseguenza decidono di bere quotidianamente piccole quantità di alcol per colmare questo deficit e per migliorare la qualità della loro vita.
Il regista affronta in modo provocatorio il tema dell’assunzione di alcolici e parla allo spettatore della libertà di scelta, della possibilità di seguire il proprio istinto anche se si rischia di andare contro le convenzioni socialmente accettate.
The Father
Agli Oscar 2021 The Father ha vinto due premi: migliore sceneggiatura non originale a Zeller e miglior attore protagonista a Anthony Hopkins. Il film racconta la storia emotivamente dirompente di un padre malato che, a causa della perdita di memoria, non è più autosufficiente e di sua figlia, un’eroina che affronta stoicamente una situazione a dir poco complicata.
Nomadland
Nomadland è la pellicola che ha conquistato più statuette agli Oscar 2021: quella più ambita per il miglior film, ma anche quelle per la migliore regia e la migliore attrice protagonista. Il film ci mostra la vita di Fern, una donna che, avendo perso tutto, si mette sulla strada, col suo furgone, senza una meta precisa. La protagonista è una nomade dei nostri tempi, una “senzacasa”. Nomadland è un film che ha diviso critica e spettatori e che ha fatto molto parlare di sé: anche solo per questo motivo è, a mio avviso, imperdibile.
Time
Il documentario racconta la vita di Fox Rich e della sua famiglia composta da sei figli, fondendo materiale d’archivio e filmati privati. Questa famiglia deve convivere con la tragica assenza del padre Rob Richardson condannato a 60 anni di prigione da scontare al Louisiana State Penitentiary, uno degli istituti più violenti d’America. Questo documentario è il racconto di una donna che lotta contro un sistema carcerario imperfetto. È un film che merita di essere visto non solo per il trasporto emotivo ma anche per scoprire uno spaccato di realtà a cui viene data poca visibilità.
Soul
Come intuibile già dal trailer, Disney Pixar ha creato un vero capolavoro dell’animazione, che spezza la monotonia dei live action e dei remake. Ha superato anche Inside Out. Benché il film possa assomigliargli per alcuni aspetti grafici, rimane molto originale, specie nei soggetti. A tal proposito, grafici e disegnatori hanno messo anima e corpo nella sua creazione. Soul è il cartone animato perfetto da vedere da soli, in compagnia, in famiglia, perché no, anche sotto l’albero di Natale. Si sogna ad occhi aperti, una favola per grandi e piccini.
Film Campioni di Incassi
Tra i campioni di incassi la redazione segnala: Dune e No Time to die.
Dune
L’adattamento cinematografico della prima parte del capolavoro letterario di Frank Herbert, diretto da Denis Villeneuve, è una delle opere più ambiziose e visivamente stupefacenti a cui abbiamo assistito nel 2021. L’inospitale pianeta di Arrakis, divenuto terreno di scontro tra le casate Atreides e Harkonnen, porta allo spettatore a riflettere sulle similitudini con la nostra azzurra Terra, messa sotto scacco dalla sete di ricchezza di pochi. Un film monumentale che ha convinto critica e pubblico, dando il via alla produzione di “Dune: Parte 2”, atteso per il 20 ottobre 2023.
No Time to Die
Omaggiando lo straordinario agente 007 interpretato da Daniel Craig e tutta la mitologia del suo personaggio, la sesta era bondiana si conclude con il film più intimo ed emozionante del franchise, capace di portare lo spettatore a contatto con l’uomo James Bond. L’agente al servizio di Sua Maestà si è ritirato ma una nuova minaccia lo porterà a dover affrontare i drammi del suo passato ed a riflettere sul suo lascito. L’eredità è infatti il tema principale di No Time To Die: un film coraggioso che ci porta a dire addio al Bond più longevo di sempre esaltandone la leggenda ed il mito.
Film Italiani
Tra le pellicole italiane degne di nota ci sono senza dubbi Freaks out, La scuola cattolica, Qui rido io ed È stata la mano di Dio.
Freaks out
Se avete amato Lo chiamavano Jeeg Robot, non potete non vedere e non apprezzare Freaks out, l’ultimo film di Gabriele Mainetti, da un soggetto diNicola Guaglianone. Presentato all’ultima Mostra Internazionale di arte cinematografica di Venezia, è uscito dopo un lungo periodo di riprese. È un film molto ambizioso, perché di respiro internazionale. Ambientato nella Roma del 1943, da poco occupata dai nazisti, racconta di un gruppo di circensi, dalle caratteristiche fisiche “mostruose” e da poteri soprannaturali che, insieme alle circostanze drammatiche dell’epoca, li trasformeranno in eroi salvifici.
Insieme a Claudio Santamaria (da Jeeg Robot all’Uomo lupo), troviamo un cast di ottimi attori già affermati come Pietro Castellitto, Giancarlo Martini e Giorgio Tirabassi, ma anche la bravissima esordiente Aurora Giovinazzo.
Pieno di effetti speciali, potremmo definire Freaks out un film di supereroi all’italiana. Meno sorprendente di Lo chiamavano Jeeg Robot, che ha spiazzato critica e pubblico perché nessuno se lo aspettava, Freaks out è comunque divertente e coinvolgente. Maienetti si conferma un regista capace di innovare il cinema italiano attingendo e facendosi ispirare dalla sua tradizione, ma lasciandosi influenzare anche da quello americano. Cercando dei richiami in questo film, infatti, viene in mente Tim Burton, ma anche il nostro Sergio Leone. E lo stesso regista annovera tra i propri ispiratori sia Steven Spielberg sia Mario Monicelli.
Qui rido io
Una splendida pellicola: la fotografia di Renato Berta, che già con Il giovane favoloso aveva conquistato tutti, sempre sotto la regia di Martone, dona ad una Napoli da Belle Epoque un’atmosfera teatrale, degna del Maestro Scarpetta, che Toni Servillo interpreta in maniera sublime. La storia di una figura nota ma non tanto, geniale e superbo, di famiglia e di scandali, di invidie e successi: un film che abbraccia Cinema e Teatro. Molto bello e da vedere. Attesissimo I fratelli De Filippo di Rubini, che uscirà nel 2022.
La scuola cattolica
Il film che tutti dovrebbero guardare per riflettere sull’educazione maschile di ieri e di oggi nella speranza che la violenza non si ripeta. Tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Albinati racconta la storia che risale al 1975 e che ha portato con sé l’oscuro, triste e raccapricciante massacro del Circeo.
Una grande analisi sociale e antropologica dei giovani degli anni ’70 il cui universo maschile è descritto, indagato e percorso con una lucidità spaventosa. La prima parte del film è centrata sulla famiglia e sulla educazione e solo nella seconda parte il regista conduce i fatti alla cronaca, alla strage del Circeo. Un film che restituisce uno spaccato di realtà purtroppo non ancora del tutto appartenente al passato.
È stata la mano di Dio
Vincitore del Leone d’argento a Venezia 78, l’ultimo lungometraggio di Paolo Sorrentino è un ritorno nella sua Napoli a 20 anni dall’esordio. Tra realtà e finzione, tra commedia e tragedia, il regista esorcizza il suo passato creando un sincero legame con il pubblico attraverso un dolore capace di unirci tutti. Straordinarie sono le interpretazioni attoriali dove spicca di Filippo Scotti, vincitore del Premio Marcello Mastroianni come miglior attore emergente, nel difficile compito di interpretare l’alter ego di uno dei più grandi autori contemporanei del nostro cinema, di con “È stata la mano di Dio” ne diviene il capolavoro.
Film Horror
Tra gli horror spiccano A quiet place 2 e Ultima notte a Soho.
Ultima notte a Soho
“Attenzione a quel che desideri“, sembra dirci Edgar Wright nel suo ultimo lungometraggio, dove una giovane stilista rivive le sfarzose notti del quartiere londinese, attraverso gli occhi di un’aspirante cantante. Tra realtà e false apparenze, “Ultima notte a Soho” dimostra come anche l’innocuo sognare di un’epoca lontana può trasformarsi nel peggior incubo. Nonostante abbia diviso sia il pubblico che la critica specializzata, divenendo il film più divisivo del regista britannico è, per noi, fortemente consigliato.
A Quiet Place 2
Poche sono i sequel che meritano attenzione, specialmente quando si parla di genere Horror. Nel caso di A Quiet Place 2 sicuramente si può parlare di un’eccezione alla regola. Il numero due è un film di suspense come lo era stato anche il primo e ci immerge in un mondo sempre più distopico e crudele dove una mamma deve proteggere a tutti i costi i propri figli dal pericolo generato dal “rumore”.
Film presenti a Cannes
Tra i film presentati a Cannes ce ne sono due degni di nota. Si tratta di Titane e The French Dispatch.
Titane
Il film più disturbante, originale e disturbante del 2021. Una Palma d’oro meritatissima quella vinta da “Titane” all’ultimo Festival di Cannes. La regista e sceneggiatrice Julia Ducournau ci regala un’opera di difficile catalogazione, un mix di generi cinematografici con un personaggio femminile, Alexia, tanto incomprensibile all’inizio, quanto commovente e intenso alla fine. Due grandi attori veicolano le strane emozioni e i grossi interrogativi che questo film lascia a chi lo guarda: da un lato, l’esordiente Agathe Rousselle, straordinaria per la versatilità con cui interpreta le molte sfaccettature del carattere, delle emozioni e della parabola esistenziale di Alexia; dall’altro, l’interprete di lungo corso Vincent Lindon, uno dei migliori attori dell’attuale cinema francese.
Titane è un film imperdibile, ma forse non è per tutti: bisogna armarsi di uno stomaco forte, perché è un film molto “fisico” e iperrealista, tanto che qualsiasi gesto doloroso si veda nello schermo si “sente” nel proprio corpo.
The French Dispatch
Anch’esso presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes, questo film è la quintessenza del cinema di Wes Anderson. Vuole essere un omaggio al giornalismo, raccontando, dentro una struttura antologica, tre storie e un prologo sulla redazione del supplemento domenicale del “The Evening Sun” di Liberty (Kansas), The French Dispatch appunto, espatriato in una cittadina francese.
L’estetica inconfondibile di Wes Anderson è presentissima come sempre nella scelta di location. scenografie e costumi deliziosamente vintage. La fotografia è elegante. Bill Murray, Benicio Del Toro, Frances Mc Dormand, Tilda Swinton, Adrian Brody, Elizabeth Moss, Léa Seydoux, etc., tutti hanno sgomitato per fare questo film e entrare nel mondo di Anderson.
Un film elegantissimo, magistralmente interpretato, arricchito da mille riferimenti cinematografici e iconografici, come l’immagine del giovane rivoluzionario interpretato da Thimotée Chalamet chiaramente ispirata ad un ritratto di Antonio Gramsci.
Flop al botteghino
Tra i film che non hanno riscosso particolare successo all’uscita in sala ma che meritano tutta la vostra attenzione, ci teniamo a segnalarvi: The Last Duel, disponibile dal 1° Dicembre su Disney+.
The Last Duel
Ridley Scott torna, per certi versi, alle sue origini portando a schermo l’ultimo “Duello di Dio”, svoltosi in Francia nel XIV° secolo. Il film vanta una sceneggiatura solida e ben studiata che, rifacendosi ad una meccanica già nota e sdoganata con “Rashomon”, racconta i fatti che portarono al sanguinolento duello rivivendoli attraverso la soggettiva di ognuno dei protagonisti. Adam Driver, Matt Damon e Jodie Comer regalano tre memorabili interpretazioni per un film eccezionale, capace di trasportarci in un Medioevo sporco e brutale dove il sangue, l’arrivismo e la possessività la facevano da padroni. Un’epoca dove la donna non possedeva il suo stesso corpo ed attraverso il quale lo spettatore è portato a riflettere su come indubbiamente i tempi siano cambiati, ma certe cose sono rimaste invariate.
A cura di Valeria de Bari e Michele Finardi con la partecipazione di Francesco Fario, Alessia Pizzi, Francesca Sorge, Stefania Fiducia, Serena Cospito.
I migliori libri 2021
Se hai tempo per rilassarti e leggere, non perdere anche la nostra classifica dei libri!