Una pellicola che ha fatto la storia, Pane amore e… è il terzo film della serie con Vittorio De Sica, qui accompagnato da una giovane e sensuale Sophia Loren.
Titolo originale: Pane, Amore e…
Regista: Dino Risi
Sceneggiatura: Dino Risi, Ettore Maria Margadonna, Marcello Girosi, Vincenzo Talarico
Interpreti principali: Vittorio De Sica, Sophia Loren, Lea Padovani, Antonio Cifariello, Tina Pica, Mario Carotenuto, Yoka Berretty, Virgilio Riento
Un grande successo di critica e pubblico per il film Pane, amore e…, distribuito nel 1955 e il terzo di una serie con protagonista il Maresciallo sciupafemmine Antonio Cartotenuto, interpretato da Vittorio De Sica.
Dopo i primi due episodi, Pane Amore e Fantasia e Pane Amore e Gelosia, cambia il regista, da Luigi Comencini a Dino Risi, e cambia l’ambientazione, infatti ci troviamo nella Sorrento degli anni ‘50, paese d’origine del Maresciallo.
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Ad affiancare l’indimenticabile De Sica, troviamo stavolta Sophia Loren che, in questo episodio, ottiene il ruolo della protagonista femminile dopo Gina Lollobrigida, sua acerrima nemica dello spettacolo in quegli anni.
La storia stavolta racconta il ritorno del Maresciallo Carotenuto nella sua città natale Sorrento, per guidare la stazione cittadina dei vigili urbani. Purtroppo, però, Antonio non può tornare nella sua casa di un tempo, perché nel frattempo la giovane e sensuale Sofia l’ha presa in affitto e pare non voglia proprio lasciarla.
Così, l’ufficiale alloggia in casa di Donna Violante, una donna casta e bigotta, che non vede di buon occhio alcune abitudini del Maresciallo.
Ma Antonio sarà ammaliato dall’incontro fatale con Donna Sofia, una pescivendola affascinante e impertinente, che creerà non poche tensioni. Sofia infatti ha intenzione di ottenere l’appartamento di Carotenuto ed è disposta a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo. Nei suoi piani è prevista anche sedurre il Maresciallo, nonostante la donna sia già corteggiata da Nicolino al quale non è indifferente.
La relazione fra Sofia e Carotenuto finirà, però, in malo modo, dando modo alla governante Caramella, interpretata dal mito Tina Pica, e al fratello di Antonio, Matteo, di intervenire per far sì che Donna Violante riesca ad esprimere i suoi veri sentimenti per l’ufficiale.
Come anticipato, Pane, amore, e… è il terzo capitolo della tetralogia lanciata dal campione d’incassi Luigi Comencini, Pane, amore e fantasia, che passò il testimone a Dino Risi, reduce da Il segno di Venere dove il regista aveva appunto lavorato con la Loren. Un marchio di garanzia, quindi, che si percepisce in ogni scena di questo piccolo capolavoro.
Dino Risi è un regista con un’idea di cinema ben precisa, sa bene cosa porre all’attenzione del pubblico, mantenendo un legame importante con la tradizione del cinema italiano dell’epoca, senza però dimenticare quel pizzico d’innvazione che tanto lo contraddistingue.
I personaggi di Pane, Amore e… si muovono in ambienti diversi, come il regista desidera, lasciando leggermente da parte la staticità vista nei due episodi precedenti, ambientati nel paesino di Sagliena. Inoltre, vengono inseriti personaggi “strani”, impensabili per l’epoca, come una turista svedese.
Si sente, certo, la mancanza della Lollobrigida a cui ormai il pubblico si era affezionato, ma Sophia Loren e Vittorio De Sica, complice anche la romantica location di Sorrento, dove una parte del film è davvero stato girato, regalano una freschezza unica e riescono a ravvivare la sceneggiatura che, per alcuni punti, risulta simile alle dinamiche dei primi due film. Lo schema risulta infatti sempre lo stesso: il protagonista donnaiolo viene distratto dalle belle donne e la sua domestica Caramella cerca di dissuaderlo.
Ma il grande cast e la regia di un grande professionista come Dino Risi, regalano una nuova luce al film, che ha fissato nella mente dei cinefili alcune scene rimaste nella storia, come quella del sensuale ballo tra Sophia Loren e Vittorio De Sica, accompagnati dalle note di Mambo Italiano.
Un momento che diventa molto più di una semplice scena, ma si tramuta in una vera e propria ventata di freschezza, un momento divenuto emblema del cinema italiano nel mondo, che ancora oggi viene ricordato quando si parla della cinematografia nostrana.
Tre motivi per vedere il film:
- La scena del ballo tra i protagonisti
- I colori e l’allegria della location scelta
- Il sex appeal e la fierezza popolare di Sophia Loren.
Quando vedere il film:
Dopo aver visto i primi due film della serie e soprattutto se amate i grandi classici italiani.
Ilaria Scognamiglio