Sanremo è ancora Sanremo?

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Perché Sanremo è Sanremo! inneggiava trionfante la 46esima edizione del Festival della Canzone Italiana.

Il Festival di Sanremo, per chi come me è cresciuto negli anni Novanta, ma anche di più per chi è nato prima, era un appuntamento immancabile nelle case italiane. Dal 1951, nella cosiddetta Città dei Fiori in provincia di Imperia, tantissime voci si sono sfidate a suon di timbriche e acuti, con la speranza di vincere.

Pensate che il format fu inventato per dare vita alla stagione morta del piccolo comune ligure, noto per il suo Casinò. Infatti, fino al 1977, il Festival era allestito nel salone delle feste del Casinò, conquistando solo dopo questa data il palco del Teatro Ariston.

Dal Festival sono uscite canzoni come Grazie dei fiori di Nilla Pizzi, Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno, Adesso Tu di Eros Ramazzotti, Se m’innamoro dei Ricchi e Poveri e tantissime altre colonne sonore della nostra vita.

Alcune, come Come saprei di Giorgia, sono state il preludio di una carriera meravigliosa, altre, come Fiumi di Parole dei Jalessi, sono rimaste dei tormentoni legati esclusivamente al Festival.

Ce l’abbiamo solo noi (Giorgia)

Il 5 febbraio aprirà le danze la 69esima edizione del Festival e la seconda condotta da Claudio Baglioni, affiancato da Claudio Bisio e Virginia Raffaele. La coppia a mio avviso è molto più adatta di quella dell’anno scorso Hunziker – Favino: lei assolutamente impropria, lui nato per fare l’attore e non il presentatore.

Visto che attualmente il Festival non viene visto più come un trampolino di lancio per la musica italiana, bensì come un ricovero di pensionati che devono tornare alla ribalta o come una seconda chance per “quelli che non ce l’hanno fatta“, ma soprattutto come jukebox dalle canzoni scadenti, mi sono interessata alla ricerca di Cuponation, secondo cui Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma

“ha generato oltre 27 milioni di ascolti su Spotify, oltre 210 milioni di visualizzazioni su Youtube, ottenendo il record di video italiano più visto in un solo giorno (più di 4 milioni) e 5 dischi di platino (certificazione FIMI). In merito ai passaggi radiofonici (dati di Radio Airplay), ha ottenuto la ventinovesima posizione tra i brani più trasmessi nel 2017, la posizione più alta ottenuta da un brano sanremese negli ultimi anni.”

Pare addirittura che La Feltrinelli abbia creato una sezione dove trovare tutti i cd dei cantanti che hanno partecipato al Festival nelle edizioni passate con riduzioni fino al 10%.

Ma tutte queste informazioni, in realtà, poco ci confortano. Dagli anni Novanta a quelli Duemila il Festival è crollato in un limbo da cui stenta a risalire.

Se è davvero il Festival della Canzone Italiana, mi chiedo, perché Tiziano Ferro non partecipa? Perché i grandi nomi come Massimo Ranieri, Laura Pausini o Eros Ramazzotti non tornano a parteciparvi?

Probabilmente perché il declino del Festival è legato a quello della televisione, antico mezzo di comunicazione attualmente soppiantato dal web e dalle sue declinazioni, come i social network. Accade quindi che una canzone come quella di Gabbani, che ai più sarà risultata inadatta come vincitrice del Festival, abbia poi riscosso molto successo sulle piattaforme musicali, riflettendo quindi anche il cambiamento del gusto musicale di tanti, tantissimi italiani.

Ai nostalgici suggerisco questa rivisitazione:

Le migliori canzoni di Sanremo rivisitate in chiave jazz dal Bruno Santori Quartet

Alessia Pizzi

Immagine in evidenza: Wikipedia

Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

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