“L’amica geniale 3”: intervista all’attore Salvatore Tortora

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Il quinto e il sesto episodio della terza stagione dell’Amica geniale hanno visto la partecipazione di un nuovo membro del cast. Si tratta di Salvatore Tortora, l’interprete di Gennarino, il figlio di Lila.

Interprete giovanissimo (ha soltanto 12 anni), originario di Napoli, può vantare già nel suo curriculum alcune importanti figurazioni, a cominciare da quella del film L’Immortale di e con Marco D’Amore. È apparso in alcuni episodi della famosa soap televisiva Un Posto al Sole.

Salvatore è stato anche scelto per una serie tv dal titolo Project Icon del regista inglese Roland Joffé, non ancora uscita a causa della pandemia, in cui interpreta Festus, un bambino povero che fa parte di una baby gang.

Simpatico, vivace e giudizioso Salvatore ci ha raccontato qualcosa della sua esperienza d’attore e del set di Storia di chi fugge e di chi resta.

L’intervista

1Quando è nata la tua passione per la recitazione?

La mia passione è nata qualche anno fa, quando per gioco a scuola imitavo alcuni personaggi della serie Gomorra. I miei amici e la mia maestra mi dicevano che avrei dovuto fare l’attore. Così a 8 anni ho iniziato a frequentare la scuola di recitazione del Teatro Totò. Poi, vista la mia grande passione per il cinema ho deciso di iscrivermi all’Università del Cinema di Napoli diretta da Peppe Mastrocinque, che ancora oggi frequento con grande amore e passione.

2Avevi sentito parlare dell’Amica geniale prima di essere coinvolto nella serie?

Ne avevo sentito parlare, ma non l’avevo vista. Quando sono stato scelto ho iniziato a vedere la serie dalla prima stagione e devo dire che mi ha colpito molto, perché è veramente bella e sono grato al regista che mi ha scelto per interpretare il ruolo di Gennarino.

3Come ti sei preparato per il ruolo? Hai letto dei pezzi del libro, ti sei confrontato con il regista, con qualche altro attore? 

Mi sono molto confrontato con il regista, lui è stato veramente molto carino con me perché mi ha messo fin dal primo momento a mio agio. Non è stato difficile interpretare Gennarino, anche se è un personaggio molto diverso da me. Mi reputo un bambino tranquillo, educato, con dei sani principi. Però interpretare Gennarino per me è stata una sfida, una vera e propria prova attoriale, in cui ho potuto mettere in pratica quello che ho studiato negli ultimi anni. 

4Come è stata l’esperienza sul set? Ti va di raccontarci il momento più bello?

L’esperienza è stata fantastica. Anche se sono subentrato in una serie già avviata, non ho avuto nessuna difficoltà ad integrarmi perché tutti, ma proprio tutti, sono stati molto carini con me. Dal regista agli attori, tutti hanno reso quei giorni indimenticabili. Non ci sono momenti belli in particolare, tutto quello che ho vissuto è stato bello e lo porterò nel mio bagaglio.

5Come è stato il rapporto con Gaia Girace e con Margherita Mazzucco? E con gli altri attori della serie? 

Ho legato moltissimo con Matteo Cecchi che nella serie interpreta Pietro Airota, ma anche con Giovanni Amura (Stefano Carracci, ndr), Elvis Esposito (Marcello Solara, ndr) e ovviamente con Gaia Girace, che nella serie interpreta mia madre. Lei è veramente una persona dolce, umile. Di tutti porterò con me un bel ricordo.  

6Se fossi stato più grande, quale altro personaggio della serie ti sarebbe piaciuto interpretare?

Mi sarebbe piaciuto interpretare il ruolo di Michele Solara poiché è un personaggio forte e autoritario.

7Tu sei molto giovane, come concili il lavoro sul set con la scuola? 

Non è stato difficile conciliare il lavoro con gli impegni sul set. La mia passione per la il cinema mi aiuta a dare il massimo in tutto ciò che faccio, portando a termine tutti i miei impegni e non trascurando la scuola. Ovviamente se non fossi motivato dalla passione, non riuscirei a portare avanti tutto. Sto vivendo un periodo davvero felice e spero con tuto il cuore di poter andare avanti con amore e determinazione, diventando un bravo attore.

8I rapporti con i tuoi amici sono cambiati dopo l’esperienza sul set?

Assolutamente no. Non è cambiato nulla. Non mi sono montato la testa. Ero un bambino umile e lo sono ancora. Fare l’attore è per me un motivo di gioia e mi piace condividerla con le persone che amo, la mia famiglia e naturalmente anche i miei amici che mi hanno sempre sostenuto e fanno il tifo per me. 

9Sappiamo che ti piacciono gli animali, ci dici quali sono i tuoi preferiti?

Come animali domestici sicuramente il gatto, poi amo in generale il leone, il gorilla e la tigre.

10I tuoi progetti per il futuro?

Sicuramente studiare tanto e dare sempre il meglio. Tra i miei obiettivi c’è anche quello di imparare bene l’inglese, poiché il mio più grande sogno è quello di lavorare per delle produzioni americane.

11Qual è l’attore o l’attrice che ti ispira particolarmente? 

Gli attori che amo particolarmente sono Sylvester Stallone, Denzel Washington, Keanu Reeves e Nicolas Cage.

La Dipendenza culturale di Salvatore Tortora

Proprio come abbiamo fatto con Pablo Trincia abbiamo chiesto a Salvatore Tortora quale sia la sua Dipendenza culturale. Seguite La Dipendenza su Substack!

Federica Crisci e Francesca Papa

Sono laureata Lettere Moderne perché amo la letteratura e la sua capacità di parlare all'essere umano. Sono una docente di scuole superiori e una SEO Copy Writer. Amo raccontare storie e per questo mi piace cimentarmi nella scrittura. Frequento corsi di teatro perché mi piace esplorare le emozioni e provare a comprendere nuovi punti di vista. Mi piace molto il cinema, le serie tv, mangiare in buona compagnia e tante altre cose. Passerei volentieri la vita viaggiando in compagnia di un terranova.

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