“L’amica geniale 3×03-04”: un mondo opprimente tra sesso e maternità

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Con questa seconda puntata de L’Amica Geniale 3, andata in onda domenica 13 febbraio, siamo (già) arrivati a metà della stagione. “La cura” e “Guerra fredda”, rispettivamente terzo e quarto episodio, portano avanti la storia di Lila e Lenù dandoci ancora una volta modo di scoprire più a fondo le loro personalità, ma soprattutto di riflettere su alcune situazioni sociali che hanno fatto parte della nostra storia e continuano a suonare terribilmente attuali.

La sessualità al femminile

Una delle scene più belle del terzo episodio vede Lila e Lenù al mare intente a scambiarsi confidenze sulle loro esperienze sessuali. Dopo che Elena ha aiutato la sua amica a tirarsi fuori dall’ambiente nocivo della fabbrica ottenendo i soldi che le erano dovuti, la trascina da diversi dottori per capire a cosa fosse dovuta la grande febbre che avevamo visto nell’ultima puntata. Proprio in occasione di una di queste visite, Lila chiede informazioni sulla pillola anticoncezionale. Mentre cercano un modo per ottenerla (alla fine degli anni Sessanta solo donne sposate potevano riceverne la prescrizione medica), finiscono per iniziare a parlare del sesso e del loro modo di viverlo.

Lila non si è mai sentita veramente appagata, ha sempre “obbedito” al volere del partner anche quando non era costretta ad avere rapporti. Dalle sue parole emerge uno dei problemi chiave della sessualità femminile non solo del passato. Il godimento della donna all’interno del sesso è sempre stato un tabù. Non è necessario alla procreazione e quindi pochi uomini e soprattutto poche donne se ne sono preoccupati. Per il mondo femminile la scoperta del sesso è complessa perché si muove tra tanti pregiudizi e concezioni sociali ancora fortemente stereotipate.

Per Lenù è stato in parte diverso grazie al suo allontanamento dal rione. Eppure nel suo libro ha trovato spazio solo il rapporto squallido con Donato Sarratore a dimostrazione di quanto quell’episodio l’abbia segnata. Il clamore generatosi intorno al suo romanzo nasce dal fatto che sia una donna a parlare di sesso, presentandosi come parte attiva e consapevole di esso. L’emancipazione femminile parte anche dalla scoperta del piacere e delle sensazioni provate dal proprio corpo.

La maternità

In “Guerra fredda” avviene il tanto annunciato matrimonio di Elena. La ragazza, pur non volendo, rimane incinta la notte delle nozze e partorisce Adele. Il racconto della maternità della protagonista è realistico e disarmante. La sua voce narrante ci descrive la magia della gravidanza e si oppone a quanto detto da Lila che, appena saputa la notizia, non fa altro che parlare dei disagi fisici e psicologici dell’avere una vita dentro di sé.

La parte difficile inizia dopo il parto. La serie porta sullo schermo con grande sensibilità la solitudine che molte donne devono aver provato (e provano tuttora) nel momento in cui diventano madri dato che la società affida(va) loro il ruolo di genitrici e agli uomini quello di lavoratori.

Lenù è visibilmente stravolta dalla maternità. Non riesce più a scrivere e anche la collaborazione con L’Unità diventa un ricordo del passato. Da parte di suo marito Pietro non c’è empatia né comprensione. “Non voglio schiavi in casa mia”: così giustifica il suo iniziale rifiuto ad assumere un aiuto in casa. Questa affermazione rivela tutta la sua ipocrisia e insensatezza nel momento in cui Elena risponde di non voler essere lei la sua schiava. A questo punto, Pietro è costretto a cedere, ma la situazione non migliora di certo. Anche lui fa parte della lunga carrellata di personaggi maschili nocivi e inetti a cui i libri e la serie ci hanno (purtroppo) abituato. Tra questi emerge anche Michele Solara dalle parole di Gigliola, sua futura moglie, in uno dei monologhi più intensi e terribili di questa stagione.

Il rapporto di nuovo incrinato

Dopo il momento di complicità, tra le due amiche torna la “guerra fredda”. Come sempre, il motivo scatenante è la rivalità intellettuale tra le due. Lenù si sente continuamente minacciata dall’indole geniale di Lila e quando incontrano la professoressa Galiani riemergono tutte le sue insicurezze. La schiettezza di Lila e la sua incapacità di risponderle a tono fanno il resto.

Lo scontro continua durante la gravidanza di Lenù e sfocia nel momento in cui Lila deve dare un giudizio sul nuovo manoscritto dell’amica. “È un libro brutto” confessa, rimproverandola di non aver saputo scrivere qualcosa di personale. In quella telefonata Lila dice a Lenù: “Perché chi sono io se tu non sei brava?”. Il problema tra le due nasce proprio da questo continuo gioco di rispecchiamento. L’una trae forza ed energia dall’altra, ma non può fare a meno di invidiarla o di perdere se stessa nel rapporto.

Aspettiamo la puntata di domenica per scoprire se e come avverrà la riappacificazione. Nel frattempo ecco l’articolo con tutte le news e le recensioni puntata per puntata.

Federica Crisci e Francesca Papa

Sono laureata Lettere Moderne perché amo la letteratura e la sua capacità di parlare all'essere umano. Sono una docente di scuole superiori e una SEO Copy Writer. Amo raccontare storie e per questo mi piace cimentarmi nella scrittura. Frequento corsi di teatro perché mi piace esplorare le emozioni e provare a comprendere nuovi punti di vista. Mi piace molto il cinema, le serie tv, mangiare in buona compagnia e tante altre cose. Passerei volentieri la vita viaggiando in compagnia di un terranova.

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