Regia: Davide Minnella
Genere: Commedia romantica/Drammatico
Sceneggiatura: Stefano Sardo, Giordana Mari, Gianluca Bernardini
Cast: Salvatore Esposito, Greta Scarano, Gianluca, Gianfranco Gallo,
Anno: 2022
Nazione: Italia
Trama
Carmine (Salvatore Esposito) è cresciuto a Napoli all’ombra del boss della Camorra detto “Scimitarra”. Non avendo la stoffa per condurre una vita criminale in prima linea, Scimitarra lo spedisce a Roma affidandogli la gestione di un ristorante destinato al riciclaggio di denaro sporco. Inaspettatamente, Carmine si appassiona alla ristorazione, soprattutto grazie all’arrivo di Consuelo (Greta Scarano), una giovane chef di origine argentina con un carattere difficile ma grandi ambizioni. L’amore per il cibo e il sogno di conquistare una stella Michelin daranno ad entrambi una seconda possibilità, ma come farà Carmine a evadere il controllo di Scimitarra?
Un film piacevole per tutta la famiglia
Girovagando su Prime Video mi sono ritrovata davanti “La cena perfetta”. Diretto da Davide Minnella, con la sceneggiatura di Stefano Sardo, Giordana Mari, Gianluca Bernardini e Salvatore Esposito, la pellicola è un food movie dallo sfondo crime e dalle tinte comedy, che non rinuncia al romanticismo. Incuriosita proprio dalla presenza di Salvatore Esposito, nel ruolo di protagonista, e Gianluca Colucci, in arte Fru, decido di guardarlo senza troppe aspettative. Ecco, allora una premessa è fondamentale prima di raccontarvi cosa ne penso: “La cena perfetta” è quel tipo di film che trovi per caso, te ne innamori e finisce per catturare l’attenzione di tutta la famiglia.
Il film si candida a diventare, ad avviso di chi scrive, l’unica pellicola italiana che tratta di cibo e ristorazione con una devota sacralità ed un approccio verosimile che raramente si vede nel cinema quando si parla di cibo. Qui l’amore viene raccontato in ogni sua sfumatura (per la cucina, per il cibo, per se stessi, per la persona di cui ci si innamora e per il proprio lavoro) e diventa il motore del film intorno al quale ruotano la storia dei due protagonisti. Una pellicola dove il cibo viene preso in considerazione seriemante e messo in scena, quale co-protagonista, grazie alla consulenza della chef Cristina Boweman e alla presenza di Stefano Sardo, sceneggiatore, che ben conosce il binomio cibo-qualità essendo figlio di Piero Sardo, uno dei fondatori di Slow Food.
“La cena perfetta” e l’effetto Madeleine
Chi non conosce le Madeleine, io sono molto legata a questi morbidi dolcetti di cui mia nonna ne andava ghiotta, ed io con lei. Cosa c’entra con la pellicola? Beh, io ogni volta che li vedo, ne sento l’odore o ne mangio uno, ricordo la mia infanzia e i mille pomeriggi sul divano con la mia amata nonna a bere thé e a mangiare Madeleine. Questo per raccontarvi dell’effetto Madeleine di cui parla Proust e con cui si indica la memoria involontaria (non voluta e quindi non ragionata) evocata da un sapore.
La pellicola scorre seguendo questo teoria, dove i gusti e i sapori vengono rievocati anche in contesti meno piacevoli, come durante la scena finale con il boss a cena. Qui il regista mostra come, nonostante gli anni, i sapori possono vivere a lungo, anche quando noi stessi non ne abbiamo più memoria. Sul finire mi piace pensare che Consuelo e Carmine svelano al suo pubblico un ingrediente segreto che rende perfetta ogni pietanza, non l’amore per il cibo, o almeno non solo, ma la capacità del cibo di rievocare il profumo del tempo perduto.
Da Boweman all’influenza di Sardo, ecco perchè questa pellicola piace
La presenza della chef Boweman, nonché delle conoscenze culinarie di Stegano Sardo, hanno fatto si che il film risultasse quanto più veritiero possibile: un grande contributo che ha reso questo film accogliente e piacevole proprio come una portata ben preparata sa fare.
Da un punto di vista attoriale, il cast funziona perfettamente. Greta Scarano che riesce a centrare il personaggio di Consuelo imprimendole un carattere determinato e risoluto facendo trasparire tutta la pressione che questo tipo di lavoro fa vivere. Non sorprende che in molti hanno visto in questo personaggio la chef e proprietaria dello stellato Glass di Trastevere. Al centro della storia troviamo il talentuoso Salvatore Esposito. La sue capacità espressive mi sorprendono e sconvolgono fin dai tempi di Gomorra. La sua recitazione, al pari della collega e coprotagonista, è perfettamente riuscita, mixando una recitazione drammatica a una più leggera propria della commedia romantica senza mai svilire il personaggio. Salvatore Esposito con questa leggerissima commedia conferma le sue capacità interpretative.
Unica pecca…forse è il momento di staccare la spina dal personaggio legato alla camorra, altrimenti si rischia di venire categorizzati tanto dai fan quanto dai produttori che non vedranno mai al di là di Savastano, e sono certa che Salvatore Esposito con la sua mimica facciale e la sua bravura è in grado di portare sul grande e piccolo schermo anche personaggi diversi. E poi c’è Fru dei The Jackal che da quella nota leggera a tutto il film, quasi lo si aspetta scena dopo scena. La sceneggiatura pensata per lui poteva essere migliore, alcune ricalcano il Fru che tutti conosciamo altri sono più creative e gli consentono di mettere in scena la sua capacità di attore, spero di vederlo recitare in qualcosa di diverso. Anche qui il discorso non cambia molto, cercare di fare un passo avanti per distaccarsi da personaggi cuciti addosso.
In Conclusione
Il film è da non perdere, non solo per il suo cast ma perchè raramente si ha una pellicola ben fatta a più livelli. Il film è di quelli che ti lasciano il sorriso sulle labbra e vorresti rivederlo con piacere. D’altronde è quello che ho fatto io.
Vale la pena guardarlo da soli o in compagnia quando si desidera un po’ di leggerezza.
Curiosità
- Il ristorante “Il picchio blu” esiste davvero, si tratta di Corsetti 1921, in piazza Cosimato.
- Avete presente la brigata di Consuelo? Ecco tre dei suoi collaboratori in realtà fanno parte della brigata del Glass della Bowerman
- Chi non conosce Joe Bastianich e i suoi lanci dei piatti in Masterchef. Ecco, la Bowerman ha raccontato al Gambero Rosso di essersi imposta per levare una scena in cui la chef, particolarmente arrabbiata, spaccava un piatto dopo averlo lanciato.
- Stefano Sardo non solo vanta il privilegio di aver apportato un grande contributo al film grazie alla sua influenza familiare, ma nella pellicola è proprio lui ad interpretare il critico gastronomico Luca Villani
Angela Patalano