Lilli e il Vagabondo (in versione film 2019) è disponibile in streaming sul catalogo di Disney Plus (gratis per una settimana per tutti i nuovi iscritti).
Non ho potuto proprio resistere e devo dire che ne è valsa la pena. Vi spiego perché. Il live action del celebre cult Disney porta sul grande schermo moltissime novità interessanti sotto tanti punti di vista, dall’approfondimento psicologico dei personaggi alla questione di genere. Ma andiamo con ordine.
Lilli e il vagabondo: i personaggi
Le prime differenze che colpiscono lo spettatore cresciuto a pane e Disney sono quelle che concernono i protagonisti. Intanto la coppia che adotta Lilli è mista e ha moltissima connotazione psicologica, a differenza del cartone. La sottotraccia razziale pare abbia inciso anche sulla scelta dei gatti dispettosi, che non sono più due siamesi, ma sembrano usciti da un reality di interior design.
Ho apprezzato molto di più le garbate modifiche dedicate alla questione di genere: Lilli è meno “donna” del cartone, sembra proprio una cucciola: ma la sua ingenuità va di pari passo con la profondità emotiva. Fortissimo è il contrasto tra il legame con la casa di appartenenza, il nido, e la libertà che scopre con il Vagabondo, come fortissima è la scissione: ma Lilli sa sempre quando è il momento di agire e quando è il momento di dire le cose come stanno, senza paura o sensi di colpa.
Il rapporto con Biagio è molto moderno: si basa su una complicità squisitamente adatta alla nostra epoca, all’amore come lo vorremmo vivere tutti noi. Fatto di risate, divertimento, imprevisto, ma anche di comprensione reciproca e di una fedeltà reale.
Non a caso, i due cagnolini parlano spesso di quanto i cani siano più fedeli degli umani e diventano un modello di coppia matura, che si parla molto apertamente, anche quando deve dirsi le verità più scomode.
Insomma, Lilli e il suo Biagio sono meglio di tante coppie Disney che abbiamo visto nel secolo scorso per quanto riguarda gli equilibri a due! Hanno un’introspezione psicologica che farebbe invidia a molti umani contemporanei…
Anche Tesoro ha un ruolo centrale alla fine del film, ponendo l’accento sulla determinazione femminile nello scontro con l’accalappiacani: figura, anche questa, a cui viene dato molto più risalto rispetto al predecessore.
Le novità non riguardano solo i protagonisti, però: sono rimasta un po’ male quando ho visto che Whisky non c’era nel film di Lilli e il Vagabondo: poi vi stupirete, perché al suo posto c’è una cagnolina davvero simpatica. E non è l’unica new entry: avrete tra i piedi anche una zia piuttosto interessante! Quindi, come potete notare, le donne sono in maggioranza: dulcis in fundo, la figlia di Tesoro e Gianni caro è una bimba!
Cosa mi ha deluso di questo Lilli e il Vagabondo “formato” film?
Le canzoni. Le canzoni sono doppiate davvero male e non mi è piaciuta nemmeno Arisa che canta la canzone di Gilda al canile. Ammetto che non avevo gradito nemmeno il ri-doppiaggio del cartone di Lilli e il Vagabondo (1997) perché le voci italiane del 1955 mi piacevano moltissimo, ma la parte musicale di questo film, almeno nella versione italiana, è davvero pessima. Un po’ come avevo pensato anche per Il re Leone, che però era doppiato male anche durante i dialoghi, a mio avviso.
Oltre a questo, sono stata infastidita da alcuni picchi di buonismo in stile “Mulino Bianco” nella coppia umana, che non discute neppure un secondo; la coppia canina mi è piaciuta molto di più: paradossalmente è più realistica! E soprattutto, a differenza del classico Disney, che finisce sempre con la protagonista femminile che sforna bambini (o in questo caso, cuccioli), stavolta la nostra Lilli è libera di godersi il suo rapporto con Biagio almeno cinque minuti prima di fiondarsi nelle gioie della maternità!
Per concludere con ironia, finalmente nel live action viene svelato uno dei dubbi atavici che ha arrovellato per anni tutti i fan di Lilli e il Vagabondo: la razza della cagnolina viene finalmente detta a voce alta! Lilli è un Cavalier King Charles Spaniel: se nel cartone vi è stato concesso di avere dei dubbi, nel live-action li dissolverete tutti e finalmente potrete dormire sogni più sereni.
Alessia Pizzi