Iniziarono con un mappamondo giallo e ora hanno un intero sistema planetario. Il 15 ottobre 2021, infatti, è approdato finalmente sulla Terra il nono album dei Coldplay, Music of the Spheres. Il disco arriva dopo anni trascorsi a rintracciare indizi che la band ha disseminato sin dalla pubblicazione dello scorso LP nel 2019. All’interno del booklet del cd di Everyday life, infatti, era già presente un’immagine raffigurante un’ambientazione spaziale e il titolo di quello che sarebbe stato il loro nono album.
Le anticipazioni: Higher Power, Coloratura e My Universe
Per circa due anni i fan sono stati in trepidazione, poi lo scorso maggio i Coldplay hanno iniziato a rilasciare informazioni più precise e parti importanti di Music of the Spheres. Ecco così che ha visto la luce il primo singolo Higher Power, che ci ha tenuto compagnia tutta l’estate con la sua carica energetica anni ‘80.
Ma proprio durante la calda stagione è arrivato un regalo inatteso: Coloratura. Una ballata psichedelica di oltre 10 minuti che racchiude il meglio dell’estro creativo dei Coldplay. “10 minutes and all you need to know (about Coldplay)”, ha affermato il chitarrista Johnny Buckland. Un capolavoro, nient’altro da aggiungere.
Giunti a settembre, la malinconia dell’autunno è stata spazzata via in un secondo con l’uscita di My Universe, prodotto in collaborazione con i coreani BTS. Un brano dai toni allegri e pop, che racconta la storia di due amanti che lottano per superare le barriere sociali (legate alla razza, all’omosessualità o altro) e stare insieme.
Human Heart e People of the Pride
Nel frattempo Chris Martin e soci hanno svelato anche un altro paio di tracce che hanno eseguito nei primi live di promozione del disco: Human Heart e People of the Pride.
Human Heart è una sorta di gospel a cappella composto da voci diverse che si fondono insieme in un’atmosfera magica: abbiamo infatti la collaborazione con Jacob Collier e del duo femminile We are King.
People of the Pride viene da una vecchia demo dell’epoca di Viva la Vida, intitolata The man who swears. Questo brano è tra i più rock in assoluto della band con un sound potente e graffiante che ricorda alcuni pezzi dei Muse. L’abbiamo conosciuta in versione live e possiamo affermare che dal vivo raggiunge livelli altissimi.
Cosa resta ancora da scoprire, quindi?
Human Kind, Let somebody go e Biutyful
Se da un lato le varie anticipazioni hanno reso meno dura l’attesa, dall’altro questi spoiler ci hanno un po’ rovinato la sorpresa. Music of the Spheres, infatti, è composto in totale da 12 tracce, di cui 5 già note e 4 che non sono delle vere e proprie canzoni, ma più degli intermezzi strumentali. Ecco allora che le novità vere e proprie sono solamente 3: Human Kind, Let Somebody Go e Biutyful.
La prima è un inno positivo all’umanità. Il ritmo è incalzante e allegro, con l’inimitabile falsetto di Chris nel ritornello. Il senso del brano è affidato agli ultimissimi versi che racchiudono con semplicità un concetto in cui la band si è sempre identificata, un invito a riscoprire la gentilezza, la solidarietà che ci contraddistingue come esseri umani.
Oh I know, I know, I know
We’re only human
But we’re capable of kindness
So they call us Humankind
Let somebody go segna un’ulteriore collaborazione per la band inglese, questa volta con la cantante statunitense Selena Gomez. È una ballata romantica abbastanza classica, caratterizzata da un intro delicatissimo tastiera e voce a cui poi si aggiungono la drum machine e leggeri tocchi elettronici. Il tema questa volta riguarda l’amore tra due persone e la difficoltà di lasciare qualcuno che si ama…
When you love somebody
Then it hurts like so
To let somebody go
Se torniamo indietro di 13 anni, questi versi riecheggiano quel “If you love me, why’d you let me go?” di Violet Hill. Le canzoni, ovviamente, sono totalmente diverse tra loro e non paragonabili, ma come sempre è innegabile la presenza di un filo magico che lega tutta la musica dei Coldplay.
Biutyful sembra cantata nella prima parte da un’aliena (Angelina, pare si chiami). Si tratta di un pitch vocale utilizzato anche nell’album precedente nella traccia Cry Cry Cry, che permette di intrecciare un dialogo tra Chris e questa extraterrestre. Anche in questo caso il tema è l’amore incondizionato.
Il significato di Music of the Spheres
Ai brani che abbiamo elencato in ordine sparso, si aggiungono Music of the Spheres I, Alien Choir, Music of the Spheres II e Infinity Sign, tracce quasi unicamente strumentali che hanno la funzione di raccordare tra loro i brani e di creare l’atmosfera spaziale che contraddistingue il disco. Music of the Spheres, infatti, è un concept album con un forte impatto sonoro e visivo. Già da tempo sapevamo che il tema del nuovo album sarebbe stato lo spazio, i pianeti e gli alieni. Ma come lo stesso Chris ha ribadito in una recente intervista, i Coldplay non sono tanto interessati all’aspetto fantascientifico della questione, quanto piuttosto al suo potenziale allegorico. “Gli alieni in questo disco sono un tipo diverso di alieni, l’album parla di non avere paura delle persone che sono diverse da te”, ha spiegato il frontman.
Gli extraterrestri sono metafora del diverso e tutto il loro progetto è un inno all’amore, alla fratellanza, alla solidarietà. Da qui deriva anche la loro volontà, spesso criticata, di collaborare con artisti così diversi da loro come i BTS per conoscere nuovi mondi, instaurare relazioni credute impossibili. La musica non è da intendere esclusivamente come virtuosismo artistico, ma diventa vero e proprio strumento di pace (ricordate: “Music is the weapon”). Quel che importa è quindi il messaggio, che vogliono estendere al numero più ampio di persone, metaforicamente anche agli extraterrestri! Ecco allora che gli si perdona anche qualche piccolo difetto, qualche deriva forse eccessivamente pop e qualche collaborazione per qualcuno non troppo azzeccata. Tutto è asservito a un bene superiore e nell’insieme funziona.
I Coldplay e l’ambiente: tour e concerti ecosostenibili
Il concetto di amore che permea l’opera intera, poi, è da intendere nel senso più ampio possibile: amore per il proprio partner, per la famiglia, gli amici, per il prossimo in generale, per l’universo e la natura. L’amore per il pianeta è qualcosa per cui i Coldplay si stanno battendo concretamente soprattutto negli ultimi anni. Avevano annunciato nel 2019 che avrebbero fatto altri tour solo se fossero riusciti a renderli il più ecosostenibili possibile.
Al momento l’impatto ambientale dei loro concerti è diminuito del 50% grazie alle numerosissime iniziative che hanno intrapreso e che hanno reso note insieme all’annuncio delle prime date internazionali. Le strategie che hanno elaborato per aumentare la sostenibilità sono tantissime. Per cominciare, per ogni biglietto acquistato sarà piantato un albero in collaborazione con One Tree Planted. Le superfici degli stadi saranno dotate poi di pannelli solari e piastrelle cinetiche che sfrutteranno l’energia prodotta dai movimenti dei fan; per la stessa ragione saranno installate anche delle cyclette per contribuire a caricare delle particolari batterie prodotte da Bmw.
L’acqua potabile sarà gratuita all’interno degli stadi e saranno utilizzate tazze di alluminio al posto delle classiche bottigliette in plastica; i fan saranno anche invitati a portare da casa le proprie borracce. Anche la plastica del merchandising e dei braccialetti luminosi è stata completamente eliminata, in favore di materiali naturali e biodegradabili. Sono stati ridotti notevolmente i gas utilizzati per le esplosioni di coriandoli e fuochi d’artificio. Tra i combustibili, l’ HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), ricavato dall’olio da cucina esausto. I Coldplay hanno infine ideato un’apposita app per aiutare i fan ad organizzare il viaggio per raggiungere i concerti in modo sostenibile. Chi si sposterà in maniera ecologica riceverà anche degli sconti da utilizzare durante gli spettacoli.
Tra le prime date annunciate, l’Italia non è presente, ma arriverà di sicuro anche il momento del Bel Paese, probabilmente nel 2023.
Music of the Spheres: un album per ricominciare
Music of the Spheres è un disco per certi versi controverso, dal sound diverso ed eterogeneo che non ha incontrato il favore di tutti; tuttavia è innegabile che ben si adatta a un momento fondamentale della nostra storia. Un momento di ripresa, di voglia di vita e di stare insieme. I Coldplay hanno colto tutto ciò e lo hanno trasposto in musica, in questo album allegro ma profondo, fondato su valori semplici ma universali e imprescindibili. L’amore, la fratellanza, la solidarietà, l’empatia: questo è Music of the Spheres. Ed è solo l’inizio! Quello appena pubblicato, infatti, è il volume 1 a cui seguiranno una seconda e una terza parte. Non vediamo l’ora di scoprire in quali altri universi ci porterà il quartetto inglese…
Francesca Papa