Michael Fassbender incanta con “La luce sugli oceani”

Tratto dal best-seller che ha conquistato i lettori di M.L.Stedman, La luce sugli oceani è il suo primo romanzo e ha già venduto più di due milioni di copie. Il film sta cavalcando lo stesso successo della critica.

Tom Sherbourne, un veterano ancora traumatizzato dalla guerra decide di lavorare come guardiano del faro di Janus Rock,in Australia, con l’obbiettivo di trovare conforto dai disastri della guerra nell’isolamento. La decisione di passare da solo il resto della sua vita viene frantumata dall’incontro con Isabel Graysmark, una giovane e vivace donna della città di Partageuse.

La donna, decisa a sposarlo, si propone subito di andare a vivere con lui al faro. Si sposano. la passione e la felicità, uniti al desiderio di creare una famiglia, accompagnano le loro giornate. Ma il destino non è così favorevole, Isabel non riesce a portare avanti le gravidanze e il dolore s’insinua nel loro rapporto fino al giorno in cui una misteriosa barca approda sulla riva. All’interno c’è un uomo morto con una neonata.

La storia diventerà da questo punto sempre più complessa, i dilemmi morali prenderanno corpo nei due coniugi: tenere la bambina o no? Si tratta di una storia d’amore straziante in ogni fotogramma, per l’intensità, la scelta e l’abbandono dei due protagonisti. Uno spaccato della vita, con i suoi risvolti inaspettati, le sue soluzioni e le sue asperità.

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Espressiva, maliziosa e determinata la protagonista svedese  Alicia Vikander, recita il ruolo dell’ingenua giovane donna, dell’amate e madre della piccola Lucy-Grace, con un’intensità che non può lasciare indifferenti. Attratta da subito dal copione dichiara

“Sono rimasta  impressionata da quanta vita Isabel porti all’inizio della storia. Come Tom anche lei ha subito un grosso trauma, con la perdita di entrambi i suoi fratelli in guerra, eppure in qualche modo lei ha ancora questa bella scintilla e questo fuoco dentro, ed è per questo che Tom viene attratto da lei”.

Fassbender è accogliente, di poche parole e protettivo, l’uomo che molte donne vorrebbero, e che forse non esiste, se non in un romanzo e in un film.

Sceglie di vivere solitario e viene scelto da lei che gli sconvolge la vita, lo trascina con sé nei suoi desideri, poi lo abbandona lo rifiuta, per poi riconquistarlo ancora una volta.

“Leggendo il libro e la sceneggiatura , sono rimasto impressionato dai principi, della lealtà e dalla forza di carattere di Tom” dichiara Michael parlando del suo personaggio. Tom è uomo in ogni fotogramma, la sua solidità invade la pellicola.

Il film fa commuovere. Sono tante le corde che posso essere toccate: vi si trovano tutti gli aspetti della vita, l’amore di coppia, dei genitori, la guerra che si percepisce nella storia con intensità, la separazione, la morte il distacco e l’abbandono, il ritrovarsi diversi ma sempre uguali. Le donne apprezzeranno ritrovandosi nell’ideale che ci è stato tramandato (non a caso esce nelle sale il giorno della festa delle donne), mentre gli uomini si troveranno un po’ manipolati dalla storia perché Tom perde la sua integrità morale per amore e la riperde una seconda volta per proteggere Isabel.

Una bellissima fotografia rende le immagini ancora più languide come l’ambientazione del Faro  del Western Australia, non a caso è curata da due volte vincitore degli Emmy Award, Adam Arkapaw. Anche la colonna sonora crea l’atmosfera perfetta grazie al Premio Oscar Alexandre Desplat.

Alcuni dettagli creano contrasti narrativi incongruenti con la storia, soprattuto in una affermazione di Rachel Weiz (nel film la vera madre della bambina) che non viene mantenuta, tuttavia in preda agli stimoli emozionali a cui siamo sottoposti durante il film passa quasi inosservata.  Belli i testi e le frasi soprattutto se visti in lingua originale, sono delle poesie recitate. Tra queste una è la chiave del film: “Bisogna solo perdonare una volta, mentre per portare rancore bisogna pensarci ogni giorno”.

Sara Cacciarini

Sara Cacciarini giornalista pubblicista, si è laureata in Scienze Naturali e ha conseguito un Master di Comunicazione e Giornalismo Scientifico a La Sapienza di Roma. Collabora con CulturaMente dal 2016, è appassionata di teatro, musica e cinema.

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