“In questo film c’è molto di più di quanto vi abbia messo. Più di quanto vi abbia scritto, più valori di quanti ce ne rendessimo conto e di quanti ce ne aspettassimo. C’è più di ciò che pensavamo di avere. È il film che aspettavo di fare da tutta la vita.”
Titolo: La vita è meravigliosa
Regista: Frank Capra
Sceneggiatura: Frances Goodrich, Albert Hackett, Frank Capra, Jo Swerling, Michael Wilson
Cast Principale: James Stewart, Donna Reed, Lionel Barrymore, Thomas Mitchell, Henrique Travers
Nazione: USA
Anno: 1946
Coperta di pile a portata di mano, tazza di cioccolata fumante, luci soffuse dell’albero di Natale ed ecco che siete pronti per cominciare la visione di quei classici che vi faranno vivere l’atmosfera più magica dell’anno.
Per cominciare, non possiamo far a meno di proporvi una pellicola must di questo periodo, ovvero La vita è meravigliosa di Frank Capra, uno di quei film semplici che fanno commuovere e sentire sulla pelle la gioia natalizia.
Nonostante lo scarso successo alla sua uscita nel 1946, per via dei presunti temi populisti che molti all’epoca percepirono, La vita è meravigliosa è diventato un classico da non perdere, considerato uno dei film più rappresentativi del regista.
Frank Capra prese ispirazione da “The Greatest Gift“, un racconto di Philip Van Doren Stern scritto e pubblicato inizialmente solo in forma privata, straordinariamente come cartolina natalizia da donare ad amici e parenti.
Grazie ad esso, il cineasta decise di raccontare una storia “meravigliosa” per sottolineare quanto ogni persona sia importante a suo modo nel mondo tramite la sua tipica morale cristiana, vista già in altri precedenti lavori. Affiancato da un cast straordinario, composto da James Stewart, Donna Reed , Barrymore Henry e Thomas Mitchell, Capra crea una straordinaria parabola sull’importanza dei legami, sulla speranza e l’altruismo.
Protagonista è George Bailey che, fin da bambino, nutre in sé una gran voglia di viaggiare, di scoprire nuovi mondi e di vivere nuove avventure. Ma il destino non sarà dalla sua parte e si ritroverà costretto a rimanere nella cittadina dove è nato, Bedford Falls. Qui si dedica al prossimo e, soprattutto, alla sua famiglia gestendo, assieme allo zio Billy, la cooperativa edilizia del padre, la “Bailey Costruzioni e Mutui”e facendo sì che questa non cada nelle grinfie dell’avaro e cinico capitalista Henry Potter. Ma alla vigilia di Natale lo zio Billy smarrisce un’ ingente somma di denaro appartenente ai fondi della società che sarebbe servita, appunto, per non farla fallire. George è disperato, non sa cosa fare. Al colmo della rabbia e dello sconforto, dopo aver discusso con la tenera moglie Mary è deciso a suicidarsi gettandosi nel fiume. In suo aiuto arriverà appena in tempo Clarence Odbody, un aspirante angelo che deve ancora ottenere le ali, mostrandogli cosa sarebbe successo se non fosse mai nato. George si rende finalmente conto di quanto sia importante per le persone che ama e ritrova la speranza e la voglia di lottare per difendere ciò che più gli sta a cuore. Torna a casa e scopre quanto gli siano vicini gli amici e i cittadini di Bedford i quali si sono riuniti in casa sua a raccogliere il denaro sufficiente per evitare il fallimento della società. Ed è questo il più bel regalo di Natale che George potesse desiderare.
Un connubio perfetto per un film di Natale che apre i cuori dei più cinici, la cui morale ha l’intenzione di insegnare ad apprezzare ciò che si ha. Grazie all’angelo Clarence, George si rende conto di questo, del fatto che tutti siamo utili a qualcuno anche se la vita, con o senza di noi, prosegue il suo percorso. Una bella e commovente pellicola, piena di ottimismo e voglia di vivere che nasconde, sotto l’apparenza del mero intrattenimento, un’antropologia ricca e profonda.
3 buoni motivi per vedere il film:
– La commovente interpretazione di James Stewart
– Per vivere a pieno la magia del Natale
– Perché è uno dei film più visti del cinema, nessun cinefilo può perderlo
Quando vedere il film:
Ovviamente la vigilia di Natale, con tutta la famiglia e tanti dolci da mangiare. Portate i fazzoletti con voi mi raccomando.
Ilaria Scognamiglio
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