La Forza è sempre potente nel mondo di Star Wars, ma da quest’estate è tornata a mostrarci un altro capitolo con l’inizio della nuova serie Obi-Wan Kenobi, iniziata lo scorso 27 maggio e targata Lucas Film, disponibile su Disney Plus.
Di che cosa parla/parlerà la serie è un po’ difficile da spiegare, perché si dovrebbe risalire a “tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana”… Ci sono 3 trilogie, 2 serie tv e 2 film indipendenti – se escludiamo le serie animate – da raccontare! Purtroppo per fare prima, dobbiamo parlare agli addetti ai lavori, a coloro che amano e seguono l’universo dei Jedi e dei Sith.
La recensione dei primi tre episodi
La serie è nel mezzo della trilogia prequel e la trilogia classica, cioè 10 anni dopo alla nascita dell’Impero e alla trasformazione di Anakin in Darth Vader.
Nella galassia girano i cosiddetti Inquisitori, cioè coloro che danno la caccia ai Jedi, ormai diventati dei nemici ufficiali dell’Impero. Il più ricercato è ovviamente Obi-Wan Kenobi, il quale ha iniziato una nuova vita su Tatooine, monitorando da lontano il piccolo Luke, non senza le contrarietà di Owen, zio del piccolo. Obi è anche tormentato dal rimorso di aver fallito con Anakin, ignaro che sia vivo e, soprattutto, ciò che è diventato.
A far riprendere la spada laser ad Obi è Bail Organa, padre adottivo di Leia, che chiede all’amico di andare a riprendere la piccola, rapita da un cacciatore di taglie, a sua volta ingaggiato da un’inquisitrice – Terza Sorella – che vede la ricerca di Obi-Wan come una vera e propria ossessione.
Terza Sorella però agisce sotto ordine di Darth Vader, pronto ad affrontare Obi-Wan, come solo il signore del Lato Oscuro può fare…
La magia del cast originale
Dopo il flop de The Book of Boba Fett che ha deluso molti fan; la serie incentrata su Obi-Wan Kenobi sembra invece esserne all’altezza. Molti attori infatti della trilogia prequel riprendono i loro ruoli originali, in primis Ewan McGregor ed Hayden Christensen. Interessante anche il ritorno di Joel Edgerton, nei panni di Owen; e di Jimmy Smits in quello di Bail Organa: invecchiati dal 2005, ma giustificati dal fatto che, anche nella serie, è passato del tempo.
Altro grande elemento in comune è Sua Maestà John Williams (per chi non lo sapesse è il compositore per eccellenza di Hollywood con 5 Premi Oscar vinti su ben 47 candidature), già creatore della colonna sonora delle 3 trilogie.
Molti già criticano l’assenza di originalità, che il mondo di Star Wars è ufficialmente in declino; ma a mio avviso lo spirito originale c’è e – perdonate la ripetizione – la Forza è potente in questa serie e (chissà) potrebbe essere all’altezza delle aspettative dei fan.
Attendiamo di vederla tutta: ogni mercoledì uscirà un appuntamento nuovo, per un totale di 6 episodi. C’è tempo quindi per dare un giudizio definitivo.
Francesco Fario