Sarà pure un medical drama, sarà pure uno spettacolo di intrattenimento, sarà pure che Shonda Rhimes, ideatrice dello show, sa quali onde cavalcare: ma Grey’s Anatomy 17 sta facendo un’ottima campagna di sensibilizzazione sulle norme anti Covid-19.
Arrivati al terzo episodio della diciassettesima stagione posso affermare con certezza che nessuna delle battute di questa sceneggiatura è stata presa alla leggera. I dottori si igienizzano continuamente, sono sempre a distanza, mantengono rigidi i protocolli. Persino le “sveltine” non sono più le stesse: ora si fa sesso orale per non baciarsi e… scaricare la tensione, rigorosamente con la mascherina su!
La denuncia degli incontri proibiti con gli amici
Già nel primo episodio è stata molto rilevante la rissa tra i due uomini in sala d’attesa: il movente sarebbe stata l’ostentazione su Instagram di vari barbecue in giardino con gli amici, senza mascherina. E quanti ne abbiamo visti, durante il lockdown, di vicini di casa che facevano festa nei giardini condominiali? Io parecchi.
Il razzismo contro i medici con fattezze asiatiche
In almeno un paio di episodi qualche paziente ha affermato di non volere un medico asiatico oppure ha chiesto al medico di origine asiatica “da dove proviene”. Una denuncia, non così tanto sottile, che fa ben capire il pregiudizio che dilaga in questo momento nei confronti della Cina.
Gli asintomatici che “stanno bene”
Molto interessante la scena del terzo episodio in cui Owen comunica a Tom che è positivo al Covid-19: in quel momento Tom risponde con una frase molto eloquente.
Io non ho sintomi, sto bene.
Tom Koracick
Owen a quel punto invita il collega a tornare a casa, senza passare per il negozio di alimentari, per non contagiare nessuno, e chiede alla collega Teddy di indossare la mascherina (seppur a due metri di distanza).
Altra scena in cui viene ricordato di indossare la mascherina, è quando Jo esce fuori dall’ospedale a prendere una boccata d’aria e Link la ammonisce. Sempre Link poi, tornato a casa da Amelia che vuole fare sesso, le risponde che attende i risultati del tampone, essendo stato in ospedale tutto il giorno. A quel punto Amelia si spoglia e gli dice che possono fare sesso anche a distanza, alludendo probabilmente alla masturbazione.
La sessualità ai tempi del Covid-19
Parliamoci chiaro: in Italia qualcuno ha menzionato il fatto che moltissime persone non hanno potuto fare sesso per mesi? Nel quarto episodio di Grey’s Anatomy Jo dice ad Avery che nei Paesi Bassi è stato consigliato di avere un amico/a di sesso durante la Pandemia per stare sicuri ed esporsi di meno al virus. Pensate quanto sia importante ricevere questi messaggi dalle autorità sanitarie quando si passano mesi a lavorare in smart working oppure in cassa integrazione, oppure ancora con l’attività bloccata. Il medical drama apre una finestra sul mondo, ci invia dei messaggi corretti: ci supporta nella solitudine del momento.
Forse queste parole vi sembreranno banalità, ma non lo sono. Quante persone abbiamo sentito dire “io sto bene” per mesi, ignorando il fatto che sono stati proprio gli asintomatici a spargere il virus in modo incontrollabile. Se avessimo tutti palesato dei sintomi, saremmo stati tutti a casa col febbrone, limitando la diffusione. La mancanza di sintomi ha reso il virus un nemico invisibile e molto difficile da schivare. Per questo motivo chi potrebbe aver avuto contatti con un positivo dovrebbe fare il tampone anche se non mostra sintomi, ma soprattutto non dovrebbe avere contatti con nessuno prima dei risultati, che a volte arrivano dopo una settimana intera.
La coscienza non è uguale per tutti, questo lo abbiamo capito. E Grey’s Anatomy 17, nonostante sia solo una serie tv, sta mandando una serie di messaggi positivi, molto più positivi delle mancate campagne di comunicazione durante questa pandemia. Nessuno ci ha spiegato l’uso delle mascherine, nessuno ha sensibilizzato davvero sui comportamenti giusti da tenere in pubblico, a parte qualche spot stile anni Sessanta e qualche scivolone sulla concezione di “congiunto” e “partner”.
Grey’s Anatomy è uno show seguito da moltissime persone in tutto il mondo: speriamo che le regole di comportamento che ci sta mostrando con i fatti abbiano un impatto più forte di quello che hanno avuto finora gli ammonimenti dall’alto.
Alessia Pizzi