Sempre più intenso il ritmo nelle puntate 7 e 8 di Babylon Berlin 3!
Siamo a un passo dall’effettivo cambio di rotta governativo, dalla Repubblica al Terzo Reich. Wendt e Nyssen sono sempre più vicini, facendoci capire che, tra non molto, saranno loro gli aghi della bilancia. Essi infatti ci ricordano molto il silenzioso patto tra l’Arrivismo razzista della Politica e la Speculazione finanziaria dell’Industria: sempre più ovvio ormai che il personaggio di Nyssen sia liberamente tratto dall’industriale Fritz Thyssen.
Grandi sviluppi anche sul caso del “fantasma incappucciato”.
Babylon Berlin 3, episodi 5 e 6: l’oscurità del Nazismo invade tutto
L’assassino misterioso, infatti, dopo aver fatto altre vittime e aver ferito Gereon, sembra aver un volto: Weintraub, che cade dal tetto insieme a Vera, ancora con il mantello addosso. Portato in ospedale e tenuto sotto stretta sorveglianza, con prove scientifiche che ne dimostrano la colpevolezza, Weintraub è pronto per finire in galera. All’Armeno, però, i conti non tornano.
Perché compiere dei delitti e far fermare una produzione, dove lo stesso presunto assassino aveva degli interessi economici affinché proseguisse? Chiede così consiglio e aiuto al suo dottore: Anno Rath.
Negli episodi 7 e 8 di Babylon Berlin 3 prosegue anche la vicenda di Greta.
Il giorno dell’esecuzione è stato deciso e, per provare a salvarla, Gereon la mette anche di fronte a Fritz, ma questa, sempre presa dalla paura, nega di conoscerlo. L’articolo di Katelbach intanto è finito in prima pagina e Helga va a trovare suo cognato in ospedale per dargli una notizia, non sapendo come questi la prenderà. Interessante anche il percorso del figlio di quest’ultima, sempre più inserito nella “Gioventù hitleriana”.
Babylon Berlin 3 sta, quindi, proseguendo il suo cammino, arrivando oltre la metà del suo percorso. Le trame si fanno sempre più fitte e i nodi delle vicende sempre più stretti: sarà indolore la fine?
Francesco Fario