Elisabetta II. È morta l’Icona di due secoli

Regina Elisabetta II morta
Foto Press Kit: Sky

La notizia che ci si aspettava dal pomeriggio, è arrivata alle 19.30 dell’8 settembre: è morta la Regina Elisabetta II.

Appena tre mesi prima aveva festeggiato il giubileo di platino per i 70 anni di Regno. Solo il Re Sole, Luigi XIV, aveva regnato più di lei, che però è diventato Re da bambino ed è morto a 77 anni.

A Febbraio si era ammalata di Coronavirus ma nonostante tutto si era ripresa, seppur rimasta un po’ indebolita. Al suo fianco era apparso un bastone per aiutarsi a sostenersi e a camminare, solamente ora a 96 anni e dopo la malattia.

E per una persona della sua età il peggioramento dello stato di salute, dopo la morte del consorte e dopo il contagio da covid, avrebbe preannunciato la sua imminente dipartita.
Nessuno comunque se lo sarebbe aspettato da Sua Maestà. Da una donna che ha vissuto la secondo guerra mondiale durante un periodo delicato come l’adolescenza, che è diventata Regina giovanissima e che ha affrontato molteplici scandali, il divorzio di Diana e Carlo e, tra tutti, la morte della principessa del popolo.

Negli ultimi anni, in cui era più anziana e avrebbe preferito forse riposarsi un po’, la sua famiglia le ha creato enormi grattacapi. Il più grave è stato il figlio Andrea, coinvolto nello scandalo di Jeffrey Epstein, accusato di abusi sessuali, che avrebbe abusato di una donna che all’epoca dei fatti aveva diciassette anni. All’inizio del 2022 la Regina lo ha privato del titolo di Altezza Reale e dei titoli militari.

C’è stato anche il suo adorato nipote Harry a mettere pepe nella vita di Sua Maestà, con l’abbandono degli oneri reali tramite social e le accuse di razzismo verso la famiglia reale, in duetto con la sua signora.

È per questo e per molto altro che la Regina Elisabetta II è stata e sarà sempre l’Icona di due secoli, perché lo è stata nel XX e nel XXI secolo.

È nata il 21 Aprile del 1926, in un mondo che pensava e si muoveva in modo completamente diverso da quello di oggi.
In Italia si era insediato da qualche anno il Partito Fascista e la prima guerra mondiale era finita da otto anni. L’Europa, ancora ferita, si stava ancora riassestando. Fotografie e video, che ora riempiono le memorie dei nostri dispositivi, erano in bianco e nero, in scarsa risoluzione e poco diffusi.

Lo stesso anno in cui Lilibeth compie tredici anni, Hitler invade la Polonia e il Regno Unito entra in guerra e, sette anni dopo la fine del conflitto, nel 1952, diventa Regina.
La seconda guerra mondiale ha cambiato drasticamente il mondo. Dopo di essa molte monarchie sono scomparse, come anche nel nostro Paese, molti popoli colonizzati hanno rivendicato l’indipendenza e le donne hanno finalmente ottenuto il diritto di voto in molte nazioni.

Nella seconda metà del Novecento c’è stato un velocissimo cambiamento nel modo di agire e pensare delle persone e soprattutto nella tecnologia, che non era mai stato sperimentato prima nella storia dell’umanità.

Tutto ciò Elisabetta II non l’ha vissuto passivamente come tanti altri suoi coetanei.

Queste novità hanno avuto un forte impatto sulla Monarchia Inglese e lei non l’ha fatto affondare sotto di esse. Ci ha surfato al loro interno, come fossero una grande onda, con eleganza, compostezza e determinazione.
Sicuramente ci è riuscita con l’aiuto e i consigli dell’esemplare Regina Madre, del marito e compagno di vita Filippo e dell’ufficio di comunicazione della Casa Reale.

Ha commesso qualche sbaglio nel suo essere così legata alle tradizioni e alle radici storiche della famiglia, ad esempio costringere il figlio Carlo a sposare chi avesse un alto titolo nobiliare, ossia Diana Spencer. Una decisione che è stata fatale per la Corona e la sua popolarità negli anni a seguire.

L’8 settembre 2022, alle 14.30, è giunta la notizia che i medici erano preoccupati per la salute della Regina Elisabetta. Addirittura la BBC ha interrotto tutti i programmi per trasmettere informazioni continue sulla situazione e le persone avevano capito quale tipo di annuncio sarebbe arrivato più tardi, quando tutti i conduttori e giornalisti della BBC si sono cambiati d’abito vestendo di nero.

La sua influenza e la sua popolarità sono state tali che più di un milione di persone si sono collegate al sito online della BBC news.

A Balmoral si sono presto recati suo figlio Carlo con Camilla e il principe William, poi gli altri figli e il nipote Harry.

Alle 19.30 è giunta la notizia della sua morte, anche se è probabile che fosse venuta a mancare già da alcune ore e che aspettassero l’arrivo dei parenti più prossimi, prima di darne l’annuncio.

La ragione è che esiste un protocollo da seguire, per comunicare la morte di un Reale.

Il protocollo di Elisabetta II è stato modificato più volte negli anni, alcune cose le ha scelte lei stesse e altre scelte spettavano all’erede Carlo.
In caso di morte a Londra sarebbe scattato il protocollo London Bridge, con la frase “London Bridge is down”. Poiché è venuta a mancare in Scozia, è stata messa in pratica l’Operation Unicorn.

Quel che succederà al Regno di Elisabetta II, dopo i suoi funerali tra dieci giorni, è un’incognita a cui potremo assistere solo noi e che dovrà gestire Carlo.

Cosa accadrà dei Paesi del Commonwealth, lasceranno l’organizzazione? È vero che la Regina si trovava in Scozia, al momento del decesso, nella sua residenza estiva, ma ciò legherà in maniera particolare gli scozzesi alla Monarchia e al Regno? Indiranno altri referendum per abbandonare il Regno Unito?

E la domanda cruciale è se i britannici, adesso che è morta la Sovrana a cui erano affezionati, vorranno ancora la Monarchia.
Non si preannuncia un periodo facile per il primogenito, il nuovo Sovrano Re Carlo III, e per i nuovi Principe e Principessa del Galles, William e Kate.

Elisabetta è stata un’incredibile donna, che ha avuto un impatto più profondo di qualunque altro personaggio del ‘900.

Il nome dei Queen, i Sex Pistols con God Save the Queen, una Barbie con le sue fattezze, Andy Wharol e ovviamente molti film, docufilm e serie tv a lei dedicati, come The Crown e The Queen.

La programmazione Sky per omaggiarla

Su Sky Documentaries in simulcast su Sky Uno e in streaming su NOW, alle 21.15 ci sarà Elizabeth – A Portrait In Parts, film del regista premio Oscar Roger Michell che, utilizzando immagini di repertorio che attraversano decenni, dagli anni ’30 al 2020, regala un ritratto celebrativo e irriverente di Elisabetta.

Su Sky Uno il ricordo della Regina oggi inizierà alle 17:20 con alcuni episodi di The Royals: il primo dedicato al rapporto tra la Regina e i tantissimi Primi Ministri che si sono succeduti durante il suo Regno: ben 14, da Winston Churchill a Margaret Thatcher a Tony Blair, fino a Boris Johnson, l’ultimo con cui ha avuto modo di lavorare prima della proclamazione, appena due giorni fa, del nuovo PM Liz Truss; a seguire, alle 18:20, un focus sul rapporto tra Elisabetta e suo figlio Carlo, figlio maggiore e primo erede al trono.

Alle 19:15, The Coronation, uno speciale risalente al 65° anniversario dell’incoronazione in cui la stessa “Lilibeth” – come affettuosamente veniva chiamata dal popolo britannico – raccontava davanti alla telecamera, guardando anche filmati rarissimi, i suoi ricordi della cerimonia; un racconto di quella giornata, nel cuore del secondo Dopoguerra, che passa anche attraverso gli straordinari gioielli della Corona.

Alle 20:15, The Queen Unseen, in cui viene mostrato il lato più intimo e nascosto della Regina attraverso filmati privati, archivi informali o materiale proveniente da tutto il mondo.

Su Sky Cinema Due sempre venerdì 9, alle 23:00 sarà proposto il film The Queen – La Regina, disponibile anche on demand, dove sarà eccezionalmente visibile per tutti gli abbonati Sky. La pellicola del 2006, diretta da Stephen Frears, vede protagonista Helen Mirren nei panni di Elisabetta che, dopo la morte di Lady Diana, cerca di proteggere la privacy della corte dall’invasione dei media. Un’interpretazione straordinaria che è valsa all’attrice un premio Oscar®, un Golden Globe® e la Coppa Volpi alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2006.

Tutti i titoli sono anche in streaming su NOW.

La puntata di Ulisse

Potete ricordare la regina anche con la puntata di Ulisse che Alberto Angela le ha dedicato, disponibile su Ray Play.

I saluti dell’orsetto

E l’orsetto Paddington, amato nel Regno Unito, con cui Elisabetta ha girato un video simpatico per il suo Giubileo, l’ha salutata e ringraziata su Twitter.


Anche noi la ringraziamo, per la persona che è stata e l’impronta che ha lasciato.

La Regina Elisabetta II è stata una colonna, una presenza costante nella realtà e nella società, che adesso è difficile immaginare senza di lei.

Sembra sia crollato o sparito un monumento, come se fosse scomparso il Colosseo a Roma, quella figura che le persone hanno sempre saputo essere lì presente, attraverso il tempo, a consolarle con la sua stabilità in un mondo in cambiamento repentino.

Ambra Martino

Foto press kit Sky: “Elizabeth – a portrait in arts”

Ambra Martino
Costantemente in viaggio, fisicamente e mentalmente. Ho sempre provato interesse per le forme di comunicazione ed ho approfondito questo interesse su diversi piani. Ascolto compulsivamente la musica. Ho una fissa per il cibo, i gatti, le tazze e amo profondamente i libri, in particolare quelli di Murakami.

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