“Che cos’è l’amor?” cantava Vinicio Capossela.
Alcuni di noi pensano che l‘amore sia il motore del mondo, che siamo nati dall’amore tra due persone e che la nostra vita stessa sia intrisa d’amore. Questo sentimento universale può avere infatti diverse interpretazioni. Amiamo noi stessi, l’umanità in generale, il/la compagn*, i figli, il lavoro, i luoghi che ci fanno sentire a casa.
Per quanto cinici possiamo essere, dobbiamo ammettere che spesso le nostre azioni sono mosse proprio dall’amore in generale e dall’amore romantico in particolare. Purtroppo però l’amore, quello che implica l’esistenza di una relazione di coppia, può finire lasciando i protagonisti della storia nello sconforto e nella sofferenza.
La musica indie non è indifferente al tema dell’amore e delle relazioni sentimentali.
Ecco 10 canzoni italiane da dedicare agli ex a seconda dei vostri stati d’animo: un mix di musica indie per unire insieme tante emozioni contrastanti.
Questo articolo rientra nella web story delle migliori playlist su CulturaMente: dai uno sguardo!
La fine di un amore può portare a tante reazioni differenti. C’è chi è triste, chi arrabbiato, chi prova a fare chiodo schiaccia chiodo e chi si strugge continuamente per il tira e molla con il/la partner, che periodicamente diventa un ex.
In questa playlist troverai canzoni da dedicare all’ex che ti manca (come quella degli Ex Otago), ma anche delle canzoni contro l’ex con tanto di frecciatine musicali (come quella dello Stato Sociale).
Scegli le canzoni che preferisci da dedicare agli ex che tornano ed esorcizza con noi la minestra riscaldata!
Affogare – Legno
Affogare di Legno affronta il classico tema dell’incontro casuale della propria ex con il nuovo fidanzato per strada. Già Lucio Battisti in Prendila così consigliava alla sua ex, “siccome è facile incontrarsi anche in una grande città“, di evitare tutti i posti che lui frequentava, perché lui avrebbe potuto non essere più solo.
Il protagonista di questo brano è in casa e si tormenta perché proprio non riesce a dimenticare gli occhi della sua ex e quindi decide, purtroppo, di uscire. Ed è per strada che accade il prevedibile.
In questi versi è evidente anche una citazione a Baglioni, che in Mille giorni di te e di me diceva “e una storia va a puttane sapessi andarci io”. Al contrario del pezzo di Baglioni musicalmente drammatico, le note di Affogare sono ritmate e spensierate e, se non si sta attenti al testo, potrebbe addirittura sembrare una canzone allegra sull’acqua minerale.
Cuore – CLAVDIO
Cuore è una canzone malinconica, che parla dell’alternarsi degli stati d’animo dopo la fine di una storia: ci si sente in colpa e poi si dà inevitabilmente la responsabilità all’altro. In questo contesto sentimentale drammatico dominato dai cambiamenti ormonali della ex del protagonista è originale il ruolo di un cinese, presenza che testimonia l’attuale multietnicità delle metropoli, che commenta i due protagonisti della storia finita.
Tu non mi parli più – Ex Otago
Il ricordo della ex si fa vivo quando il protagonista di Tu non mi parli più passa con l’auto dalla riviera ligure di Ponente. Riaffiora un passato fatto da eventi che fanno parte della quotidianità di una coppia, come i pomeriggi passati a cercare i negozietti vintage, perché appassionati di moda sostenibile. Sono trascorsi dieci anni da quando la storia è finita e lui vorrebbe scriverle semplicemente “come stai?” ma sa già che lei non gli risponderà.
Allora inizia a porsi delle domande, a chiedersi se la storia non sia finita a causa del momento storico in cui è nata, ma giunge a una conclusione che non è poi così scontata: “non c’è mai un’epoca giusta per stare con una persona, le persone si incontrano in un certo momento, stanno insieme e poi si lasciano”.
Buona sfortuna – Lo Stato sociale
Il protagonista di Buona sfortuna augura alla sua ex una serie di disgrazie tragicomiche divertentissime.
Si tratta di un brano scanzonato. Il protagonista è evidentemente ancora coinvolto sentimentalmente dalla sua ex e, in fin dei conti, non riesce proprio ad augurarle che le accada nulla di male.
Pelle – Afterhours
Pelle è un brano che lacera chi lo ascolta. Il protagonista ricorda momenti erotici e passionali, ma il loro sapore è oggi amaro, perché quelle sensazioni sono state cancellate, sebbene nella e sulla pelle rimangano indelebili. Ma forse prima o poi la sofferenza sparirà, così come la sua voce ed il suo volto. Forse la ex è un congegno automatico che si spegne da sé.
Ridere – Pinguini tattici nucleari
La canzone Ridere pone l’accento sulle conseguenze che una relazione finita ha nel mondo dei due protagonisti. Una storia lascia dietro di sé tutta una scia di contatti, conoscenze, esperienze e ricordi difficili da annientare.
L’amore tra due persone spesso coinvolge anche gli amici e le famiglie.
Ridere è orecchiabile e piacevole e ci ricorda che la fine di una relazione non deve essere per forza tragica, ma può avere un gusto dolceamaro.
Non sei tu- Gazzelle
Gazzelle è probabilmente il cantautore indie più prolifico in tema di relazioni finite. In Non sei tu il protagonista scopre che portarsi a letto un’altra donna non serve a far passare il dolore, anzi potrebbe avere l’effetto controproducente di acuirlo.
Lontana da me – Coez
In Lontana da me il protagonista non ha informazioni sulla sua ex, che evidentemente ha lasciato la città per nuovi lidi. Lui si chiede se lei ha sempre le stesse abitudini, come quella di fumare le camel blu e si interroga sulle informazioni che gli amici comuni possono averle passato su di lui.
Buon appetito – Dente
Il protagonista di Buon appetito è intimamente amareggiato, tanto da non voler sapere più niente della sua ex. Vorrebbe perfino dimenticarsi del suo indirizzo di casa.
L’uomo cerca di convincersi di aver superato la delusione della fine della relazione, in una sorta di training autogeno, ma è evidente che ci crede pochissimo:
La mia ultima storia – Aiello
La mia ultima storia è un brano sia malinconico sia arrabbiato. Nella prima parte il protagonista è affranto nel romantico ricordo degli occhi verdi della sua ex che ricordano la foresta Amazzonica. Il dolore lascia però presto spazio alle aspre recriminazioni.
Valeria de Bari