Dopo tanta attesa finalmente arriva su Amazon Prime Video The Wilds 2, la seconda stagione del survival teen drama in cui un gruppo di ragazze viene dirottato con l’inganno su un’isola deserta per verificare il loro percorso di emancipazione.
Il trailer
La trama
Dietro il progetto dell’Alba di Eva c’è Gretchen Klein, una donna che vuole rivoluzionare la questione di genere una volta per tutte, dimostrando che le donne sanno sopravvivere e fare squadra molto meglio degli uomini. Parallelamente a questo progetto – che abbiamo seguito nella prima serie – nella seconda abbiamo la conferma che ne sia andato avanti un’altro, ovvero Il Tramonto di Adamo.
Nella seconda stagione, quindi, non solo scopriamo cosa è successo nell’isola delle ragazze dopo l’attacco dello squalo, ma iniziamo a seguire anche le disavventure del gruppo di ragazzi. La storia ondeggia tra presente, passato prossimo e passato remoto. Da un lato, infatti, proseguono le interviste a ragazze e ragazzi dopo l’esperienza traumatica, dall’altro c’è la linea temporale dell’isola, a cui si aggiungono i flashback della “vita precedente” per inquadrare psicologicamente i personaggi.
Non è una serie solo per “teen”
Nei due gruppi ci sono varie categorie, varie “maschere” potremmo dire: questi profili consentono di analizzare molti aspetti attualmente protagonisti della società: per citarne alcuni, il dissidio tra religione e omosessualità, il bullismo, l’abbandono, la solitudine. Anche dal gruppo dei ragazzi possiamo imparare molto sul tema della violenza, tanto psicologica quanto fisica, sia come carnefici che come vittime. Prima regola, quindi, valida anche nella prima stagione: mai farsi ingannare dalle apparenze. Sicuramente il ritratto goliardico dei “maschi in gruppo” non deve distogliere l’attenzione dall’indagine psicologica, che ineluttabilmente torna sempre in primo piano. Quello che mi piace della serie è proprio lo sviluppo dei personaggi e l’analisi chirurgica delle personalità: il più delle volte i protagonisti sanno tirare fuori lati (più o meno spiacevoli) totalmente inaspettati.
Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere
Se dovessimo evidenziare delle differenze tra i due gruppi, quello che sembra evidente è che il gruppo dei ragazzi si unisce subito ma molto superficialmente. Le ragazze, invece, seppur più lentamente, creano una vera e propria “comunità”, complice anche il fatto di essere rimaste più tempo sull’isola rispetto ai ragazzi (50 giorni VS 34). Quello che è chiaro è il voluto risalto dato al personaggio di Leah, proprio come esempio di donna che comprende le proprie debolezze e le usa a suo vantaggio per diventare l’effettiva leader dei sopravvissuti. Non si può dire lo stesso di qualche ragazzo: attualmente sono emerse varie personalità, ma nessuna ha avuto lo stesso risalto di quella di Leah, o quantomeno una speculare evoluzione.
Una terza stagione in cantiere (spoiler alert)
Il finale della seconda stagione lascia prevedere che ce ne sia una terza, ve lo anticipo. Ma questo è solo un motivo in più per vedere una serie che ha ancora molto da svelare sull’animo umano! In questa terza serie con molta probabilità i due gruppi dovranno unire le forze per riuscire a sopravvivere. Ma è tutto calcolato, nonostante le apparenze e i giochi di potere: sta per avere inizio la fase tre dell’esperimento.
Curiosità
In memory of Jamie ( n.d.r. Tarses)
La produttrice della serie è morta nel 2021, per questo la sua memoria viene omaggiata nella seconda serie.
La canzone di IT
Nella scena in cui i ragazzi giocano insieme sulla spiaggia, la canzone di sottofondo è “It’s all right” degli Impressions, la stessa della scena di IT 1990 in cui il club dei perdenti si diverte a costruire la diga. Un’omaggio all’amicizia?
La scena di Matrix
In un sogno di una delle ragazze, viene omaggiato anche Matrix con una scena piuttosto esilarante: la scelta della pillola blu o rossa sotto forma di caramelle gommose.
Alessia Pizzi