Continua su Netflix la serie tv “Stranger Things”, arrivata alla sua terza stagione.
La storia raccontata da Stranger Things si svolge nella città fittizia di Hawkins, nell’Indiana, ed è ambientata negli anni ottanta. Sono moltissimi infatti i dettagli ed i tributi alle mode di quegli anni: si richiama agli horror anni ’80, ad esempio “La cosa” (1982), quando un essere mostruoso prende forma nel corso dei diversi episodi. Ma non solo. Il tema più anni ’80 in assoluto è quello che vede protagonisti i russi, dipinti come i nemici in assoluto degli americani (il richiamo qui è evidente, ed è alla “Guerra Fredda”, evento storico per eccellenza che rappresenta quel periodo). Ma non è tutto. C’è anche la scena della sala cinematografica, in cui si vede chiaramente la proiezione di “Ritorno al futuro”, film cult di quegli anni.

Se devo essere totalmente onesta riguardo alle mie aspettative sulla 3° stagione di Stranger Things, non avevo grandi attese… Si, certo, la curiosità c’era ed era anche tanta. Ma ero fermamente convinta che non avrebbe mai potuto superare la 2° stagione. Invece così non è stato.3uscita
La terza stagione di Stranger Things è proprio questo: una sorpresa costante in ogni suo episodio, non annoia mai, ed anzi, porta anche a riflettere.
È la rappresentazione di come ciascuno di noi ha in sé sia il Bene che il Male, come la filosofia cinese dello Yin e lo Yang ci insegna. Quest’ultimo è un concetto molto antico che sta a descrivere il simbolo della dualità esistente in ogni elemento che va a comporre l’Universo. Non è un caso che Bill, uno dei ragazzini protagonisti della storia, avverta brividi di freddo lungo la nuca non appena il Mind Flayer si avvicina. Lo avverte la stessa “Undici”, ragazzina protagonista della storia che vede il sottosopra (questo mondo surreale e buio, di uno spazio-tempo non definito).

Questa terza stagione ricorda un po’ un amalgama di generi cinematografici: è un rimpallo continuo tra l’horror ed il thriller, lasciando lo spettatore continuamente sospeso e totalmente preso dal concatenarsi dei diversi accadimenti. Sono rimasta letteralmente senza fiato! Non vogliamo darvi spoiler né tanto meno anticipazioni di qualsiasi tipo.
Una cosa va aggiunta: la serie Stranger Things, a parer mio, va ben oltre il voler raccontare le avventure di un piccolo gruppetto di nerd… racconta anche la fragilità dell’essere umano, la sua vulnerabilità, andando a toccare anche ciò che c’è di più intimo nel nostro essere uomini: i ricordi.
Serena Cospito
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