Quando si mettono in campo personaggi carismatici, sexy e imprevedibili è difficile che un prodotto non susciti entusiasmo. Nella quarta puntata di House of the Dragon, Daemon ci ha ricordato proprio questo.
Il principe non smette di sorprenderci e di incantarci, nonostante la sua spregiudicatezza e arroganza. È lui a dare il titolo all’episodio (King of the Narrow Sea) ed è lui a essere il motore principale di tutti gli eventi che vediamo susseguirsi sullo schermo. Lo avevamo lasciato ricoperto di sangue mentre trascinava il cadavere fatto a pezzi di Drahar.
All’inizio di questa puntata, lo vediamo arrivare ad Approdo del Re con un look e un atteggiamento diversi. Dà l’impressione di essere maturato, di essere più ragionevole. In realtà sta solo cercando un’altra strada per arrivare al trono e per vendicarsi del trattamento riservatogli dal fratello. La chiave del suo piano è Rhaenyra, la nipote con cui ha sempre avuto un feeling particolare. Riconoscendo in lei il fuoco dei draghi che anima i veri Targaryen, Daemon fa uscire di nascosto la principessa dalla sua stanza di notte e la accompagna alla scoperta della città. È lì che prova a far vacillare la convinzione di Rhaenyra mostrandole l’insoddisfazione popolare per la sua nomina come erede al trono. La ragazza liquida la scena a cui assiste con poche parole: “What they want has no consequence“. Lo zio sorride alla risposta: è una frase che lui stesso avrebbe potuto pronunciare.
Subito dopo l’accompagna in un bordello per mostrarle che cosa sia il piacere e di come esso appartenga a donne e uomini, indiscriminatamente. La scena successiva è tra le più erotiche che si siano viste nel mondo di Game of Thrones nonostante non si veda alcuna parte intima, il contesto sia tutto tranne che romantico e l’atto rimanga incompiuto. Daemon, infatti, si sottrae ai baci di Rhaenyra. È affetto più profondo o senso di colpa? Oppure è lo stupore di trovarsi di fronte una donna che afferra il momento e ne diventa protagonista? Rhaenyra, infatti, si lascia andare al corteggiamento dello zio, ma sembra tutto fuorché una ragazza smarrita da istruire sul sesso. È padrona di sé e del suo corpo (a differenza di Alicent che vediamo in contemporanea nel letto del re chiaramente in sofferenza). È forte. Daemon vede quella forza ed è probabile che ne sia affascinato e spaventato allo stesso tempo. Rhaenyra non può essere manovrata davvero da lui. Ed è possibile che non lo desideri neanche.
Daemon affronta il fratello – venuto a conoscenza di tutto – con il solito atteggiamento noncurante. Non rivendica la sua innocenza, anzi chiede in moglie Rhaenyra. Poi viene bandito nuovamente. Rimane prostrato a terra nella stessa sala dove pochi giorni prima era entrato trionfante con in testa una corona. Questa è l’ultima immagine che abbiamo di lui nel quarto episodio. È improbabile che rimanga così a lungo.
Rhaenyra e la sua liberazione sessuale
Rhaenyra è cresciuta con una madre che ha passato la vita a partorire figli nella speranza di dare un erede maschio al marito, permettendo al sogno dell’uomo di compiersi. Di conseguenza, la giovane teme la maternità e tutto ciò che le è connesso. Crede che il ruolo di moglie e di madre le toglierà potere e libertà di agire. Per questo rifiuta qualsiasi pretendente le si ponga davanti e dichiara a Daemon di voler vivere in solitudine.
Grazie a quanto vissuto con lo zio, Rhaenyra arriva finalmente a capire che c’è un modo per essere padrona del proprio corpo anche mettendolo al servizio della corona. Può essere libera anche nella posizione che occupa… o forse proprio grazie a questa. Anche se lo zio la abbandona nel bordello, Rhaenyra non ha intenzione di perdere l’occasione di scoprire il proprio piacere e così seduce Cole.
Il giorno dopo, deve subito dichiararsi innocente davanti ad Alicent e a suo padre (le donne libere sessualmente devono sempre giustificarsi di quello che fanno. Qui il fantasy non ci dice nulla di nuovo). Non solo riesce a non far scoppiare uno scandalo, ma riesce anche ad aprire gli occhi di Viserys sull’atteggiamento di Otto Hightower.
Dopo aver visto Rhaenyra diventare più forte con l’uccisione del cinghiale, assistiamo a un altro passo della sua crescita. Ora che è diventata donna è pronta ad assumersi le sue responsabilità di regina.
Peccato per la rappresentazione dell’orgasmo femminile
Nelle interviste realizzate per l’approfondimento dei singoli episodi, la regista di King of the Narrow Sea, Clare Kilner dice di aver pensato a lungo a come filmare la scena del bordello. Voleva che la rappresentazione del sesso avvenisse tramite un punto di vista femminile a differenza di come accade nella maggior parte dei prodotti audiovisivi dove lo sguardo è sempre molto orientato al maschile. Peccato, però, che abbia perso l’occasione di mostrare un orgasmo femminile provocato dalla stimolazione del clitoride e non dalla penetrazione. La forma di piacere più comune tra le donne – è ormai dimostrato – non viene mostrata. Ciò che vediamo è quello che abbiamo sempre visto: un rapporto classico. È un peccato, perché se c’era la volontà di fare qualcosa di diverso (e con una serie così si può fare), non è stata sfruttata bene. È vero che il nudo femminile è molto meno esposto, ma non è abbastanza.
Le manovre di Hightower
Ritenere che Otto Hightower sia il Dito Corto di questo spin-off non è del tutto azzardato a questo punto della stagione. L’atteggiamento viscido e approfittatore è ben mascherato da un’aura di saggezza e serietà che lo fa sembrare quasi sincero quando si esprime. Potrebbe aiutarlo anche il fatto che molte delle cose che dice – anche in questo episodio – sono di fatto vere. Alcuni consigli che dà sono davvero utili per la stabilità del regno. La sua pericolosità sta nel fatto di mescolare l’oggettività a una giusta dose di interessi personali. Ora che ha perso il ruolo di Primo Cavaliere, il suo atteggiamento sarà meno ambiguo?
Una serie che cattura
House of the Dragon è una serie che funziona bene da molteplici punti di vista. Appena finita la puntata, si smania nell’attesa dell’arrivo del lunedì. Per ingannarla, potreste rileggere tutte le nostre recensioni!
Federica Crisci