Le donne hanno la sindrome di Cassandra (parola di Rebecca Solnit)

rebecca solnit gli uomini mi spiegano le cose

Riflessioni sulla sopraffazione maschile. Dal mansplaining alla violenza di genere.

Inizia con un aneddoto il saggio di Rebecca Solnit. Una sera si ritrova a chiacchierare con un signore che le chiede dei suoi libri. La scrittrice inizia a parlargli dell’ultimo, River of Shadows: Eadweard Muybridge and the Technological Wild West, sull’industrializzazione della vita quotidiana. A quel punto l’uomo le chiede se ha saputo che in quello stesso anno è uscito un libro importantissimo su Muybridge (di cui aveva letto solo il titolo sul New York Times) ignorando il fatto che fosse proprio quello di Rebecca, ma soprattutto ignorando chi glielo stava facendo notare. All’interlocutore sembrava impossibile che l’autrice di quel testo potesse essere… una donna?

Questo esempio divertente spiega perfettamente il titolo del libro “Gli uomini mi spiegano le cose”, tradotto finalmente in italiano e pubblicato da Ponte alle Grazie. Da questo testo pare sia nata l’espressione mansplaining, che definisce l’atteggiamento con cui alcuni uomini spiegano con arroganza le cose alle donne, indipendentemente dal fatto che sappiano o no di cosa stanno parlando.

Dopo l’incipit leggero, il saggio prende delle pieghe molto più crude: arriva a trattare alcuni casi di violenze, menzionando anche la nascita del termine femminicidio in Italia. Solnit, senza girarci troppo intorno, spiega che la dinamica di potere instaurata dal patriarcato emerge in varie situazioni. Ecco perché è facile passare da un aneddoto divertente sul mansplaining alla violenza sulle donne. Seppure in livelli molto differenti, l’intento più o meno inconscio è sempre quello della sopraffazione, del voler far tacere chi non viene ritenuto abbastanza credibile: né quando scrive libri importanti, né quando viene stuprato e denuncia il carnefice.

Le donne, dice Solnit, hanno la sindrome di Cassandra, non vengono credute, come non venivano credute le profezie dalla fanciulla maledetta. Che le donne non siano credibili, del resto, è un preconcetto che ha radici antiche, per questo sono state relegate per secoli al ruolo di “angelo della casa”.

Per scongiurare i fraintendimenti, Rebecca spiega più volte che non tutti gli uomini si comportano così e che ci sono moltissime donne che parlano a sproposito! Con la questione di genere non si può mai generalizzare.

Lo scopo di queste riflessioni è quello di far capire che l’universo femminile è stato fatto tacere con la forza e che alcuni uomini portano avanti questo tipo di mentalità. Per questo motivo è molto interessante il parallelo che si fa con i matrimoni gay che, idealmente, sono più egalitari. L’omosessualità ha sgretolato le basi su cui si reggeva il patriarcato e quindi l’asimmetria sessuale da cui dipendeva l’antico rapporto tra uomo e donna. Si chiede quindi ai lettori di pensare fuori dagli schemi perché la battaglia per l’uguaglianza è lunga.

“Tessere la tela e non esserne imprigionate, creare il mondo, creare la propria vita, decidere il proprio destino, nominare le nonne oltre che i padri, disegnare intrecci e non solo linee rette, essere fabbricatrici oltre che pulitrici, poter cantare e non essere messe a tacere, togliersi il velo e apparire: sono questi gli striscioni che stendo all’aria sui fili per il bucato.”

Gli uomini mi spiegano le cose è un saggio per tutti. Un passo in più per capire che le strade verso la libertà si percorrono insieme. Ma soprattutto che non solo le donne devono acquisire la libertà. La società maschilista ha inciso profondamente anche nell’animo degli uomini ed è ora di lasciarla andare.

Alessia Pizzi

Alessia Pizzi
Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui