Gucci sfilerà a Castel del Monte in Puglia, il sito Unesco sostituirà le passerelle di Milano

Gucci sfilata Castel del Monte
Foto di Micaela Paciotti

Il misterioso castello di Federico II di Svevia ospiterà il 16 maggio la sfilata uomo/donna della maison guidata da Alessandro Michele.

Moda, cultura e arte accompagnano trasversalmente l’idea di bellezza di Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci. Per questo, negli ultimi anni, ha spostato la location delle sfilate in luoghi di straordinaria importanza. Dopo la Dia-Art Foundation a New York, i chiostri dell’Abbazia di Westminster a Londra, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze e l’antico sito degli Alyscamps ad Arles, il 2022 sarà l’anno della Puglia.

Castel del Monte sembra essere il luogo ideale per connettere lo spirito visionario del passato e del presente. L’esoterico, il mistero, gli studi sui numeri e i simboli sembrano accomunare Alessandro Michele e Federico II di Svevia, lo stupor mundi. Uomo colto e illuminato, dotato di un’intelligenza straordinaria e profondo conoscitore della realtà politica e sociale, passò la sua vita a studiare, viaggiare, scrivere leggi e governare quattro regni: re di Sicilia, Imperatore del Sacro Romano Impero, Duca di Svevia e Re di Gerusalemme.

Scomunicato da Papa Gregorio IX perché si rifiutò di partecipare alle crociate, fu per tutta la vita appassionato della cultura araba, lingua che parlava fluentemente. La sua permanenza a Gerusalemme

La simbologia di Castel del Monte

Tempio, residenza, centro studi o hammam? Per secoli gli studiosi si sono interrogati sulla misteriosa simbologia dietro a questa imponente costruzione. Il numero 8 scritto in orizzontale rappresenta sia il simbolo dell’infinito che l’unione tra Dio e l’uomo. La pianta è un ottagono, ci sono 8 torri ottagonali, un labirinto di 8 stanze, 8 finestre per piano. Queste particolarità gli hanno sempre conferito un fascino magico, addirittura una delle leggende narra che custodisca il Sacro Graal.

Le stanze sono in successione, non ci sono corridoi, e per entrare e uscire spesso bisogna ripassare per la stessa stanza. Tutta l’architettura di questa costruzione -che sembra una corona- lascia il visitatore disorientato e sconcertato, forse per liberare la mente ed elevarla a pensieri più contemplativi.  

Un altro mistero è che Castel del Monte non ha mai avuto cucine o camere da letto, quindi non era abitabile. A cosa serviva dunque? Le lunghe riflessioni negli hammam di Gerusalemme con intellettuali e matematici probabilmente gli fecero venire il desiderio di riprodurre un complesso termale nel suo regno.

I simboli alchemici in Gucci

Il direttore creativo Alessandro Michele, fin dalla prima collezione, ha sempre inserito simboli alchemici ed esoterici nella sua visione della moda. Cuccioli di drago, il serpente con tre teste, doppleganger, simboli antichi rivisitati nella modernità. Il terzo occhio -che tutto vede- è al centro del nuovo styling del Gucci Garden a Firenze. Perché la moda è onnipresente e onnisciente, riesce a guardare nel tempo e nello spazio, creando una sintesi perfetta tra tutto ciò che l’uomo crea, produce, sogna.

La donna e l’uomo che Alessandro Michele immagina e veste sono individui che amano l’arte, il sapere, il mondo dello scibile, proprio come lui. La cultura è il perno attorno a cui ruota la vita dello stilista, un esempio di intelligenza e passione per il mondo.

E anche delle provocazioni.

Micaela Paciotti

Foto di Micaela Paciotti

Micaela Paciotti
Appassionata di moda da sempre, curiosa di tutto, vorrei vivere in mezzo alla natura, ma non riesco a staccarmi da Roma.

2 Commenti

  1. Ammonisci un saggio diventerà più saggio…Apprezziamo il tentativo di porre riparo, imbroccando la nota giusta per accedere nel genius loci, in punta di piede…del suindicato top manager di Gucci.A seguito delle nostre riserve dev’essere pertanto eliminata la pregressa barbara promotion ,etichetta Gucci, sul castello Hohenstaufen.La rivisitazione del mito di Federico II esige la comprensione dei suoi misteri, troppo grandi perchè l’effimera moda, possa tentare di sottometterli ad esigenze promozionali, o farsene forte, come un elefante spregiudicato che entra nella vetrina di cristallo.Già è segno di riprovevole barbaria che ai piedi del castello di Andria, la Regione che non è proprietaria del castello,ma solo custode, in quanto i beni della corona sono imprescrittibili ed inalienabili dei legittimi eredi, un direttore di orchestra, abbia temerariamente costruito una cascina abusiva ,che sarà abbattuta,come si è impegnatto lo Stato, dove vi era il sacro lavabo purificatorio ,per accedere al tempio sacro dei misteri del Santo Graal,ed oggi invece nel castello sacro penetri ancora l’odore di rape bollite , del Maestro Muti ,nel tempio del l’Holy Grail.Una nota stonata ossessiona tutti gli spartiti musicali del Direttore d’Orchestra.Stupor mundi non perdona i calunniatori della sua stupefacente magnificenza sovrana.

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