Una favola moderna, la storia di un’amicizia tra Bella Brown, una ragazza eccentrica, e Alfie Stephenson, un ricco anziano burbero e solo.
Bella (Jessica Brown Findlay) fin da piccola ha sempre avuto un’ossessione per l’ordine. Trovatella e cresciuta in un istituto, mette in ordine il cibo prima di mangiarlo, ha piccole fobie ossessive (controlla ripetutamente se la porta se è chiusa). Introversa e solitaria, la signorina Brown vive in un mondo composto da lei e dai suoi libri, lavora in una biblioteca, in un’Irlanda nebbiosa.
Diventa la vicina di casa del sig. Stephenson (Tom Wilkinson). Ha una fobia verso le piante, non le ama, ne ha paura. Ma la casa che prende in affitto ha un grande giardino abbandonato. L’incontro burrascoso con il sig. Stephenson si trasformerà in una bellissima amicizia. “
“Signorina cosa fa quando non è impegnata ad uccidere le piante?” questa è la prima frase che le dice lui.
Ma altri due personaggi ruotano intorno alla coppia: Vernon (Andrew Scott) è il ragazzo che aiuta l’anziano nelle faccende quotidiane, vedovo e con due bambine, sopporta ogni maltrattamento fino al giorno in cui viene licenziato perché in ritardo di pochi minuti.
Indignata, Belle le offre subito un lavoro e Alfie, pentito, lo rivuole a tutti i costi per le sue doti culinarie. I tre trovano un compromesso: in cambio di istruzioni su come sistemare il giardino il cuoco continuerà a cucinare i pasti passandoli da una finestrella senza avere più contatti con l’anziano.
Bella ha solo tre settimane per trasformare il giardino devastato in un angolo fiorito e profumato prima di essere sfrattata.
L’altro personaggio è Billy, un artista folle, innamorato di Belle, crea anche lui ma con le mani piccoli oggetti animati.
Non poche difficoltà accompagneranno il percorso di Bella, la paura delle piante, la pioggia che le ricorda Steve:
“In alcuni paesi festeggiano quando incomincia piovere mentre noi ci precipitiamo dentro, mentre è una forma di ricchezza anche in paesi ricchi come il nostro”.
Riuscirà nell’impresa, il giardino che piano piano viene costruito da Belle è un simbolo di una crescita interiore, un ottenere risultati solo con fatica e lavoro, mentre la musica splendida di Anne Nikitin e la fotografia di Mike Eley rendono questo film una poesia a colori..
Helianthus annuus (girasoli giganti): “inizia con questi, seguono lo spostamento della luce e del calore del sole dall’alba al tramonto assorbendone più energia possibile”.
Digitalis e Allium, Dalie colorate, Salvia viola che fiorisce fino al gelo, il Verbasco, Felci pinna di struzzo, la Clematide rampicante, le Violacciocche, il Giglio fiorato, la lista è infinita delle specie che si possono ammirare, come in una favola, nel film di Simon Aboud.