The Big Bang Theory, quelle curiosità meno famose sulla serie più “nerd” che ci sia

The Big Bang Theory cast

È stato detto di tutto sulle storie, sulle puntate e sul cast di The Big Bang Theory.

In onda dal 2007, la serie nerd più celebre del mondo ormai non ha bisogno di presentazioni. Sugli schermi televisivi, per 12 anni di seguito, migliaia di persone (io con loro) hanno seguito le vicende di Sheldon Cooper (Jim Parson), Leonard Hofstadter (Johnny Galecki), Howard Wolowitz (Simon Helberg), e Raj Koothrappali (Kunal Nayyar).

Una serie che ha tolto all’aggettivo “nerd” quell’uso dispregiativo; che ha spiegato qualcosa anche a chi non aveva mai sentito parlare di scienziati come Nikola Tesla. Nelle sue 12 stagioni, infatti, ci ha dato mille nozioni di fisica, della biologia e della matematica.

I nomi dei due protagonisti

Già nella nella prima puntata della stagione 1, The Big Bang Theory ci inserisce nell’universo e nella storia della Scienza. I due coinquilini protagonisti, infatti, prendono i cognomi da due importanti Premi Nobel per la Fisica: Leon Cooper e Robert Hofstadter. I loro nomi invece sono la “spaccatura” di Sheldon Leonard, attore e produttore cinematografico attivo dagli anni ’50 agli anni ’80.

La lavagna

Nella loro casa, dietro a una rappresentazione di un enorme modellino di DNA (credo sia quello: scusate l’ignoranza), è sempre presente una lavagnetta dove sono scritte delle equazioni. Vere! Queste infatti, come i dialoghi matematico-scientifici tra i personaggi, sono precise grazie alla collaborazione di David Saltzberg, professore di fisica all’University of California di Los Angeles.

Le “special guests”

Dato il successo che ha avuto la serie, nel corso delle stagioni hanno partecipato alle riprese importanti personalità nel mondo scientifico e tecnologico. Da Stephen Hawking a Neil deGrasse Tyson; da Brian Green al conduttore di Science Friday Ira Flatow; da Michael Massimino a Steve Wozniak; da Elon Musk a Bill Gates; arrivando ai Premi Nobel per la Fisica George Smoot, Frances Arnold e Kip Thorne. Oltre a loro altre personalità hanno preso parte alla serie, come guest star: dal’universo di Star Trek (George Takei, LeVar Burton, Brent Spiner e la voce di Leonard Nimoy) a quello di Star Wars (James Earl Jones e Mark Hamill).

La serie però non è soltanto un contenitore matematico e fantascientifico, poiché in 12 anni di vita, ha altri aneddoti, che dietro lo schermo possono essere sfuggiti o non raccontati.

La storia di Amy

Parte integrante del cast di The Big Bang Theory dalla 4 stagione, nella 13° puntata della stagione 1, per sconfiggere Sheldon nel torneo di Fisica, manca un componente e Raj propone di chiamare

“La ragazza del telefilm Blossom: è laureata”.

Quella ragazza altri non è che… Mayim Bialik, che indosserà i panni di Amy tre anni dopo. La battuta di Raj non è una preveggenza, ma per il semplice fatto che la Bialik, rispetto a tutto il cast di The Big Bang Theory, ha veramente conseguito un dottorato in neuroscienze.

Inoltre, il personaggio doveva inizialmente essere interpretato da un’altra attrice Kate Micucci, che venne in seguito scelta per interpretare Lucy, la ragazza che Raj incontrerà nel negozio di fumetti nella stagione 6.

Penny

Altro grande personaggio di The Big Bang Theory è sicuramente quello di Penny. Dalla sua prima apparizione, la protagonista femminile della serie, ha con sé un mistero. In 12 stagioni, non è mai stato detto il cognome dell’amata vicina di casa di Leonard! Mai!

Un primo progetto vedeva il personaggio di Penny interpretato da Amanda Walsh. Alla fine però ebbe la meglio Kaley Cuoco, che ha indossato i panni della ragazza del Nebraska per tutte le stagioni così bene, da ottenere nel 2013 una stella nella Walk of Fame (due anni prima che la ottenesse il suo collega Jim Parsons).

La sigla

Un’altra grande incognita e curiosità degli appassionati di The Big Bang Theory è la sigla iniziale, cantata dai Baranaked Ladies. Cosa dice però il testo?

I giochi ispirati

The Big Bang Theory ha, inoltre, ispirato una lunga serie di giochi, da tavola e non, con la sua ambientazione. Celebre il modellino della Lego, dove viene rappresentato il salotto di Leonard e Sheldon, con tutti i personaggi principali. Sempre nel palazzo di TBBT è stato creato una versione del giallo di Cluedo, dove l’orribile delitto è cercare di capire chi, dove e soprattutto ha messo in disordine le cose di Sheldon in casa!

Inoltre, come potrebbe mancare la versione di Monopoli, dove chi gioca percorre le strade e i posti di Pasadena, cari alla serie; con protagonisti 7 segnalini, facilmente riconducibili ai protagonisti: il divano (Sheldon e “il suo posto”), gli occhiali (Leonard); il calice (Penny e la sua passione); il diadema (Amy e un celebre regalo); uno yorkshire (la cagnolina di Raj); l’elmetto da astronauta (Howard “Froot Loops” Wolowitz) e un microscopio (Bernadette e la sua microbiologia).

Una serie interessante, quindi, ma a livello di battute, a qualcuno potrebbe risultare piuttosto banale e poco coinvolgente. BAZINGA!

Non sapete che vuol dire?

Vedete la serie e ne riparleremo.

Francesco Fario

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Francesco Fario
Attore e regista teatrale, si laurea in Lettere Moderne a La Sapienza per la triennale, poi alla magistrale a TorVergata in Editoria e Giornalismo. Dopo il mondo del Cinema e del Teatro, adora leggere e scrivere: un pigro saccentone, insomma! Con Culturamente, ha creato la rubrica podcast "Backstage"

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