Weathering With You, sotto la pioggia di Tokyo

weathering with you

Un ragazzo incontra una ragazza. Tutto molto semplice. Se non fosse che, nell’universo cinematografico di Makoto Shinkai, l’incontro non può essere semplice: lei, infatti, è una “portatrice di sereno”, una ragazza che, con le sue preghiere e le sue buone intenzioni, può cambiare il meteo da cattivo a bello.

Già solo nella premessa di Weathering With You c’è tutta la poetica di Makoto Shinkai, l’autore giapponese di anime principale del momento. Diciamolo subito per essere onesti: non si toccano qui le medesime vette di Your Name, il suo precedente lavoro. Non per limiti di questo nuovo film, ma semplicemente perché Your Name rappresenta un’apice inarrivabile per lui e tantissimi altri autori nel genere. Uno di quei film che riescono una volta nella vita. Pur quindi mantenendo inalterata la solita struttura, la definizione dei personaggi, l’attenzione estrema a desideri e aspettative degli adolescenti, la cura verso il raggiungimento di un climax emotivo fortissimo, adesso Weathering With You è un rilancio verso i due punti di riferimento di Shinkai: da un lato Murakami, dall’altro Miyazaki.

Del primo, in Weathering With You ritroviamo la passione per i sentimenti giovanili, apparizioni di gatti, la predilezione per il realismo magico (che qui però sfocia nel fantasy puro), persino un certo innuendo di curiosità sessuale, seppur edulcorata per il target di pubblico. Del secondo ritroviamo la grande attenzione e amore per i temi ambientali. Più che i due ragazzi, paradossalmente, infatti il vero protagonista del film è il cielo. Un cielo inquadrato costantemente, talvolta in una tutta la splendida immensità, altre volte nella sua ineluttabile possenza quando la pioggia è incessante. In tal senso è da sottolineare la splendida animazione, come sempre nei film del regista, che li rende bellissimi da vedere non solo per la qualità.

Eppure, al netto di tutto ciò, il film rimane una grande storia umana. Una storia romantica, tenera, ma anche profonda nel desiderio di accettazione e superamento della solitudine grazie alla conoscenza totale di un’altra persona.

E come sempre fa il cinema di Shinkai, questo desiderio è espresso con più forza possibile e senza alcun filtro o freno. Proprio qui il suo cinema vince e conquista. Perché è vero che a molti di noi i comportamenti del protagonista possono apparire esasperati, irrazionali e addirittura fastidiosi (soprattutto nel terzo atto), ma in realtà provocano la più grande empatia col pubblico di adolescenti a cui il film si rivolge. Confezionato su misura per loro, così attento a capirne e riprodurne i sentimenti, i bisogni di essere ascoltati dagli adulti.

Dopotutto, come detto in partenza, Weathering With You è certamente una grande parabole ambientale ideale (purtroppo) per i nostri giorni. In una Tokyo enorme e fredda, cinica e dispersiva, la pioggia infinita che cade sembra quasi il contrappasso giusto per la disattenzione di umani distratti e menefreghisti che nelle megalopoli camminano senza interessarsi di chi o cosa li circonda. Ma, più di oltre cosa, il film e l’interesse principale di Shinkai è nell’intima conoscenza personale di un ragazzo e di una ragazza, nella necessità di conoscersi, nel prorompente bisogno di esprimere i propri sentimenti. Con delicatezza prima, e poi con la forza di una tempesta. Sempre, però, come in tutti i suoi lavori, con una sensibilità umana che ha pochi eguali.

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Emanuele D’Aniello

Malato di cinema, divoratore di serie tv, aspirante critico cinematografico.

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