Oceania: Chi l’ha visto (il principe azzurro)?

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Oceania: Chi l’ha visto (il principe azzurro)?

I tempi passano e le protagoniste Disney si evolvono: da Biancaneve a Vaiana ne abbiamo fatta di strada.

C’era una volta Ariel, la Sirenetta che voleva vivere sulla terra. Era il 1988 e la Disney regalava un’inedita versione della favola di Andersen al piccolo e grande pubblico di tutto il mondo.

Nel 2016, con Oceania,  il nuovissimo classico Disney, torna protagonista il mare, ma dal punto di vista di chi lo solca.

Vaiana ha sedici anni, come Ariel. Ha i capelli ricci e lunghi e la pelle color cappuccino. Un giorno governerà la sua isola, sita nell’Oceano Pacifico, dopo suo padre e suo nonno. La sua vita scorre tranquilla ma – come Ariel – Vaiana contiene a stento una sfrenata curiosità, un’insaziabile voglia di andare oltre il confine. In questo caso si tratta del Rif, la barriera corallina che il suo popolo non vuole più valicare.

Sarà la necessità a spingere la protagonista a mettersi contro tutti per realizzare il suo sogno e diventare una grande navigatrice. Torna così il tema della “cattiva figlia”, quella che non viene compresa dal padre, come era Ariel e come era stata anche Mulan.

Ciò che però contraddistingue Vaiana dalle due “colleghe” è che la sua voglia di evolversi non è mai legata all’amore, se non quello per se stessa e il proprio popolo. Sia Ariel che Mulan, invece, alla fine incontrano un partner.

Vaiana è libera: tra un momento di coraggio e uno di debolezza intraprende il suo percorso personale per diventare un grande capo.

Per questo motivo è la migliore “non principessa” Disney di sempre. Una principessa Disney moderna!

Il richiamo più forte arriva dall’acqua, dall’Oceano. Non a caso in lingua originale la ragazza si chiama Moana, “oceano” e dà il titolo al cartone stesso (Vaiana vuole dire “acqua di grotta” invece). Se vi state chiedendo il perché del cambio nome potete sorridere pensando alle associazioni con la pornostar Moana Pozzi. Nulla da togliere a Vaiana ma, considerando l’importanza dell’oceano nel cartone, chiamarla “acqua di grotta” potrebbe risultare un po’ riduttivo. Anche se forse è solo un cavillo.

Nel corso del viaggio appare il co-protagonista Maui, simpatico semidio e mentore della ragazza, in cui ritroviamo molte affinità con Hercules, tanto nella grafica quanto nel tipo di humour. Lui stesso, incarnando la voce del luogo comune, dirà a Vaiana:

If you wear a dress and have an animal sidekick, you’re a princess. You are not a way finder. You will never be a way finder

Ma alla fine dei giochi Vaiana è qui per ereditare la tradizione e rinnovarla, come la migliore degli emulatori. E suo padre, come anche Maui, dovranno ricredersi.

Disney_PrincipesseCon i tempi, dicevamo, le principesse cambiano. Perché il pubblico è cambiato.

Non è più pronto ad accogliere trasognato una fanciulla in difficoltà, nata per essere salvata da un condottiero senza paura. Se già la frizzante Belle aveva dato i primi segni di scalpitamento nel lontano 1991, rifiutando il gradasso Gaston che giudicava la sua passione per la lettura, arrivati a Vaiana non possiamo che essere fieri di questa evoluzione.

Le protagoniste Disney di oggi sono ragazze alla ricerca di loro stesse.

I castelli incantati sono diventati orizzonti da scoprire, le matrigne sono mostri da sconfiggere con le proprie forze, le fate turchine sono le nonne piene di consigli e la vita è una grande avventura che non si corona con un matrimonio arrangiato in due giorni.

E i principi azzurri? Beh, quelli non sono stati nemmeno rimpiazzati.

Fatevi due conti.

Alessia Pizzi

Alessia Pizzi
Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

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