Grey’s Anatomy 17: chi non muore si rivede, vero Derek?

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Torna Grey’s Anatomy con sua diciassettesima stagione, una stagione che non è come le altre visto che racconta la pandemia che stiamo vivendo.

Ed ecco la grandezza della nostra Shonda: oltre a quella di uccidere quasi tutti i protagonisti e quindi di ribaltare sempre le carte sul tavolo, sicuramente dobbiamo riconoscerle lo sprint di saper cogliere una palla al balzo, se il Covid-19 può essere chiamato così.

Il Coronavirus al Grey Sloan Memorial

Con un salto temporale, lasciamo in sospeso tutte le crisi aperte della stagione 16, e arriviamo ad aprile 2020: Meredith e i suoi colleghi sono alle prese con i protocolli di sicurezza; l’ospedale ormai è diventato un ricovero per malati di Coronavirus quindi non si effettuano più operazioni se non quelle di emergenza.

Che dire di questi primi due episodi?

Da un certo punto di vista li ho trovati un po’ difficili da seguire: troppi flashback, troppe situazioni irrisolte. Dall’altro, capisco la necessità di portare sullo schermo quello che stanno vivendo gli ospedali durante la pandemia. Medici stremati, parenti dei malati tenuti a distanza e in balìa di una chiamata del dottore, stanchezza, rabbia, ma soprattutto impotenza. Questo emerge dai primi due episodi di Grey’s Anatomy 17: tanta impotenza nei confronti di qualcosa più grande di noi. Lo afferma anche Catherine, urlando che è la prima volta che non sa come mettere a posto le cose.

Shonda resuscita anche i morti?

Giustamente vi chiederete se Shonda abbia anche questo potere visto che da qualche giorno gira sul web un video in cui Meredith si trova su una spiaggia e saluta Derek in lontananza. Naturalmente si tratta di un sogno. Patrick Dempsey ha lasciato il cast tanti anni fa con un episodio struggente che penso sia uno dei migliori di Grey’s Anatomy, ma torna a farci battere il cuore con un’apparizione nei sogni di Meredith, colpita dal Covid-19. Non so voi come la pensate, ma quando Derek è morto, secondo me la serie è migliorata: ormai eravamo un po’ saturi e Meredith si è molto emancipata come persona, una volta sganciata da Stranamore. L’arrivo di Amelia, poi, ha ravvivato parecchio la situazione tra gaffe e crisi mistiche.

Ma non è la prima volta che Derek torna in scena, o meglio torna a farci piangere. Già in un episodio della quindicesima stagione, tutto dedicato alla morte, lo avevamo rivisto in Grey’s Anatomy, insieme a tutte le altre anime perse in questi anni. Solo che in quel caso Patrick Demspey non era tornato sul set, erano state solo riproposti vecchi flashback della serie.

Il video della morte di Derek

Come ci eravamo lasciati?

Jo è ancora disperata per l’abbandono di Alex – una delle uscite di scena più infelici della serie tv – e ha fatto un pasticcio con Jackson; Richard è guarito dall’intossicazione da cobalto, anche questa una trovata assurda che ci ha fatto credere per qualche episodio che fosse portatore di Alzheimer; Amelia e Link conducono la loro vita da genitori tra alti e bassi, ma restano sempre i miei preferiti; Maggie finalmente ha raggiunto una dimensione in cui non rompe più le scatole e vive il suo amore in videoconferenza; Teddy e Owen sono ai ferri corti: è arrivato il momento di tirare fuori gli altarini, anche se forse l’audio in vivavoce in sala operatoria che riproduce i gemiti della Altman mentre va a letto con Tom… era stato abbastanza eloquente. La dottoressa sembra l’unica a non voler accettare la realtà. Infine, Andrea De Luca pare sia uscito dal tunnel delle sue crisi schizofreniche e sia tornato in carreggiata. Ancora mi sto chiedendo l’utilità di sua sorella Carina (e del suo opinabile nome da italiana) in quest serie tv.

E poi c’è Hayes

Un amore rimasto in stand by: Christina ha mandato McWidow (nemesi di McDreamy, che era Derek) a Meredith, ma la scintilla non è ancora scoccata. Riuscirà la pandemia a smuovere un po’ le acque? Nel secondo episodio il dottore chiede a Mredith di bere qualcosa insieme, ma poco dopo troviamo la protagonista a terra priva di sensi…

Alessia Pizzi

Alessia Pizzi
Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

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