“E se dovessimo risultare vincenti…il 4 luglio non sarà più ricordato solo come una festa americana”. film sugli alieni
Titolo originale: Independence Day
Regista: Roland Emmerich
Sceneggiatura: Roland Emmerich, Dean Devlin
Cast Principale: Bill Pullman, Will Smith, Jeff Goldblum, Judd Hirsch, Margaret Colin, Randy Quaid, Vivica A. Fox
Nazione: USA
Anno: 1996
L’11 Settembre purtroppo è una data che non ha bisogno di spiegazioni. Tutti noi associamo questo periodo dell’anno al tragico evento che avvenne nel 2001 a New York. Il mondo intero si fermò, impaurito, spaventato da ciò che accedeva per le strade di Manhattan. Io, all’epoca, avevo 12 anni. Fui colpito e spaventato ovviamente. Ricordo però che associai quelle immagini a un film che avevo visto anni prima. La gente che fuggiva dalla coltre fumo, che proveniva da monumenti crollati, perché colpiti dall’alto. Nella mia mente adolescenziale quelle immagini assomigliavano molto a quelle del film Independence Day, di Roland Emmerich del 1996.
Tutto si svolge in tre giorni, a partire dall’alba del 2 luglio.
Non molto lontano dalla Luna, provengono segnali di una presenza in avvicinamento al pianeta Terra. Il SETI, il Pentangono e le maggiori organizzazioni impegnate nel campo spaziale si mettono subito all’opera per capirne la natura. Satelliti e dati dimostrano sin da subito che non si tratta di una meteora (poiché ha iniziato a perdere velocità) e che una decina di frammenti si sono distaccati per entrare in varie zone del pianeta, ognuno dei quali di ben 27 km di diametro.
In pochi minuti, le grandi città del mondo si vedono coperte da giganteschi dischi volanti, con inevitabili problemi di segnale da parte dei satelliti.
Il film intanto ci mostra la vita di quattro personaggi: il Presidente americano Thomas Whitmore (Pullman), l’informatico David Levinson (Goldblum), il capitano d’aviazione Steve Hiller (Smith) e Russell Casse (Quaid), un reduce dal Vietnam ora alcolista e disinfestatore di campi, sbeffeggiato da tutti perché sostiene da tempo immemore di essere stato rapito dagli alieni. Con l’arrivo delle astronavi, la vita di tutti ovviamente viene sconvolta. In particolare quella di David, il quale scopre che la perdita di segnale dei satelliti non è una coincidenza, ma causata dagli stessi alieni che utilizzano i satelliti per sincronizzare in codice un conto alla rovescia per un attacco comune a tutte le città.
Sarà allora che protagonisti, famigliari di varie età, affetti nati e da riconquistare, tenteranno di sopravvivere a un autentico attacco mondiale.
In due giorni, verranno messi a nudo segreti governativi, vecchi rancori, confessioni e molti perderanno molto; altri invece si ritroveranno, si confronteranno e ricomincieranno. Finché David non avrà un’intuizione, che solo Thomas potrà autorizzare e che solo Steve potrà aiutare. Anche Russell però farà un’emorme differenza….E tutto potrà avvenire in un’unica mossa, all’unisono in tutto il mondo, il giorno dell’indipendenza americana, cioè il 4 luglio.
Come accennato all’inizio, non ho voluto ricordare Indipendence Day in quanto film sugli alieni.
Nella scena in cui le città ricevono il primo grande attacco, si vedono esplosioni di grandi monumenti. Tra questi, l’attacco all’Empire State Building mostrò in anticipo delle immagini che anni dopo fermarono il tempo.
Fantascienza certo e nella realtà il fuoco non invase le strade.
A volte però l’immaginazione riesce ad anticipare qualcosa che razionalmente non si penserebbe mai. Fu così che Emmerich e i suoi effetti speciali pensarano a degli ‘alieni’ che dall’alto invadevano i cieli americani, condannando il mondo alla paura.
E nel 2001 successe.
Ovviamente gli alieni, per gli americani, non erano quelli nascosti nell’Area 51 come nel film, ma nel senso più latino del termine. La Storia però è come la vita: non fa una prova generale e non chiede prima un copione; e va avanti per la sua strada, senza sapere se la Sceneggiatura possa essere originale o meno.
3 motivi per vedere il film:
– gli effetti speciali, che vinsero l’Oscar nel 1997
– il discorso di Bill Pullman all’imbrunire del 4 luglio, che renderebbe fiero della propria nazione chiunque
– gli attori Smith-Goldblum che, sia in coppia che separati, reggono l’intero film
Quando vedere il film:
Oggettivamente un’americanata ma fatto bene, se si pensa che è stato girato nel 1996. Prima serata, meglio d’inverno.
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Francesco Fario