Al via la nona edizione di ProCult – Romania Film Fest “Sulla cresta dell’onda” che durerà fino al 9 giugno.
Si è aperta il 6 giugno la 9° edizione di ProCult – Romania Film Fest “Sulla cresta dell’onda” che durerà fino al 9 giugno. L’iniziativa si svolge sia all’interno della splendida cornice regalata dall’Accademia di Romania, sia nell’altrettanto suggestiva Casa del Cinema. Il programma è ricco di proiezioni, tutte in lingua originale con sottotitoli in italiano e ingresso gratuito.
Al centro delle proiezioni, in veste di filo conduttore, il panorama culturale romeno, con tutte le sue mille sfaccettature, le sue mille contraddizioni. Il tema prescelto è quello della memoria, delle tracce che lascia il passato nell’animo umano.
Molto introspettiva, sicuramente anche intima, la dimensione assunta dal Festival è quella di voler dar luce al binomio esistenziale che ci caratterizza tutti in quanto esseri umani, quello tra passato e futuro. Dove finisce il ricordo, dove inizia la realtà? Queste sono solo alcune delle domande che ci attanagliano la mente… e che vengono ancor di più messe alla luce durante questo Festival.
Giovedì 6 giugno 2019 alle ore 18:30 si è aperto il Festival – presso l’Accademia di Romania (Roma, Piazzale José de San Martin, 1) – con il bellissimo e suggestivo lungometraggio “Octav” di Serge Ioan Celebidachi, il quale firma la sua opera prima.
Film del 2017, girato interamente in pellicola, racconta la storia di un ottantenne che, grazie al crollo del comunismo, ha ripreso possesso della sua casa d’infanzia. Una volta fatto ingresso, vive di ricordi, vive delle emozioni legate a questi ricordi, e lo spettatore non distingue più ciò che è presente da ciò che è più lontano.
Questo gioco della mente non può non farci pensare a quello che Proust sosteneva sempre: “i ricordi assalgono l’essere umano“. Proust, non a caso, parlava di una memoria olfattiva, sensoriale, ed anche ovviamente visiva, e tutte queste mille facce della memoria riaffiorano durante il film.
Lo spettatore, assieme al personaggio protagonista della storia, vive attraverso un’esperienza sensoriale, tutti i ricordi della sua gioventù.
Il viaggio è senza dubbio lento, quasi a voler calcare anche la “pesantezza” che la memoria può portare con sé. Non sono ricordi leggeri, sono ricordi che vivono come fardelli nell’animo del protagonista Octav.
La fotografia, curata da Blasco Giurato, così come le musiche del compositore Vladimir Cosma, rappresentano senza dubbio il fiore all’occhiello del film. Alcuni dialoghi rimangono impressi come indelebili istanti, e che portano lo spettatore a riflettere, a porsi delle domande.
Il programma
La manifestazione terminerà il 9 giugno, con la trasmissione di ben 14 film, la cui proiezione si dislocherà tra le sedi della Casa del Cinema a Villa Borghese, l’Accademia di Romania, e la sede della FAO alle Terme di Caracalla.
Gli appuntamenti sono davvero imperdibili e segnano la nuova “onda” del cinema rumeno.
Concludo con una citazione emersa durante i discorsi di apertura che mi ha particolarmente colpita e che richiama all’importanza della Cultura nel risvegliare le nostre menti e le nostre anime.
“Se l’Europa fosse da rifare, bisognerebbe cominciare dalla cultura“. (Jean Monnet)
Serena Cospito