Ghost, un cult degli anni ’90 senza tempo

ghost una scena del film

Dille che l’amo!

Regia: Jerry Zucker
Genere: Fantastico, Romantico
Cast: Demi Moore, Patrick Swayze, Whoopi Goldberg, Tony Goldwyn, Rick Aviles, Vincent Schiavelli, Gail Boggs, Armelia McQueen, Stephen Root
Durata: 116 min
NAzione: USA
Anno: 1990

Trama

Sam Wheat, impiegato di banca a New York, conduce un’esistenza felice insieme alla fidanzata Molly Jensen, artista promettente ma dal carattere fragile, con la quale si trasferisce in un loft per iniziare una convivenza. Un giorno Sam, ispezionando alcuni conti correnti, si accorge della presenza di elevate somme di denaro, probabilmente sporco. Decide allora di bloccare il conto tramite password per approfondire la questione in seguito e mette al corrente della cosa solo Carl Bruner, suo collega e miglior amico. Dopo una serata trascorsa insieme a teatro, Sam e Molly vengono pedinati da un ladro. Sam viene alle mani col losco individuo, tentando di sventare la rapina, ma rimane ucciso da un colpo di pistola che parte inavvertitamente durante la colluttazione col bandito. Mentre Molly disperata chiama aiuto, Sam si ritrova al suo fianco, incredulo, in forma di fantasma. Dio richiama l’anima di Sam per accedere in Paradiso, ma lui, incapace di abbandonare Molly, sceglie di rimanere sulla terra per proteggerla e per far luce sul suo omicidio.

L’ex bancario sfrutta la sua invisibilità per pedinare il suo assassino, essendo incapace di comunicare con i vivi si avvale della truffatrice Oda Mae Brown, una sensitiva inizialmente ignara dei suoi stessi poteri. Proprio grazie a lui, Oda Mae diviene cosciente della sua abilità e, sollecitata da Sam, va ad incontrare Molly. Oda Mae le riferisce di essere in grado di comunicare col fantasma di Sam, ma Molly si mostra scettica. Sam scopre chi ha organizzato la rapina, viaggia tra inferno e Paradiso e alla fine riesce anche a sussurrare all’orecchio di Molly quel “ti amo” che in vita non era mai riuscito a dirle.

Ghost, il film romantico che ha conquistato milioni di cuori

Considerato uno dei film più romantici degli anni ‘90, Ghost è un vero e proprio cult nel suo genere. Dall’iconica scena romantica e sensuale del vaso con Patrick Swayze e Demi Moore alla divertentissima scena con Whoopi Goldberg con la suora mentre le lascia un assegno, ogni frame della pellicola è entrato nell’immaginario collettivo di tutto il pianeta diventando uno dei film maggiormente ricordato dal pubblico.

Il film, prodotto dalla Paramount, diretto da Jerry Zucker e sceneggiato da Bruce Joel Rubin (per il quale vinse un Oscar come  Miglior Sceneggiatura Originale), si regge grazie al sapiente equilibrio tra gli intermezzi comici, i risvolti romantici e al thriller della vicenda. La trama in sé non sembra mostrare chissà quale grande creatività, ma il suo essere fortemente mainstream ha reso possibile accontentare, generazione dopo generazione, gli amanti di diversi generi: dalla commedia al dramma, passando per i film romantici, i thriller e del fantasy. A creare il giusto pathos è stata anche la dolce e malinconica partitura musicale firmata da Maurice Jarre, autore di colonne sonore di grandi capolavori della storia del cinema come Lawrence d’Arabia, Il Dottor Zivago.

Rispetto ad altri cult, Ghost è stato prodotto con un budget piccolissimo, appena 22 milioni di dollari, eppure il film incassò, inaspettatamente, circa mezzo miliardo di dollari.

Woppy Goldberg e Patrick Swayze i veri pilastri della pellicola

Oggetto di numerose parodie, Ghost continua ancora a far innamorare i suoi spettatori grazie ad un giovanissimo Patrick Swayze ma soprattutto per la brillante performance di una talentuosa Whoopi Goldberg. Interpretazione che le valse un premio Oscar come miglior attrice non protagonista (secondo Oscar ad un’afroamericana dopo quello ad Hattie McDaniel per Via col Vento nel 1940), oltre che un numero di premi tra cui il Golden Globe e il Bafta. Se dovessi dividere la pellicola direi che il film è in parte comico, e funziona grazie alla recitazione di Whoopi Goldberg nei panni di una esilarante sensitiva sui generis, e in parte romantico grazie all’interpretazione di Patrick Swayze, mentre sullo sfondo resta una Demi Moore la cui interpretazione lenta non aggiunge molto o quasi niente. Insomma, i veri pilastri della pellicola sono proprio la Goldberg e Swayze. Della forza recitativa e comunicativa che questi due grandi attori hanno portato sullo schermo e trasmesso al grande pubblico la stessa Whoopi Goldberg ne era più che consapevole. L’attrice, inoltre, ha messo il luce il legame tra lei e Patrick raccontando a a Che Tempo che Fa che ad oggi ancora si emoziona a guardare il film in televisione

“Quando lo vedo piango e rido, ma principalmente piango, per Patrick Swayze. Mi manca tanto, tra l’altro è stato bravissimo perché mi ha permesso di fare quella parte perché non mi volevano. Quando lo vedo piango soprattutto per lui”.

E se il film è diventato un evergreen che ancora scalda i cuori è grazie a Swayze che volle la Goldberg. Proprio l’attrice ha più volte ricordato che per il suo ruolo furono prese in considerazione anche Tina Turner e Patti LaBelle, ma Swayze volle lei e volò di persona in Alabama con Zucker dove l’attrice era impegnata sul set di ‘The Long Walk Home’. Ed è proprio durante l’audizione che il regista si convinse che il ruolo spettava a lei.

La sintonia tra i due attori è innegabile dove la drammaticità delle scene è accompagnato dalla capacità dell’attrice di saper dare quella giusta vena comica senza eccedere mai. Decisamente sottotono Demi Moore la cui performance la trovo del tutto ininfluente. Una recitazione piatta completamente sconnessa dalla performance dei due colleghi.

La scena del vaso d’argilla

Che ci piaccia o no, la famosa scena del vaso d’argina è stata un scelta determinate che ha contribuito a rendere il film un cult. La scena che vede come protagonisti Patrick Swayze e Demi Moore viene accompagnata dal famoso brano Unchained Melody, ed è considerata dalla maggior parte del pubblico una delle sequenze più belle e romantiche nella storia del cinema. Ovviamente la scena non fu improvvisata ma ebbe due diverse preparazioni. Mentre Swayze si esercitò con la moglie che si occupava di ceramiche, mentre Demi Moore prese vere e proprie lezioni private. A questo proposito, Patrick Swayze in un’intervista dichiarò:

La scena del vaso è stata la cosa più intrigante che abbia mai fatto sul set di un film. Non avevamo idea che sarebbe diventata la scena romantica più famosa della storia del cinema. Eravamo solo due attori che cercavano di fare il loro lavoro nel modo migliore possibile. Ero davvero felice, e sollevato, a proposito della scena più difficile e più famosa del film. Demi ed io siamo riusciti a catturare un momento tra queste due persone rendendo tutto ciò che è accaduto più avanti nella storia molto più straziante ed emotivo.

Ad essere improvvisata è stata la sequenza del vaso che crolla. Pur non essendo prevista nella sceneggiatura, i due attori continuarono a recitare improvvisando talmente bene questa scena che il regista Jerry Zucker decise di inserire questa versione della scena nel montaggio finale del film.

Curiosità

  1. Il loft di Ghost esiste davvero e si trova nel quartiere di Soho a New York, più precisamente al 102 di Prince Street. Ha un’ampiezza di circa 4mila metri quadrati. E’ stato venduto a poco più di 10 milioni.
Ghost
Una camera da letto del loft di Ghost. Foto di Douglas Elliman Real Estate
  1. Grazie Amleto. Rubin prese spunto dallo spirito del padre di Amleto e ritenne che ne sarebbe venuta fuori una gran bella storia.
  2. Girare la scena dell’inseguimento è stata una tortura per Patrick Swayze. Nonostante il freddo newyorkese, l’attore non poteva indossare cappotti o indumenti pesanti, dato che un fantasma non dovrebbe patire il freddo. Inoltre, per non far vedere la nebbiolina di vapore uscire dalla sua bocca, pare che Swayze abbia dovuto masticare del ghiaccio.
  3. Demi Moore non fu la prima scelta. Inizialmente furono contattate Nicole Kidman e Meg Ryan. La Moore arrivò successivamente e fu scritturata per il film “perché sapeva piangere a comando”.
  4. Il famoso ed iconico “taglio da ragazzo” di Demi Moore nel film è stato progettato dallo stilista di capelli John Sahag di Manhattan.
  5. Già sull’onda del successo di Dirty Dancing del 1987 e reduce da quello di Ghost del 1990, Patrick fu eletto nel 1991 dalla rivista People: l’uomo più sexy. E come dargli torto!
  6.  Il rumore che fanno le ombre oscure che portano all’inferno le anime cattive sono solo la registrazione di pianti di bambini fatta ascoltare in maniera invertità e in rallentatore.
  7. Nell’iconica scena del vaso il suo “crollo” non era da copione e gli attori continuarono a recitare spontaneamente, improvvisando la sequenza che tutti conosciamo.

Quando guardarlo

Quando preferite, sicuramente quando vi sentite un pò nostalgici dei meravigliosi anni ’90 o quando desiderate rivivere un romanticismo in perfetto stile Hollywoodiano

Tre motivi per guardarlo

  1. Per la presenza di un giovanissimo Patrik Swayze e di una giovanissima e divertentissima Whoopi Goldberg;
  2. Perchè è uno dei cult da vedere almeno una volta nella vita;
  3. Per la famosissima scena del vaso;

Angela Patalano

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IL VOTO DEL PUSHER
Regia
Sceneggiatura
Interpretazioni
Consigliato
Angela Patalano
Sulla carta sono laureata in Giurisprudenza ma la mia passione più grande è il Cinema e il mondo dell'entertainment in generale. Essenzialmente curiosa ed empatica. Goffa quasi alla Bridget Jones e tanto Geek.
ghost-un-cult-degli-anni-90-senza-tempoGhost è un film di genere romantico/drammatico, un vero e proprio cult degli anni '90 che vede come protagonisti Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg. Una pellicola che continua ad appassionare grazie al suo essere mainstream.

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