Ci siamo, con “Acts of God” finisce ufficialmente la seconda parte dell’ultima stagione di The Walking Dead. Dovremo aspettare questa estate per vedere gli ultimi episodi della famigerata serie e dire addio ad alcuni dei nostri personaggi preferiti. Scrivo “ad alcuni” perché come sapranno i fan della serie, è in arrivo uno spin off con Maggie e Negan e soprattutto siamo ancora tutti in attesa del film con Rick Grimes.
Un mid season finale indegno
In questo episodio Leah è sulle tracce di Maggie: quest’ultima ha capito di dover mettere fine ai giochi di Lance, quindi porta Hersel al sicuro (naturalmente tra le braccia di Negan, no?) e viene colta di sorpresa da Leah, che la mette KO. L’apice dell’episodio viene raggiunto nel cat fight tra le due. Maggie fa un discorsetto canonico sulla vendetta a Leah (sapete quelle cose della serie: “se mi uccidi non ti sentirai meglio”), si libera dalle corde con cui è stata legata (quindi non si sa come era stata legata) e inizia a dargliele di santa ragione. Solo che Leah picchia duro e quando Maggie è ormai spacciata, arriva Daryl a salvarla. L’uomo è inseguito a sua volta dalle guardie del Commonwealth che vogliono ucciderlo, quindi prende Maggie e spara due colpi fuori, colpendo di striscio Lance.
Nel frattempo scorrono scene abbastanza blande, con Pamela che legge l’articolo in prima pagina sulla falsità del Commonwealth e lo sbatte sulla scrivania di Max, complice della pubblicazione incriminante.
Il delirio di Lance
Lance porta avanti la sua missione con delirio di onnipotenza, accompagnato da una strana musichetta: schiavizza tutte le città con la forza, facendo ergere la bandiera del Commonwealth ovunque. Naturalmente è convinto che Leah stia per uccidere Maggie. Così si conclude un episodio breve e davvero poco intenso.
Qualche riflessione
L’undicesima stagione è molto deludente. I personaggi sono poveri, i dialoghi anche. Ricordo le prime stagioni, gli scontri tra Shane e Rick, i personaggi come Hershel e Glenn. Ormai è tutto un gioco di potere, una sorta di drama in cui gli zombi sono diventati del tutto marginali. Posso aspettarmi qualunque cosa tranne un finale in cui si scopre che c’è un disegno divino dietro questa pandemia, nemmeno fosse una serie di produzione spagnola. Perché ve lo dico: la scena che proprio non ho proprio capito è quella con la pioggia di cavallette in stile biblico. Per un momento ho temuto che The Walking Dead si stesse trasformando in un romanzo di Saramago.
Alessia Pizzi