Mulan 2020, la recensione del film di Niki Caro

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Se vi state ancora chiedendo dove vedere Mulan 2020, la risposta è: in streaming.

Non trovare al cinema il 4 Settembre il film su Mulan è stato un durissimo colpo. Alla fine ho dovuto decidere se cedere alla tentazione di Disney Plus e acquistare Mulan a pagamento oppure resistere fino a data da destinarsi.

Negli ultimi mesi la suspense sull’arrivo di Mulan 2020 è cresciuta giorno dopo giorno: prima perché l’uscita nelle sale continuava a essere rimandata, poi perché, col passare dei mesi, sono state rilasciate notizie che hanno fatto storcere il naso ad alcuni fan.

“Mulan senza Mushu non ha senso!”

Prima obiezione dei malinconici. Una delle redattrici di CulturaMente me l’ha detto più volte, ma io non sono di questo parere. Quello che ho visto è una bella rivisitazione del cult Disney, che ricalca i passi salienti del cartone tanto amato, innovandolo con un tocco di “realismo” in più.

Mulan senza Shang: dov’è l’amore?

Dimenticatevi la storia d’amore, il lieto fine con le nozze di Mulan: come Vaiana in Oceania, Mulan ha uno scopo tutto suo: proteggere la patria e l’imperatore. Ma soprattutto trovare il suo posto nel mondo e restituire l’onore alla propria famiglia. Questo naturalmente non significa che sia insensibile al fascino maschile…

Tra le varie obiezioni, naturalmente, troviamo anche quelle economiche. Ma che siate più o meno favorevoli ai circa 30 euro da spendere per vedere Mulan (6,99€ di abbonamento base + 21,99 VIP), quella che segue è la recensione del film.

Mulan su Disney Plus: vale la pena quindi?

Siamo spettatori della storia di Hua Mulan sin da quando è bambina. Il suo elevato Qi è evidente da subito: la ragazza ha delle doti straordinarie, sembra nata per combattere. Peccato che è una donna.

La vediamo alle prese con la mezzana che deve trovarle marito, come nel cartone, ma naturalmente il film di Mulan è molto più realistico, specialmente nelle scene in cui la povera ragazza, scappata di casa per unirsi all’esercito al posto del padre, deve dormire nella stessa tenda con tutti i suoi compagni di accampamento senza farsi scoprire.

Mulan contro gli Unni: STREGA!

Tremate, tremate, le streghe son tornate! Il live-action di Mulan pone i riflettori sugli “outsider”, in questo caso sulle donne che escono dai confini della sfera domestica perché dotate di un dono particolare. Mulan non è l’unica donna del film ad essere chiamata “strega” per le sue abilità, del resto. Come tutte le donne della storia che si sono distinte nella società patriarcale, anche Mulan viene additata come diversa e disonorevole. L’eroina, quindi, per essere credibile agli occhi del mondo, deve travestirsi da uomo usando l’armatura di suo padre. E proprio nell’ambiente che le era proibito scoprirà che le sue qualità non devono essere nascoste, anzi.

Tutti i personaggi del film (inclusi gli antagonisti), una volta che Mulan abbandona il suo villaggio dove era giudicata malissimo, supportano il suo valore di donna.

“Noi crediamo in Mulan”

Dunque una donna può essere credibile, anche se deve aggirare il sistema per trovare…il suo posto.

E come si trova il proprio posto, vi chiederete? Essendo veri, ovvero sinceri. Specialmente con se stessi. Solo abbracciando la sua vera natura senza vergogna, Mulan può compiere il suo destino: salvare la Cina.

Unica pecca? Il fatto che Mulan sembri quasi magica, cosa che non avveniva nel cartone. Le sue doti di combattimento sembrano quasi soprannaturali e questo potrebbe inviare un messaggio sbagliato, a mio avviso. Non è che una donna deve essere “magica” per emergere.

Leale, Coraggiosa, Sincera: il mantra di Mulan

Non solo il titolo della colonna sonora, Loyal Brave True, ma il vero e proprio mantra della protagonista. E se vi state chiedendo chi canta le canzoni del film su Mulan nel live action del 2020, la risposta è molto semplice: Christina Aguilera.

Un tocco di eleganza nei titoli di coda che rende il film di Mulan un regalo da farsi, dopo tutti i cinema che abbiamo saltato quest’anno per cause di forza maggiore. Non ve lo negate.

Alessia Pizzi

Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

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