Cominciamo specificando che il Re Leone del 2019 non è un live action come gli altri, anzi non è proprio un live action: è un photoreal.
La Walt Disney negli ultimi anni sta producendo remake dei classici disney, compreso il Re Leone, più verosimili possibili. Mentre gli altri film sono un misto di attori, effetti speciali e computer grafica, per la versione del Re Leone del 2019 è stata utilizzata esclusivamente la computer grafica e due fotogrammi reali. Vi sfidiamo a trovarli, noi non ci siamo riusciti!
Il film uscirà al cinema il 21 Agosto e la scelta dei doppiatori ha suscitato alcune polemiche.
È comprensibile la discussione su questa decisione della Walt Disney, ma è pur vero che questo non è un live action con protagonisti in carne ed ossa: se così fosse stato, le associazioni animaliste avrebbero fatto mettere le manette anche agli addetti alle pulizie della Disney.
Le punte di diamante del Re Leone sono sempre state la caratterizzazione dei personaggi, in particolare Timon e Pumba, e le canzoni. Non tutti i doppiatori però sanno cantare, quindi perché non convocare dei cantanti? Marco Mengoni ed Elisa hanno studiato canto e sono fra gli artisti più amati e apprezzati dal pubblico italiano. La loro versione di L’amore è nell’aria stasera, vista al cinema, suscita facilmente l’applauso tale è la loro bravura!
Per tutti i personaggi principali sono stati chiamati a doppiare persone che con la loro voce e il loro talento hanno conferito quella espressività di tono che si è persa un po’ in quella facciale, dal cartone animato al photoreal.
Egregio è stato il lavoro di Edoardo Leo e Stefano Fresi, in questo caso.
La scelta di chiamare Massimo Popolizio per Scar è inquietantemente perfetta. Avendo doppiato Voldemort, la sua voce conferisce a Scar quella nota oscura al personaggio che non è stata, secondo me, ben rappresentata nella sua fisionomia.
La CGI è stata quasi sempre impeccabile: moltissime scene sembravano tratte da un documentario della BBC. Una delle scene più note del cartone, che non ha mai avuto effetto su di me, in questa nuova versione mi ha lasciato fortemente impressionata.
In altre si notava la poca verosimiglianza, in particolare, ad esempio, nel pelo dei leoni.
Simpaticissime alcune scene che hanno fatto ridere tutta la sala, e (SPOILER!) il crossover è stato davvero divertente.
Non penso che il “Re Leone 2019 edition” sia il live action/photoreal riuscito meglio. Tuttavia la produzione italiana della Disney ha fatto davvero un bel lavoro grazie al doppiaggio, che ha colmato le lacune del film.
Ambra Martino