Le borse sono i nuovi gioielli, scrisse tempo fa il New York Times. In un’epoca in cui tutti si vestono casual, la differenza la fanno solo gli accessori: in primis borse iconiche e scarpe.
La borsa è un oggetto del desiderio, dal fascino ipnotico. Perchè?
Ce lo spiega il filosofo francese François Dagognet: “la borsa ha una particolarità, direi anche un privilegio: è un meta-oggetto. Serve a portare degli oggetti, ma essa stessa non è veramente un oggetto, è su un gradino superiore rispetto a ciò che trasporta. È incomparabile, è un medium”. E questo medium è diventato così potente che alcune borse sono quotate, proprio come i diamanti o le azioni di una grande azienda.
Donne e borse: un binomio eterno
Dagli anni ‘50 in poi nasce la storia d’amore tra una donna famosa e la sua borsa, spesso creata ad hoc o battezzata come la proprietaria. Alcune borse sono così iconiche, così riconoscibili, che basta vederle per pensare a chi le indossa.
L’inseparabile borsa a mano di Margaret Thatcher (creata da Ferragamo) ispirò addirittura un vero e proprio verbo: “to handbag” ovvero: essere trattato in malo modo da una rappresentante politica.
La borsa adorata da Lady Diana cambiò nome in virtù di questo: Dior la dedica a Diana cambiandole nome. In tutto il mondo, oggi la borsa si chiama “Lady Dior”.
Borse al cinema
L’accessorio più amato dalle donne è anche il più amato dalle attrici. Le borse più famose della storia sono eternamente legate al nome di una diva.
Queste due borse sono un po’ la Porsche e la Ferrari delle borse: inarrivabili, irresistibili, intramontabili. Tutti le desiderano, quasi nessuno può acquistarle, ma sognare non costa nulla!
La Kelly nasce originariamente come borsa elegante da tenere in automobile. Viene ribattezzata così in onore di Grace Kelly, che in un famoso scatto del ‘56 la porta davanti al grembo, pare per nascondere una gravidanza.
La foto tra le mani della neo-principessa di Monaco la lancia a razzo tra le it-bag mondiali. Hermés Inizia a farne in decine di combinazioni, cavalcando la fama della sua testimonial.
La Kelly è al braccio di Grace Kelly ‘Caccia al ladro’ di Hitchcock, ma anche in ‘Blue Jasmin’ di Woody Allen, dove Cate Blanchett la porta sempre con sé.
La Birkin, invece, sorella e competitor della Kelly, viene creata per Jane Birkin. Narra la leggenda che Jane Birkin, attrice e giovane mamma, usasse come borsa un semplice cesto di paglia, rifiutandosi di portare una borsa normale. Jean-Louis Dumas, a capo di Hermès, la sentì lamentarsi: presto fatto, disegnò la borsa perfetta per lei e per tutte le altre donne del pianeta.
La possiamo ammirare al braccio di Gwineth Paltrow/Margot nel meraviglioso film ‘I Tenenbaum’ di Wes Anderson, in ‘The Bling Ring’ di Sofia Coppola e in varie serie tv come ‘Gossip Girl’ o ‘Una mamma per amica’.
Battuta all’asta per circa 300.000 euro, una Birkin in coccodrillo albino e diamanti si è aggiudicata il primato di borsa più costosa al mondo.
Forse era meglio il cesto di paglia!
La 2.55 di Chanel
Coco Chanel aveva con la moda un rapporto appassionato e molto moderno. Alla leziosità preferiva la praticità e così aggiunge una striscia di stoffa ad una borsetta, per poterla finalmente mettere a tracolla e non dimenticarsela più in giro. Finalmente le donne abbandonano le scomodissime borse a mano, hanno le mani libere, nasce la borsa per una donna attiva e indipendente.
Nel febbraio del ’55 (da qui il nome che sembra un codice) crea questa assoluta icona, che negli anni è stata rielaborata, omaggiata, trasformata, senza mai perdere quella assoluta aurea di freschezza e modernità.
La vediamo in ‘Sex and the city’, ‘Gossip Girl’ e al braccio di Mia Farrow in una bellissima foto sul set di ‘Rosemary’s Baby’, film di Roman Polański.
La borsa di Mary Poppins
Finalmente una borsa iconica accessibile a tutti: la carpet bag. Creata negli anni della guerra civile americana da scampoli di tappeti, è stata per decenni la borsa da viaggio per eccellenza. Resistente, robusta, economica, doveva contenere un pezzetto di vita di chi lasciava tutto per ricostruire altrove. Tuttora in voga, si è evoluta in oggetto funzionale ma elegante, non è più fatta con gli scampoli, ma non rinuncia ai tradizionali motivi decorativi dei primi tappeti.
La più famosa carpet bag è, ovviamente, quella di Mary Poppins/Julie Andrews nell’omonimo film del 1964, oggetto ormai di culto, entrato anche nel linguaggio comune. Una borsa che sfida le leggi della fisica, che contiene di tutto, addirittura una lampada da terra!
La vediamo anche ne ‘Il ritorno di Mary Poppins‘, film del 2018 di Rob Marshall con Emily Blunt nei panni della tata. In entrambi i film la sagoma di Mary Poppins è indissolubilmente legata a due oggetti: l’ombrello e la carpet bag.
E ricordatevi, citando Paola Jacobbi, che per le donne la borsa è il territorio del “non si sa mai” e “può sempre servire”. E’ una grande prateria piena di buone intenzioni, speranze, progetti.
E se avete una borsa che non sapete come abbinare, prendete spunto!
Micaela Paciotti