Miseria puttana: un “piano-sequenza” sull’estate 1994 a Piombino

Miseria puttana recensione libro

Pubblicato dalla casa editrice La Bussola, Miseria puttana è l’opera d’esordio di Massimo Boddi, classe 1983, specialista della comunicazione e dell’editoria.

Disponibile nelle librerie da Aprile 2022 questo romanzo corale racconta la vita che si svolge a Piombino nell’estate del 1994: quella dei ragazzi che, terminata la scuola, sono liberi di tuffarsi in scorribande quotidiane; quella dei loro genitori impegnati nel lavoro in acciaieria; quella dei nonni che rappresentano un’inesauribile fonte di affetto e insegnamenti.

La trama

Siamo nell’indimenticabile estate del 1994 quando l’Italia è stata battuta dal Brasile in finale ai mondiali di calcio USA. Quattro amici adolescenti ammazzano il tempo in strada in attività “discutibili” agli occhi di un adulto. Simone, Cristian, Tommaso e Dario bazzicano le vie del quartiere, a volte vanno al mare, girano in bicicletta, rispondono agli attacchi di una banda di un altro quartiere che ha caricato i Liquidator “con del piscio”.

Non devono inventarsi niente di speciale per ammazzare le giornate. Stanno bene così, sono ragazzi di strada.

La recensione

Miseria puttana è un “piano-sequenza” in forma scritta, girato nella provincia toscana in uno specifico tempo, l’estate – stagione in cui i ragazzi abbandonano la routine fatta di impegni scolastici, sportivi, agonistici e “non hanno niente da fare” – e in uno specifico contesto, gli anni Novanta.

Questo romanzo permette al lettore di fare un tuffo nel passato e nei ricordi di un’epoca in cui nelle sale giochi il picchiaduro più diffuso era Street Fighter; si ascoltavano The Rythm of the night di Corona e Black Hole Sun dei Soundgarden e soprattutto si “cazzeggiava” in strada e non sui social network.

Il racconto è corale. Il protagonista principale della storia di questo romanzo di formazione è Simone, che sarà costretto, dagli eventi, a crescere e maturare. Tuttavia la narrazione non si limita a seguire esclusivamente la sua vita e il suo personale punto di vista.

In Miseria puttana l’immedesimazione del lettore con uno dei protagonisti è dato certo: come succede in tutta la provincia italiana ci sono i genitori che devono fare i conti con questioni economiche, lavorative e relazionali; nonni disposti a dispensare insegnamenti e cure; sorelle vittime di bullismo; i personaggi del paese; ragazze benestanti che danno tutto per scontato e ragazze outsider che fanno una vita più underground.

«Bella questa canzone» riconosce Simone. «Ti piace davvero o vuoi fare colpo su di me?» replica Maida di botto.«No, è davvero bella» giura sorridendo. «Cosa dice?» «Dice a tutti quanti di sparire perché la gente fa  schifo. Sarebbe un bell’affare se le serpi che sparano  merda su ogni cosa venissero risucchiate in un buco  nero. Ma non voglio annoiarti coi miei pensieri da  disperata.

La lettura di Miseria puttana vola. Lo stile della scrittura è ruvido, aspro, diretto, sporco e divertente e, infatti, la citazione a Bukowski nella quarta di copertina sembra proprio una dichiarazione di poetica.

Questo romanzo d’esordio ha il piacevolissimo profumo di una madeleine.

Valeria de Bari

IL VOTO DEL PUSHER
Stile e scorrevolezza
Personaggi
Soggetto
Valeria de Bari
Sceneggiatrice, chitarrista, poetessa, pittrice: quello che sogno di diventare da grande. Ops ... sono già grande. Amo la musica (soprattutto il punk, il rock e le loro derivazioni), le immagini-movimento e l'arte del racconto (o come si dice oggi lo "story telling"). La mia vocazione è la curiosità. That's all folks
miseria-puttana-recensioneLa lettura di Miseria puttana vola. Lo stile della scrittura è ruvido, aspro, diretto, sporco e divertente e, infatti, la citazione a Bukowski nella quarta di copertina sembra proprio una dichiarazione di poetica. Questo romanzo d'esordio ha il piacevolissimo profumo di una madeleine: parla di anni 90, adolescenza, vita in strada e crescita.

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