Lilo & Stitch: nel 2002 usciva il fiore all’occhiello della Disney

lilo e stitch recensione film

“Questa è la mia famiglia. L’ho trovata per conto mio. È piccola e disastrata ma bella. Si, davvero bella.”

Regia: Chris Sanders e Dean DeBlois
Genere: Animazione, avventura, commedia
Anno: 2002
Nazione: USA

Trama

Sulla navicella spaziale della Confederazione Intergalattica c’è uno scienziato pazzo che ha creato un essere con l’obiettivo di distruggere tutto ciò che vede: esperimento 626. Considerato pericoloso, il piccolo mostro viene messo su una navicella per essere abbandonato nello spazio aperto. Riuscito a fuggire, arriva sul pianeta terra, sull’isola di Honolulu. Qui, fingendosi un cane, viene adottato da Lilo e chiamato Stitch. Lilo è una ragazzina orfana, povera e senza amici che vive con la sorella Nani. Una bambina difficile che soffre di attacchi di rabbia e che è a un passo dall’essere sottratta alla sorella dagli assistenti sociali.

Nel ventennale di Lilo & Stitch ricordiamo, con questa recensione, il classico Disney numero 42. Uscito il 21 giugno 2002, il film fu diretto da Dean Deblois e Chris Sanders. Nel 2003 ricevette la nomina all’Oscar come miglior lungometraggio animato, ma la statuetta fu assegnata a La Città Incantata di Miyazaki. Fin dalla sua uscita questa pellicola è stata classificata come un vero e proprio fiore all’occhiello per la Disney essendo l’opera animata che ha fatto registrare milioni di dollari.

La famiglia “Ohana” al centro della storia

Se per anni la Disney ha sfornato storie di principesse salvate da principi con il classico finale “e vissero tutti felici e contenti”, con Lilo & Stitch, il Colosso dell’entertainment per piccoli e non solo, ha portato sullo schermo valori come l’amicizia, la morale, l’importanza della famiglia e la lealtà. Dove l’amore prende strade diverse, si pone alla base la famiglia e l’amicizia. Infatti, il focus è su Nani, che con sacrifici e sforzi, riesce ad ottenere la custodia della sorella minore. Nella pellicola la famiglia di Lilo gioca un ruolo fondamentale: l’obiettivo è comunicare quanto la famiglia sia importante nella crescita di un bambino. Una bussola per il futuro e una guida per il presente.

Tutti abbiamo imparato la parola “Ohana” – una parola che Lilo e la sorella si dicono quando le cose vanno male, per ricordarsi di stare insieme. –  termine che appartiene alla cultura hawaiana. Oggi viene usata universalmente quando si vuole far riferimento a qualcosa che richiama alla famiglia.

Ohana significa famiglia e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato.

La famiglia di Nani e Lilo diventa il “luogo” dove Stitch impara l’amore e cosa significa contare sugli altri e il non essere lasciati da soli. Infatti, Lilo insegna a Stitch il valore della famiglia attraverso la storia del Brutto Anatroccolo che Stitch ama farsi raccontare prima di dormire. L’anatroccolo viene abbandonato, ma alla fine riesce a trovare i suoi veri genitori e a essere felice. C’è un continuo rimando tra la figura di Stitch e quella del brutto anatroccolo.

Un lungometraggio ricco di valori

Non mancano temi di solidarietà, accoglienza e diversità. Vediamo, infatti, che la famiglia Pelekai prende Stitch al canile, e qui vi è un riferimento esplicito all’importanza della solidarietà e dell’essere consapevoli di certe realtà sociali a cui siamo ancora tutt’oggi sottoposti. Uno dei richiami più importante è proprio la diversità, Lilo sceglie Stitch proprio per il suo essere diverso da tutti gli altri. Gli sceneggiatori potevano far arrivare Stitch in qualsiasi altro modo a casa di Lilo, ed invece il canile e le scene che ne seguono non solo sono l’espressione di valori come accogliere il diverso, cosi com’è, e la solidarietà, ma richiama anche al cosiddetto Think out of Box, pensare fuori dalla scatola, dagli schemi precostituiti a cui siamo abituati.  Questi preconcetti o pregiudizi possono influenzare il giudizio su ciò che in realtà è una persona o, in questo caso, una creatura.

Oltre i valori Lilo & Stitch si caratterizza per una trama scorrevole e leggera. La fantascienza inserita all’interno non crea problemi di comprensione né intacca la filosofia propria del cartone. Le scene sono spesso divertenti e creano un vero e proprio legame empatico con lo spettatore. Lilo, Nani, Stitch, Jumba Jookiba, Pleakley, sono dei personaggi che funzionano perché fanno leva sulla simpatia, sulla tenerezza e sui cliché come il gioco simbolico: pensiamo a Lilo che gioca a fare la mamma con Stitch.

La nostra famiglia è piccola, e non ci sono giocattoli; ma se vuoi, tu puoi farne parte. Sarai il nostro bambino, e ti cresceremo con amore. Ohana significa Famiglia: Famiglia significa che nessuno viene abbandonato. Ma se vuoi andartene, puoi farlo. Io mi ricorderò di te. Io ricordo tutti quelli che se ne vanno.”

L’Animazione

Caratterizzata da colori vividi e disegni che per nulla rievocano l’impronta disneyana, Lilo & Stitch, quanto all’animazione ricorda vagamente i classici degli anni ’40 con i suoi sfondi acquarello. La perfezione viene raggiunta nelle scene ambientate nel mare, dove tecnicamente l’animazione raggiunge la perfezione. Anche le scene di surf tra le onde hawaiane sono rese con grande maestria. Il mare è mostrato con un’abilità che non ha nulla da invidiare all’animazione di Oceania, realizzata 15 anni dopo.

La colonna sonora

Anche le musiche si discostano dal classicismo disneyano. Essendo ambientato a Honolulu, Lilo e Stitch presenta una soundtrack interamente a tema: dalle canzoni hawaiane a Elvis Presley.  Lilo, infatti, è un’appassionata del re del Rock ‘n roll, e proprio questa sua passione diventa una sorta di omaggio.

Curiosità: Come emerge dal film di animazione, Elvis Presley era realmente legato all’isola di Honolulu per via del suo disco Aloha from Hawaii. Nel 1973, nella capitale hawaiana si tenne un concerto di Elvis che fu trasmesso in diretta televisiva in più di 40 paesi del mondo e visto da circa 1 miliardo e mezzo di persone.

Dettagli divertenti

Come non notare la presenza di un personaggio estraneo alla storia ma che viene inquadrato varie volte mentre cerca di mangiarsi un gelato. La prima volta Lilo, che è un’amante delle fotografie, lo fa mettere in posa per fotografarlo e il gelato si scioglie e cade. In più scene accadrà lo stesso. Mentre l’uomo passeggia con il suo gelato, Lilo, Stitch o un’astronave aliena glielo faranno cadere e, per tutto il film, non riuscirà mai a mangiarlo.

Curiosità

Lilo e Stitch è il primo film d’animazione ambientato alle Hawaii. Per rendere il tutto più realistico, il regista si è servito di doppiatori hawaiani per Nani e il suo ragazzo David. Aspetto che, purtroppo, si perde nel doppiaggio italiano.    
     
Il senso profondo di Ohana è stato compreso dalla produzione in sede di sopralluogo Inoltre, quando il team della produzione del film visitò Honolulu per trarre ispirazione per il film (pratica tipica dei disegnatori disneyani) si imbatté nel termine ohana. La loro guida spiegò che si tratta di un concetto di famiglia allargata che unisce gli abitanti della piccola isola in una comunità, oltre alla famiglia di sangue. In un territorio estremamente affascinante ma anche estremamente povero, il concetto di ohana diventa fondamentale per la sopravvivenza pacifica dei suoi abitanti. Per questo i produttori hanno voluto enfatizzare questo termine tanto che, alla fine del film, persino gli alieni entrano a far parte dell’ohana di Lilo.

In origine, Stitch era il leader di una banda intergalattica, e Jumba era uno dei suoi ex compari incaricato di catturarlo dal Consiglio Intergalattico. La risposta del pubblico di prova alle prime versioni del film portò alla modifica del rapporto tra Stitch e Jumba a quello, rispettivamente, di creazione e creatore.

Un’altra scena eliminata fu uno dei tentativi di Lilo di trasformare Stitch in un cittadino modello avvertendo i turisti sulla spiaggia con delle sirene di allarme tsunami. 

La versione originale di Jumba che attacca Stitch in casa di Lilo risultò essere troppo violenta da parte del pubblico di prova, e venne rivista per renderla più comica. La scena originale faceva vedere Stitch che rompeva una condottura del gas per farla esplodere insieme a Jumba.

C’era anche una scena in cui Lilo presentava Stitch al pesce Pudge, che alla fine porta alla morte del pesce. Lilo poi porta il corpo di Pudge allo stesso cimitero dove sono sepolti i suoi genitori, e quindi Stitch impara le conseguenze delle sue azioni e acquista una migliore comprensione della mortalità.

Quando vederlo?

Il film d’animazione è divertente e leggero, ogni momento è quello giusto.

3 Motivi per vederlo

  1. Vi porterà del buon umore;
  2. Per innamorarvi di Stitch
  3. Perché è un classico Disney

Angela Patalano

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IL VOTO DEL PUSHER
Regia
Sceneggiatura
Interpretazioni
Consigliato
Angela Patalano
Sulla carta sono laureata in Giurisprudenza ma la mia passione più grande è il Cinema e il mondo dell'entertainment in generale. Essenzialmente curiosa ed empatica. Goffa quasi alla Bridget Jones e tanto Geek.
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