Piccole Donne (1994), le protagoniste rivoluzionarie di Louisa May Alcott

“Jo, c’è molto di più dentro di te, se troverai il coraggio di scriverlo!”

TITOLO: Piccole donne

TITOLO ORIGINALE: Little Women

REGIA: Gillian Armstrong

CAST: Winona Ryder, Gabriel Byrne, Trini Alvarado, Christian Bale, Claire Danes, Kirsten Dunst, Samantha Mathis, Susan Sarandon

PAESE: USA

ANNO: 1994

La storia di “Piccole Donne” è un classico della letteratura americana, il più famoso romanzo di Louisa May Alcott pubblicato nel lontano 1868, letto da generazioni infinite di lettori e che ha avuto un impatto notevole raccontando la storia delle sorelle March e della loro famiglia. Un racconto che ha ispirato più di una volta il cinema internazionale e che diede vita all’adattamento cinematografico “Piccole Donne” del 1994, diretto dalla regista australiana Gillian Armstrong.

Fu Winona Ryder, protagonista del film nel ruolo della scrittrice sognatrice Jo, a insistere per la realizzazione del progetto, terzo adattamento del romanzo e versione definita più femminista delle precedenti.

La trama ruota intorno alla vita delle sorelle March: Jo (Winona Ryder) Meg (Trini Alvarado), Beth (Claire Danes) e la piccola Amy (Kirsten Dunst) quattro ragazze con un legame profondo, rafforzato dalla loro madre Marmee (Susan Sarandon), ritrovatasi sola a crescere le sue figlie dopo la partenza del marito per la guerra di secessione. La famiglia March è in ristrettezze economiche, ma, nonostante ciò, cerca di andare avanti e trova comunque il modo di divertirsi e passare il tempo.

Le quattro ragazze sono completamente diverse l’una dall’altra, ma nel contempo hanno un’intesa che non ha eguali. Meg, la maggiore, ha un temperamento pacato e gentile, Beth è tranquilla, sensibile e altruista, e Amy è la piccola di casa, romantica e sognatrice.

Tra le quattro, però, spicca Jo, la secondogenita, che sogna di diventare scrittrice e con il suo carattere vivace e ambizioso coinvolge le altre nelle sue strampalate letture teatrali, divertendosi e sognando ad occhi aperti.

Winona Ryder In Piccole Donne
Winona Ryder nel ruolo di Jo MArch

In “Piccole Donne” è lei la voce narrante, che ci trasporta nella loro vita e ci racconta del loro incontro con il giovane Laurie (Christian Bale), loro vicino di casa di cui diventano grandi amiche. Laurie si lega particolarmente a Jo, con la quale gioca, scherza e si confida come se fosse sua sorella, ma ben presto se ne innamora ma senza fortuna.

Per Jo il matrimonio non è ancora contemplato, la sua vita sarà dedicata solo alla scrittura. Purtroppo, la giovane Beth si ammala di scarlattina e la malattia le compromette il cuore abbreviandone la vita, evento che sconvolgerà per sempre la vita delle March ma che le unirà ancora di più.

Anche in questa versione di “Piccole Donne” le principali tematiche affrontate sono quelle presenti nell’opera letteraria, quelle a cui Louisa May Alcott era estremamente legata. Il perno di tutta la storia è il rapporto saldo tra le donne della famiglia, un legame che tiene unito il nucleo familiare anche dopo le mille sventure subite.

Ma tema ancora più importante è il ruolo della donna, la forza e la caparbietà che solo il genere femminile riesce ad avere di fronte alle sfortune della vita e che in questi personaggi è ben visibile, soprattutto in Jo.

Il personaggio principale, infatti, è una ragazza che va controcorrente in un periodo storico in cui la donna invece ha un preciso ruolo. Non bada, difatti, agli stereotipi femminili del tempo. Non è superficiale né cede all’idea comune di dover rinunciare ai propri sogni solo a causa del suo essere femmina e, soprattutto, di una certa classe sociale.

Con questo ruolo, Winona Ryder ottenne la nomination agli Oscar come Miglior attrice protagonista, candidatura meritata per una delle interpretazioni migliori della sua carriera, che all’epoca era in uno dei suoi periodi d’oro.

Per quanto riguarda il paragone tra questa pellicola e il romanzo originale, l’unica differenza è che tutta la storia di “Piccole Donne” e del secondo romanzo dedicato alle March, “Piccole Donne Crescono”, è racchiusa in un unico film. Questo accadde anche nel 1949, in Piccole Donne di Mervyn LeRoy, con Elizabeth Taylor (Amy), Janet Leigh (Meg) e June Allyson (Jo), sicuramente per esigenze cinematografiche e per rendere il racconto filmico delle vicende della storia completo.

Nonostante all’epoca la critica italiana non elogiò il film di Gillian Armstrong, “Piccole Donne” del 1994 è una trasposizione degna del romanzo che tutti abbiamo nel cuore, con un cast brillante che avrebbe poi lanciato nel mondo di Hollywood attrici come Claire Danes e Kirsten Dunst.

3 motivi per vedere il film:

  • Il personaggio rivoluzionario di Jo, in cui molte donne di oggi riescono a rispecchiarsi
  • Il cast, Susan Sarandon e Winona Ryder in primis
  • Un giovanissimo Christian Bale, in una delle sue prime prove d’attore

Quando vedere il film:

In una giornata di pioggia o durante le vacanze di Natale perché è un film che vi riscalderà il cuore.

Se volete fare un confronto tra i due film potete leggere la recensione di “Piccole Donne” uscito nel 2019:

Le “Piccole (grandi) Donne” hanno ancora molto da insegnare

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Ilaria Scognamiglio

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Ilaria Scognamiglio
Appassionata di cinema, social media manager, lettrice accanita.

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