In The Mandalorian 2 proseguono le avventure in streaming di Mando per riportare a casa Grogu (no, il suo nome non è baby Yoda!)
Regia e Cast
The Mandalorian è interpretata da Pedro Pascal, insieme alle guest star Gina Carano, Carl Weathers e Giancarlo Esposito. I registi della nuova stagione sono Jon Favreau, Dave Filoni, Bryce Dallas Howard, Rick Famuyiwa, Carl Weathers, Peyton Reed e Robert Rodriguez. Lo showrunner Jon Favreau è il produttore esecutivo insieme a Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson, con Karen Gilchrist e Carrie Beck nel ruolo di co-produttrici esecutive. Gli sceneggiatori di questa stagione sono Jon Favreau, Dave Filoni e Rick Famuyiwa.
La stagione 2, uscita il 30 ottobre 2020, è incentrata su un’unica missione, il Mandaloriano ha la responsabilità paterna sul Bambino, ormai chiamato da tutto il mondo -erroneamente- baby Yoda.
Dovrà riportarlo alla sua gente, al suo popolo, che potrà accudirlo e addestrarlo nella forza. Non ci sono alternative, questa è la via. Per fare questo, ha bisogno di rinforzi, di altri mandaloriani a cui chiedere aiuto e supporto. Qui inizia un lungo viaggio pieno di briciole di pollicino, episodio dopo episodio, per avvicinare il Bambino alla sua casa. La stagione 2 è ricca di rimandi e di sovrapposizioni con la saga di Star Wars e questo mi manda in un brodo di giuggiole. E’ un vero e proprio spin off della saga, come “Solo – A Star Wars story”.
La stagione 1 era composta da 8 capitoli, e si riparte col capitolo 9. Ecco la nostra recensione episodio per episodio in attesa del finale…
Capitolo 9 (episodio 1, uscito il 30 ottobre)
Mando si rivolge a Gor Koresch, per scoprire dove trovare altri mandaloriani. Gor Koresch lo indirizza su Tatooine (villaggio natale degli Skywalker), nella cittadina di Mos Pelgo. In città incontra lo sceriffo Cobb Vanth, che indossa l’armatura da mandaloriano, anche se non lo è. L’armatura apparteneva a Boba Fett (cacciatore di taglie famoso nella saga Star Wars), ma secondo il codice mandaloriano, Cobb Vanth deve restituirla. Lo sceriffo promette a Mando di consegnargli l’armatura in cambio del suo aiuto per uccidere un drago krayt che terrorizza la città. Mando accetta e alcuni predoni tusken si aggiungono al contingente per uccidere il drago krayt. La missione viene portata ovviamente a termine e Mando riparte: direzione Tatooine.
Capitolo 10 (episodio 2, uscito il 6 novembre)
Su Tatooine il mandaloriano incontra la sua amica Peli Motto, che conosce qualcuno che dice di aver visto altri mandaloriani. Gli presenta così Frog Lady, una creatura che trasporta un prezioso carico: le sue ultime uova feconde, che deve portare da suo marito su una luna chiamata Trask, unico luogo dove poterle fecondare. Inoltre, suo marito ha visto lì altri mandaloriani. Il viaggio sarà davvero movimentato. In primis, il Bambino non riesce a resistere e mangia alcune uova. Dopodiché, la Razor Crest viene fermata da due navi della Nuova Repubblica che, dopo i controlli, scoprono che Mando è ricercato. Lui cerca di fuggire e finisce sul pianeta ghiacciato Maldo Kreis, dove la nave subisce molti danni e deve essere riparata. Il pianeta è infestato di ragni giganti, ma i nostri eroi riescono a ripartire per Trask, dove Lady Frog e il marito possono continuare a mandare avanti la specie.
Capitolo 11 (episodio 3, uscito il 13 novembre)
Sulla luna di Trask, Mando sale su un peschereccio con una ciurma di marinai che sanno dove trovare altri come lui. Peccato sia una trappola per ucciderlo e rubargli l’armatura di beskar. Mentre sta per morire annegato, viene salvato da tre mandaloriani, tra cui Bo-Katan. Grazie a lei si scopre una cosa importante: non tutti i mandaloriani portano sempre l’elmo e vivono una vita così rigorosa come il nostro protagonista. Lui appartiene infatti ad una sorta di frangia estremista, la Ronda della Morte, che vuole ristabilire “l’antica via”. Bo-Katan sa dove trovare altri Jedi come il Bambino, ma prima di rivelare dove si trovano, chiede aiuto a Mando per rubare delle armi a una nave dell’Impero. I tre hanno infatti un piano per riconquistare il pianeta Mandalore e per riportare a casa una reliquia mandaloriana che era stata rubata: la Spada oscura, ora in possesso di Moff Gideon. La nave dell’impero viene assaltata dai 4 mandaloriani e conquistata. Bo-Katan lo indirizza verso la prossima tappa: il pianeta boscoso dove vive la Jedi Ahsoka Tano.
Capitolo 12 (episodio 4, uscito il 20 novembre)
Prima di trovare Ahsoka Tano, Mando torna su Navarro per riparare la Razor Crest. Qui ritroviamo Griff Carga e la supersonica Kara Dune, il mio personaggio preferito. Anche loro hanno bisogno di Mando per distruggere una base imperiale ancora operativa sul pianeta. La base si rivela un laboratorio, pieno di corpi immersi in un liquido e di guardie imperiali a difenderli. Mando scopre un ologramma in cui il Dottor Pershing (che nella Stagione 1 lavorava con il mandante del rapimento del bambino), spiega a Moff Gideon che gli esperimenti sui volontari con il sangue del Bambino sono falliti e che le scorte sono terminate, quindi serve altro sangue. Il Bambino è quindi in grave pericolo e a questo punto mi è venuta l’ansia. La base esplode e tutti si salvano dopo una fuga rocambolesca e fichissima. Prima di ripartire con la Razor Crest per trovare la Jedi, uno dei meccanici ci ha piazzato un localizzatore per conto di Moff Gideon. Ergo, i cattivi si rimetteranno a caccia di Mando e del suo prezioso carico.
Capitolo 13 (episodio 5, uscito il 27 novembre)
Questo è l’episodio chiave della seconda stagione, quello più rivelatore e anche emozionante. Si, ok, ho pianto. Andiamo avanti: la Jedi Ahsoka Tano sta combattendo da sola contro il magistrato Morgan Elsbeth, che tiene sotto assedio la città di Calodan. Il magistrato chiede a Mando di eliminare la Jedi, in cambio di una lancia di beskar. L’incontro tra i due è uno scontro, ma grazie alla presenza del bambino la Jedi accetta di aiutare Mando col bambino. Ahsoka Tano parla telepaticamente con il piccolo e finalmente scopriamo il suo nome: Grogu. La Jedi spiega a Mando la storia del piccolo: allievo padawan nel Tempio dei Jedi di Coruscant, pianeta centrale della saga di Star Wars, fu nascosto da qualcuno durante la guerra dei cloni. La sua forza però è molto compromessa, perché l’attaccamento a Mando lo ha reso vulnerabile alla paura e alla rabbia, sentimenti incompatibili con l’essere Jedi. La soluzione è portarlo in un tempio e posizionarlo sopra una pietra molto sensibile alla forza, che richiamerà altri Jedi in aiuto. Quindi Mando aiuta la Jedi a sconfiggere il magistrato e a liberare la città, per poi ripartire verso il Tempio.
Capitolo 14 (episodio 6, uscita al 4 dicembre)
Ultimo episodio caricato per ora, è il più drammatico delle due stagioni e si intitola “La tragedia”. Avviene ciò che tutti temevamo: le truppe di Moff Gideon riescono a rapire Grogu, dopo che Mando, Boba Fett e Fennec (creduti morti su Tatooine) si difendono come leoni. Grogu viene portato via mentre dorme sulla pietra, che aveva reagito alla sua forza innalzando nel cielo una colonna di energia. Il piccolo Jedi è così tenuto prigioniero sulla nave di Moff Gideon, per essere usato come serbatoio di sangue per gli esperimenti sulla forza.
Capitolo 15 (episodio 7)
Obiettivo: individuare nella galassia le coordinate della nave di Moff Gideon, su cui si trova Grogu. Sono blindate in un computer nella sala mensa degli ufficiali di Morak, dove c’è una raffineria di ridonio. Mayfeld, che il Mandaloriano ha portato con sé, distrugge la raffineria con un colpo di cecchino ben piazzato, dopo aver reperito le informazioni che servivano per ritrovare il bambino. In virtù del suo importante contributo, Cara Dune lo lascia libero e Mando invia a Moff Gideon un messaggio di minacce e giura che salverà Grogu.
Capitolo 16 (episodio 8)
Dopo aver visto l’ultimo episodio mi sento commossa, gasata, triste e con l’ hype a duemila. Tutto in una volta sola, centrifugato. Posso partire dalla fine? Arriva Luke Skywalker! Capite? Luke Skywalker! E solo questo basterebbe a fare una standing ovation. Ma la perfetta architettura dell’ultimo episodio permette di sentirsi dentro a una cavalcata delle valchirie, si sente l’onda che sale, la forza dei protagonisti che si unisce per il bene superiore, tutti temi cari all’universo di Star Wars.
Una volta acquisite le coordinate della nave su cui Grogu è ostaggio del perfido Moff Gideon, tutti quelli che Mando ha coinvolto dal primo episodio si radunano per dare supporto. Mando, Cara Dune, Boba Fett, Fennec Shand sequestrano una navicella imperiale con a bordo il dottor Pershing, che inizialmente era stato incaricare di lavorare sul sangue di Grogu. Raggiunti Koska Reeves e Bo-Katan Kryze li convincono a partecipare al salvataggio del piccolo Grogu. Bo-Katan lo fa per avere in cambio la spada oscura, che servirà a liberare Mandalore. Fingendo un attacco, la navicella atterra sulla nave di Moff Gideon, e iniziano i combattimenti. Mando lotta con Gideon e lo consegna a Bo-Katan, che a questo punto non può più rivendicare la Spada Oscura perché non è stata lei a disarmare Gideon (funziona come con le bacchette di Harry Potter). Mentre i soldati oscuri tentano di entrare nella plancia, vediamo un caccia della ribellione farsi strada, con a bordo un Jedi: si tratta di Luke Skywalker (attimo di fomento) che attratto dalla forza, è venuto a liberare Grogu.
Nelle ultime scene il mio cuore ha sanguinato, guardando l’addio delicato e dolcissimo tra Mando e il bambino, a cui fa vedere il suo volto, levandosi il casco. Nelle scene finali, vediamo Bobba Fett e Fennec Shand sconfiggere l’ organizzazione criminale legata a Jabba the Hutt su Tatooine e prendere il suo posto. La loro storia viene raccontata in The book of Bobba Fett.
Intanto, consoliamoci con le prossime uscite del catalogo di Disney+, aggiornato a dicembre:
Micaela Paciotti