Cinque podcast da ascoltare durante il Pride Month (e non solo)

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Le statistiche di Digital News Report, stimano che un italiano su tre ascolta un podcast almeno una volta al mese e che l’Italia è il sesto paese al mondo per fruizione.

Programmi audio culturali freschi che permettono a chiunque di potersi esprimere, a costo zero a volte, senza censure e senza intermediari. E anche in questo fantastico mondo multimediale, sono sempre di più i podcast che trattano tematiche LGBTQ+.

Se ancora non lo sapete, ogni anno a giugno si celebra il Pride Month: un intero mese dedicato all’accettazione sociale di sé stessi e degli altri e alla rivendicazione dei diritti LGBTQ+ civili e legali che spesso vengono ancora negati.

Un mese questo che ripercorre la storia dai moti di Stonewall ad oggi dove, la comunità LGBT+ fa sentire più forte la sua voce e sensibilizza l’opinione pubblica al tema. E allora ecco qua qualche consiglio, non in ordine di preferenza, da ascoltare sotto l’ombrellone insieme alla vostra musica preferita.

Eclissi

Con cadenza settimanale, Pietro Turano racconta storie di riscatto sociale appartenenti alla comunità LGBTQ+. Queste storie vedono come cornice musicale quelle originali di Umberto Gaudino che introducono e accompagnano l’ascoltatore nei 45 minuti circa di ogni episodio suscitando empatia e a tratti commozione. Perlomeno con me è successo così.

Recita la sinossi ufficiale: “Queste sono le storie delle invisibili e degli invisibili coperti da un’eclissi, ma soprattutto del loro riscatto: di chi, con le proprie forze o chiedendo aiuto, è uscito dal cono d’ombra e ha trovato la forza e lo spazio per tornare a brillare. Perché l’eclissi può toglierti la luce, sì. Ma è un fenomeno temporaneo, passerà”.

Queer to queer

Il Podcast di Giulio Farronato e Nicola Noro nasce per dare voce alle minoranze nel mondo LGBT+. Le puntate si interessano alle minoranze nel mondo LGBT+. Raccontano di lesbiche, gay, bisessuali e trans di cui non parla nessuno. Si esce dagli stereotipi, ci si siede comodi e si approfondisce e parlare sono proprio i protagonisti.

Inoltre, per ogni argomento trattato, c’è sempre un esperto o un’esperta che aiuta a comprendere meglio portando la riflessione su altri livelli e cercando di superare i soliti cliché.

Le radici dell’orgoglio

Un imperdibile podcast settimanale che racchiude cinquant’anni di storia del movimento LGBTQ+ in Italia e che in quattro stagioni racconta la storia della militanza e della comunità LGBTQ+ italiana dal 1971 ad oggi.

Prodotto da Costantino della Gherardesca e con capo progetto Giorgio Bosso, il podcast diventa una versione pop raccontata da chi si occupa di storia del movimento LGBT+ da oltre trent’anni.

Nelle diverse stagioni viene ricostruita la storia della militanza LBGT italiana, dalla prima associazione per i diritti degli omosessuali ai giorni nostri.

Una vera e propria accurata ricostruzione del contesto in cui si è combattuta la battaglia per modificare la percezione dell’omosessualità.

Quid

Il podcast di QuiD (acronimo per Queer Identities) fa parte di un progetto più ampio sviluppato da Paolo Armelli Daniele Biaggi.

Qualche anno fa hanno creato “una piattaforma crossmediale di informazione e cultura LGBTQ+” dove pagina Instagram e podcast procedono sinergicamente offrendo al pubblico uno spazio in continuo aggiornamento sulle tematiche del mondo LGBTQ+.

Il podcast è tendenzialmente composto da puntate brevi (non più di dieci minuti) che affrontano temi quali DDL Zan, serie tv a tema queer, linguaggio inclusivo, libri e tanto altro.

Lesbi..che?

Irene Moretti, giornalista e attivista, ha creato “Lesbi…che? Tutto quello avreste voluto sapere sulle lesbiche e avete sempre chiesto nel modo sbagliato”.

Una trasmissione di infotainment – informazione, divulgazione e intrattenimento – di Border Radio su una parte della comunità LGBT+ che per alcuni uomini esiste solo nel porno, quella del mondo lesbico.

Ogni puntata affronta e sviscera stereotipi legati al mondo lesbico attraverso l’interazione di ascoltatrici e ospiti in collegamento.

L’estate è appena cominciata ed è ancora molto lunga ma la cultura non va mai in vacanza per cui, buon ascolto.

Francesca Sorge

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Educatrice, 37 anni, pugliese di nascita ma milanese di adozione. Appassionata di musica, fotografia e lettura.

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