“La gente parla troppo, in questa città”: così si apre il settimo episodio di Only Murders in the Building!
Intera puntata dedicata alla storia di Theo Dimas, figlio dello sponsor del podcast, nonché principale sospettato, come abbiamo visto nel sesto episodio. Theo è un ragazzo, coetaneo di Mabel, non udente. Gli sceneggiatori ci portano per mano in un mondo senza suoni e voci, tutta la puntata ha come fil rouge il silenzio, il linguaggio dei segni, il non poter o voler parlare. È una puntata intensa, delicata e drammatica, come lo sono la morte e l’amore.
Theo, dietro al viso angelico e al carattere defilato, è pericoloso. Innanzitutto sa leggere il labiale, infatti spia dalla finestra i nostri tre investigatori amatoriali. Capisce che il trio sospetta di suo padre, e va in alert. Agendo indisturbato, ruba le chiavi al portiere per entrare di soppiatto nell’appartamento di Oliver e capisce che hanno molti indizi e che la ricerca del colpevole è a buon punto.
Contemporaneamente, anche Mabel e Charles entrano di nascosto nella casa di Teddy Dimas, padre di Theo. Nel ripostiglio trovano moltissime urne funebri, della ditta “Risplendi”. Ancora scioccati da questa inusuale scoperta, scappano via prima di essere beccati. Tra suspance e timing perfetto alla Hitchcock, riescono a non farsi vedere.
L’anello di Zoe
In questo episodio finalmente i pezzi del puzzle iniziano a formare l’immagine finale. In un flashback di Theo, vediamo i giovani Hardy Boys entrare di nascosto a casa sua per fare baldoria. Lui si nasconde nel ripostiglio, da cui vede Zoe rubare un prezioso anello. Anche Zoe lo vede, e flirta con lui con il linguaggio dei segni, che lei conosce. Durante la festa di Capodanno Theo chiede a Zoe di ridargli l’anello, ma lei lo spinge e cade dal terrazzo. Verrà poi incolpato Oscar, come abbiamo scoperto nel quinto episodio.
Dopo 6 episodi di attesa, scopriamo finalmente come sono andate le cose la notte in cui Zoe morì. Theo, disperato, chiede aiuto al padre, che minaccia Tim Kono per fargli tenere la bocca chiusa. Ma, come ci chiediamo dai primi tre episodi, chi ha ucciso Tim?
Gioielli e pompe funebri: i loschi traffici dei Dimas
Oliver e Mabel vanno a vedere da vicino la ditta “Risplendi”, che sta gestendo un funerale. Si intrufolano per capire in che modo le pompe funebri sono connessi al traffico di gioielli e scoprono che Theo ruba i gioielli ai defunti prima della sepoltura. Ma Theo li scopre e li sequestra, portandoli via legati e imbavagliati in un furgoncino.
Micaela Paciotti