Le porte della cucina televisiva più famosa d’Italia si sono aperte per l’undicesima edizione. La prima puntata di MasterChef Italia 11 è andato in onda giovedì 16 dicembre alle 21:15 su Sky Uno e in streaming su NOW. L’appuntamento è fissato per ogni giovedì della settimana, sempre alla stessa ora e sugli stessi canali. Vedremo sfidarsi in prove culinarie sempre più difficili i migliori cuochi amatoriali d’Italia fin quando non verrà decretato il vincitore o la vincitrice della nuova edizione.
Il format televisivo di successo in molti altri paesi del mondo ha un grandissimo successo di pubblico, come hanno dimostrato anche i numeri della decima stagione. È un programma che intrattiene, che fa sorridere e che coinvolge grazie al meccanismo delle sfide. Queste sono strutturate quasi sempre nello stesso modo, ma si trova sempre l’elemento variabile e creativo. È la seconda edizione che viene girata in tempo di pandemia e sicuramente le prove in esterna saranno ancora una volta ambientate soprattutto in Italia.
Indice
I giudici
Ancora una volta a giudicare i piatti dei concorrenti saranno i tre chef già presenti l’anno scorso: Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. I volti di questi cuochi stellati ormai sono noti (e amati) al pubblico appassionato di MasterChef. Tra loro c’è una bella intesa e l’energia è molto alta e coinvolgente. Grazie alla loro spiritosaggine, sono nati molti tormentoni che vengono ricalcati e usati come meme nelle pagine social del programma. Abbiamo il “foooorza” di Cannavacciuolo, il “mappazzone” di Barbieri e il “come on” di Locatelli.
Giudici severi, ma anche comprensivi e sensibili, i tre avranno il delicato compito di guidare i nuovi aspiranti chef verso la vittoria selezionando chi ha davvero la stoffa per fare questo lavoro.
Gli ospiti
Il compito di mettere alla prova i concorrenti della Masterclass non spetta solo ai tre giudici e conduttori del programma. Come sempre, anche l’undicesima edizione ospiterà molti nomi importanti della cucina italiana e internazionale. Questi e queste chef provenienti da tutto il mondo porteranno con loro alcune delle loro creazioni che gli aspiranti chef dovranno replicare al meglio.
Tra gli ospiti annunciati quest’anno abbiamo: Marie Robert, che ha conquistato la sua prima stella Michelin a soli 30 anni; Anissa Helou, una delle esperte di cucina mediorientale più famose al mondo; Lele Usai, lo chef marinaio con una stella Michelin; Terry Giacomello, lo chef sperimentatore che aspira all’innovazione già comparso nello show; Andreas Caminada, il re della cucina elvetica con 3 stelle Michelin; Enrico Crippa, 3 stelle Michelin e il suo ristorante tra i 50 migliori al mondo.
Non mancherà il Maestro Iginio Massari con la temutissima prova di pasticceria.
Il premio
Il vincitore dell’undicesima edizione di MasterChef Italia avrà la possibilità di vincere 100 mila euro in gettoni d’oro e pubblicare il suo primo libro di ricette. Inoltre, gli verrà data la possibilità di frequentare il corso di alta formazione presso ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
L’anno scorso è stato Francesco Aquila a vincere il titolo. Quest’anno chi convincerà i giudici?
Le selezioni – Puntate 1 e 2
Le prime due puntata di qualsiasi edizione di MasterChef raccontano della selezione dei concorrenti ai Live Cooking. Per quest’undicesima stagione non è stato diverso.
Inizialmente, i concorrenti sono stati selezionati online. I giudici hanno avuto modo di vedere i candidati nelle loro case e soprattutto nelle loro cucine dove hanno presentato i loro piatti più rappresentativi. I Live Cooking, invece, appartengono alla seconda fase della selezione, quella in cui ciascun aspirante chef deve presentare a Locatelli, Barbieri e Cannavacciuolo un piatto che sia rappresentativo della sua idea di cucina.
Questa è anche l’occasione giusta per iniziare a conoscere i caratteri dei concorrenti. Mentre ultimano le preparazioni, ogni concorrente ha la possibilità di raccontarsi. Solitamente, emerge il rapporto che ognuno di essi ha con la cucina e di come essa sia la risposta a malesseri lavorativi e/o personali.
Durante la puntata del 16 dicembre, di storie ne sono state raccontate tante. C’è Polone che veniva bullizzato da bambino; c’è Christian affetto dalla sindrome di Asperger e c’è Mery, la ragazza che ha assistito alla malattia e alla morte di sua madre. Molto intensa anche la storia di Carmine, il giovane diciottenne che ha frequentato il liceo solo per far contento il padre, ma ha da sempre coltivato il sogno della cucina. Per ogni concorrente che fa uscire una lacrimuccia ce n’è sempre un altro pronto a far ridere. È avvenuto con Marco Fumarola tanto chiacchierone quanto narciso, con la nutrizionista Anna che vuole mettere a dieta Cannavacciuolo e con la signora Oriana che rivendica i piatti della tradizione ferrarese perché “qua si fanno sempre cose strane”. I concorrenti vengono da tutt’Italia e non solo. Ci sono molti di loro che hanno origine straniera a riprova del fatto che la cucina italiana del futuro si aprirà a influenze sempre nuove e internazionali.
I concorrenti del Live Cooking dovevano ottenere due o tre sì dai giudici per passare alla fase successiva della selezione. Se il piatto riceveva l’approvazione di un solo giudice, si tornava a casa a meno che il giudice che aveva dato l’ok non ci avesse messo la firma. Questa pratica, già in vigore dall’anno scorso, permette a Locatelli, Cannavacciuolo e Barbieri di puntare su un concorrente mandandolo avanti nelle selezioni nonostante il parere contrario degli altri due. Come gesto simbolico, il giudice che dà l’ok mette la sua firma sul grembiule del partecipante. Fino ad ora, solo Locatelli ha usato il suo bonus a favore di Andrealetizia, la ragazza venuta a MasterChef insieme al suo ragazzo (Nicky Brian) che ha ottenuto ben tre sì.
Le persone selezionate non hanno potuto dormire sugli allori. I “sì ottenuti” non erano ancora sufficienti per farli entrare nella nuova Masterclass di MasterChef Italia 11. L’ulteriore gradino da scalare è stato rappresentato dalle prove di abilità. Nella puntata di giovedì 23 dicembre gli aspiranti chef, divisi in tre gruppi, si sono cimentati nella cucina di piatti decisi dai tre giudici per mettere alla prova la loro creatività, la loro tecnica e il loro senso estetico. Tre cose fondamentali per chi vuole intraprendere questo tipo di carrirera.
Alla fine di tutto, restano 20 nomi. Tra questi, c’è quello del futuro o della futura MasterChef italiano/a.
I e le concorrenti
La Masterclass dell’edizione 2021/2022 di MasterChef Italia presenta, come sempre, concorrenti dai profili interessanti e dalle età molto diverse.
Tra i giovanissimi ci sono Carmine, Christian e Nicholas. Di Christian abbiamo già parlato; sicuramente, vederlo mettersi alla prova con la sua sindrome sarà interessante, stimolante e anche formativo. Anche Carmine lo abbiamo già presentato. Di lui colpisce sicuramente la maturità, nonostante i suoi 18 anni. Nicholas, invece, viene da Arezzo, ha 21 anni, studia radiologia, ma vorrebbe cambiare la sua vita e dedicarsi interamente al food.
Dei già nominati ci sono poi Mery (personal trainer), i due fidanzati Andrealetizia e Nicky Brian, Anna (la nutrizionista) e Polone (soprannome di Gabriele, addetto alla sicurezza di Anzio).
Abbiamo, poi, Federico, il deejay di Milano che vuole dimostrare il proprio talento ai genitori, entrambi chef, Lia che lavora in banca ma sogna di diventare ambasciatrice della cucina italiana e Dalia, figlia di un importante cuoco stellato di Torino. Tracy è la cameriera di origine nigeriana e veronese che si è avvicinata alla cucina guardando i piatti che serviva. Tina, invece, è una commessa di Napoli che teme di mandare a quel paese i giudici se la criticano troppo. C’è anche un’ex modella, Giulia, pronta a dedicarsi a un altro mestiere che stuzzichi la sua creatività.
Sono entrati nella cucina di MasterChef anche Andrea, maître tra Novara e Milano, Bruno, l’agente di commercio nato in Inghilterra da genitori italiani emigrati, Elena, la casalinga di Ravenna che non crede in sé stessa, Pietro e Rita, entrambi professionisti siciliani e Mime, una guida turistica giapponese che parla con accento toscano.
Tanti nomi, tante storie ma un unico obiettivo: vincere tutte le sfide e conquistare il premio finale di MasterChef.
La gara
Puntata 3
Il 30 dicembre 2021 la gara è iniziata ufficialmente. I 20 concorrenti sono entrati nella cucina di MasterChef e hanno trovato la loro prima Mystery Box. Sono rimasti tutti alquanto sorpresi nel non trovare la solita scatola di legno, ma una ricoperta di marshmallow e biscotti colotati. Una Mystery da favola per un inizio da favola. Perché è questo che i candidati stanno vivendo: un’opportunità unica per cambiare le loro storie, per crescere, per riscattarsi.
Il tema della favola è stato ripreso anche per gli ingredienti selezionati. Sotto la box, infatti, erano presenti tutti alimenti diventati famosi grazie alle favole: i crostini di pane che somigliano alle briciole di “Pollicino”, i funghi di “Alice nel paese delle meraviglie”, i fagioli di Jack dal racconto “Jack e il fagiolo magico”, le triglie che il Gatto e la Volpe mangiano a spese di Pinocchio, la zucca di Cenerentola, i raperonzoli, il fegato di cinghiale legato alla favola di Biancaneve, i piselli della “Principessa sul pisello”. Il tutto accompagnato da selvaggina e dei maccheroncini. Gli aspiranti chef dovevano scegliere gli ingredienti che più li ispiravano per comporre il loro primo piatto. È stata Elena – con suo grande stupore – a vincere la sfida con il piatto “Un occhio alla pernice”.
L’Invention Test ha visto subito l’ingresso di un’ospite speciale, la chef Marie Robert del caffè Suisse a Beck, in Svizzera. Dato che ciò che contraddistingue il lavoro della cuoca è la sorpresa, partendo dagli ingredienti di uno dei suoi piatti stellati, gli aspiranti chef dovevano ideare una nuova portata che giocasse un po’ con l’impiattamento e con il sapore. Il tema del piatto era il trompe-l’œil, ovvero doveva essere mostrato qualcosa che non è ciò che si mangerà. La difficoltà? Cucinare in coppia. È stata Elena a decidere come dividere i concorrenti e ha portato a casa un’altra vittoria insieme alla sua compagna, Dalia.
La prova in esterna si è svolta a Monza, nel bellissimo scenario della Reggia. Tema della prova è stata la pasticceria. Trattandosi di ciò che più terrorizza tutti i concorrenti di MasterChef, possiamo dire che questa edizione ha davvero alzato il livello e costringe tutti, sin da subito, a mettere alla prova i propri limiti. Le due brigate hanno dovuto cucinare tre dolci a testa. La brigata rossa, guidata da Elena, si è occupata dei dolci al forno, mentre quella blu, guidata da Dalia, dei dolci al cucchiaio. A giudicare le squadre sono stati 31 personalità importanti della pasticceria italiana. Il voto della maggior parte dei Mestri Fornai e Maestri Pasticceri è andato alla squadra rossa.
La squadra perdente ha dovuto vedersela al Pressure Test. Il tema della prova era il sandwich senza pane. Al posto di quest’ultimo ingrediente, i giudici hanno offerto 11 alternative che i concorrenti si sono divisi. A uscirne sconfitta è stata Giulia che ha dovuto abbandonare la cucina di MasterChef.
Una prima puntata interessante, tutta costruita sull’idea della favola e del gioco dove non sono, però, mancati i momenti di crisi o tristi a riprova del fatto che la gara sarà difficile perché la posta in gioco è comunque alta.
Per rivedere i momenti più importanti della prova, potete cliccare qui.
Puntata 4
Anche nella puntata del 6 gennaio 2022, la Mystery Box si è presentata ai concorrenti in maniera innovativa. Sono scomparsi i dolci per far spazio all’oro. La scatola dorata nasconde un’importante sorpresa: i migliori della prova potranno già salire in balconata, evitando l’Invention Test e il rischio d’eliminazione. Al suo interno sono presenti 10 salse provenienti da tutto il mondo: dal Chimichurri argentino alla Jäger Sauce svizzera, dal Sandefjord o burro norvegese alla salsa Rouille o maionese provenzale, passando per la Mojo delle Canarie e la Mole messicana, l’aspra salsa georgiana Tkemali, il Ponzu giapponese con aceto di riso, la Nuoc Mam a base di pesci fermentati e l’Irish Champ. I 19 concorrenti rimasti in gara hanno potuto sceglierne una per creare il loro piatto. Carmine, Tracy e Mime hanno conquistato i palati dei giudici e, di conseguenza, il podio della prova.
Ospiti della seconda puntata sono stati Sarah Cicolini, chef del locale Santo Palato a Roma, e Diego Rossi, chef del ristorante milanese Trippa. Entrambi sono cuochi che rivisitano la tradizione culinaria italiana proponendo piatti nuovi e saporiti. La chef ha proposto i rigatoni alla pajata, mentre lo chef il vitello tonnato. I concorrenti hanno dovuto scegliere uno dei due piatti con l’idea di proporne una versione nuova. Una volta presa la loro decisione, i giudici hanno rivelato loro il trucco: avrebbero dovuto cucinare con gli ingredienti scartati.
La prova è stata difficile e ha richiesto grande impegno a tutti. Non sono riusciti a eccellere Federico, Nicky Brian e Andrealetizia. Quest’ultima è stata eliminata dopo un percorso non del tutto positivo nella cucina (già nella precedente puntata era finita tra i peggiori). A distinguersi, invece, è stata Mery.
Questa volta non c’è stata trasferta, ma gli aspiranti chef se la sono dovuta vedere con lo Skill Test. Come sempre, la prova è divisa in tre round, ciascuno guidato da un giudice. Il miele è stato il protagonista assoluto della prova.
Bruno Barbieri ha chiesto ai concorrenti di usare il miele per mantecare un primo. Giorgio Locatelli, invece, ha chiesto loro la tecnica di laccatura e Antonino Cannavacciuolo un dolce con idromele, polline e favo. La pasticceria ritorna e non lascia scampo agli aspiranti chef.
Di livello in livello, i migliori della prova sono saliti in balconata, mentre i peggiori hanno continuato ad affrontare le prove. Alla fine, è stata Rita a dover abbandonare la cucina.
Ecco un video per rivivere tutti i momenti salienti di questo episodio.
Puntata 5
La puntata del 13 gennaio 2022 ha avuto come leitmotiv la cucina povera e delle proprie radici. Al di là delle sfide avvincenti e dei piatti che hanno convinto o fatto arrabbiare i giudici, abbiamo assistito ai primi scontri diretti tra i e le concorrenti che ancora non avevano fatto capolino in quest’edizione.
Tutto ha avuto inizio con la Mystery Box e i prodotti poveri e di scarto contenuti all’interno. Agli e alle aspiranti chef è stato chiesto di realizzare un piatto pensando alle loro origini. D’altra parte, si sa che la maggior parte di noi non cucina di certo con gli ingredienti presenti nelle cucine stellate, ma con altri ben più diffusi e abbordabili. Inoltre, saper cucinare partendo da ciò che resta evitando di sprecare cibo è un’arte che ognuno dovrebbe affinare nel proprio quotidiano. La prova è stata vinta da Tracy grazie al piatto dal titolo eloquente: “Dignità”. L’emozione è stata tangibile. Chi ha vissuto situazioni di disagio economico, di sconforto, non solo ha una grande voglia di riscatto, ma anche il desiderio di presentarsi al mondo integro e puro.
Le note dolenti sono iniziate qui. Per l’Invention Test, Locatelli, Cannavacciuolo e Barbieri avevano preparato tre piatti ispirati alla loro infanzia, rispettivamente: merluzzo con lenticchie in salsa di prezzemolo, uovo poché con polpette al sugo, cialda e crema di parmigiano e le tagliatelle al ragù di rigaglie, aceto balsamico e uovo barzotto. Tra questi era chiaro che le tagliatelle fossero più difficili rispetto agli altri due piatti. Tracy, da vincitrice della Mystery, ha avuto la possibilità di assegnare i piatti ai suoi compagni e compagne e di ricevere preziosi consigli dallo chef autore del suo piatto. Le scelte di Tracy hanno fatto rimanere molto male Mery che si è vista assegnare le tagliatelle nonostante sia molto amica con Tracy. Nonostante quest’ultima ha subito detto che si è trattato di una svista, Mery ha cucinato con rabbia e distrazione, presa dall’emozione. Alla fine, però, ad uscire è stato Andrea per colpa di una salsa mal preparata.
I malesseri tra Mery e i compagni sono proseguiti anche nella prova in esterna che si è svolta in Trentino, nella Val del Sole. Il protagonista del menù è stato il fieno, usato sia come ingrediente, sia per cuocere le pietanze. Le due brigate hanno avuto due capitane: Lia e Mery. La prima ha scelto come primo membro della sua squadra Christian, il miglior amico di Mery. Questo ha destabilizzato e innervosito la ragazza che ha guidato la sua brigata a fatica, scontrandosi spesso con gli altri componenti. Un altro concorrente che ha avuto da ridere con i suoi compagni è stato Polone, scelto nella squadra di Lia e poi scambiato durante la prova perché considerato dalla caposquadra il membro che lavorava nella maniera peggiore.
Alla fine, la squadra rossa di Lia ha portato a casa una vittoria schiacciante, mentre la squadra di Mery si è ritrovata al Pressure Test. Obiettivo di quest’ultima prova è stata la cottura dell’omelette che ha comportato l’esclusione dalla gara di Nicholas.
Puntata 6
I sapori internazionali sono stati protagonisti della puntata del 20 gennaio 2022. È fondamentale per un futuro chef confrontarsi anche con le cucine straniere, tanto più se si vive in un’epoca cosmopolita come la nostra. Inoltre, l’Italia si è arricchita di culture e di tradizioni negli ultimi anni e pensare di non coinvolgerle e integrarle nella nostra vuol dire non volersi aprire al futuro.
In nome di questo ideale di integrazione, la Mystery Box ha richiesto ai e alle concorrenti di realizzare un piatto dal sapore italiano usando almeno 5 ingredienti di origine straniera anche se ormai molto usati nella nostra cucina. Questi ingredienti erano: le arachidi, il bisonte, il couve manteiga e il maxixe brasiliani, il luppolo, la papaia, le melanzane Thai, il maiale di razza mangalica, i fiori di banano e l’ipomea aquatica o spinacio d’acqua asiatico. A vincere su tutti è stato il piatto di Carmine, “Otto su dieci”. Il ragazzo prodigio è finalmente riuscito a conquistarsi il podio.
Per l’Invention test, i e le concorrenti hanno dovuto cucinare uno dei tre pani tipici del mondo islamico – il Non, pane uzbeko decorato con motivi floreali da un timbro tradizionale; il pane Yufka, steso il più sottile possibile; infine il Rgaïf, il pane marocchino a strati – e creare un companatico. A illustrare loro le tecniche per realizzare al meglio questi pani è stata la studiosa e scrittrice Anissa Helou, esperta di queste tradizioni. Tracy si è conquistata un’altra vittoria, mentre Anna è risultata la peggiore avendo creato un pane duro e immangiabile.
La prova in esterna si è svolta a Trieste, la nostra città di confine. Le due brigate si sono divise le portate di un menù ricco di influenze da parte di tutte le cucine dei paesi confinanti con il Friuli o a lui vicini. Il menù rosso prevedeva un antipasto austriaco, da preparare con crauti e la lumaca di Vienna, e un secondo sloveno con maiale, sale di prosciutto ed estratto di Terrano; quello blu si componeva di un primo croato, contenente tartufo e patata croata, e di un dolce friulano con il formaggio Jamar del Carso e la ciliegia di Tarcento. La brigata blu di Tracy ha avuto la meglio, anche se non sono mancati i momenti di tensione tra lei e la sua squadra. La squadra rossa non ha perso di molto ed è riuscita a presentare dei piatti buoni, tuttavia il clima in squadra è stato molto teso. In particolare, l’assenza di una porzione ha gettato la squadra nel panico e Polone e Federico hanno avuto uno scontro molto acceso. Polone, il ragazzo bullizzato da bambino, sembra avere ancora problemi a gestire lo stress, la rabbia e il confronto con gli altri.
Il Pressure Test si è svolto in una location d’eccezione: il Castello di Miramare. Nel giardino di questo splendido monumento, la brigata perdente ha dovuto cimentarsi nella preparazione del Pedocio de Trieste a base di cozze. Tutti, tranne Federico che, come capitano, ha avuto la possibilità di salvare se stesso o uno della sua brigata. La prova è stata divisa in step e il tempo per ciascuno di essi era dato dal concorrente che finiva per primo. Tra i peggiori della prova ci sono Bruno e Christian, ma per l’eliminazione dovremmo aspettare la prossima settimana. Chi andrà via, secondo voi?
Puntata 7
L’episodio del 27 gennaio si è aperta con l’eliminazione di Bruno. Con grande dispiacere di tutti, il concorrente più vivace dell’edizione deve abbandonare l’undicesima edizione di MasterChef. Un vero peccato. La sua personalità mancherà sicuramente molto dentro la cucina più famosa d’Italia.
Dopo questo dispiacere, i e le concorrenti se la sono dovuta vedere con una nuova Golden Mystery, una box che può portare alla balconata i migliori della prova. Tema di questa nuova puntata sono stati gli opposti, un po’ come quelli che animano alcune anime presenti nella masterclass (Polone è stato tra gli interpellati, come era facilmente immaginabile). I primi due mondi che si scontrano sono il diavolo e l’acqua santa. Sotto la Mystery erano presenti 10 ingredienti divisi in due gruppi: i cinque presenti nel piatto rosso avevano un sapore forte e deciso, mentre quelli sul piatto azzurro erano più delicati. Compito di ogni chef era di cucinare un solo gruppo di ingredienti cercando però di raggiungere un equilibrio di sapori (perché tra gli opposti, bisogna sempre trovare un equilibrio vincente). Ogni partecipante ha dovuto sceglierne un altro e decidere quale gruppo di ingredienti fargli cucinare. Alla fine della Mystery sono risultati i migliori Pietro, Lia, Federico, Mime, Tracy e Polone. Tutti loro hanno realizzato dei piatti “quasi perfetti” secondo la definizione che ha dato Bruno Barbieri. Infatti, tutti hanno guadagnato la balconata a eccezione di Pietro che ha ottenuto però dei grandi vantaggi per l’Invention Test.
Ospite della seconda parte della serata è stato Daniele Usai, una stella Michelin per il ristorante il Tino a Fiumicino. Oltre a due suoi piatti (Nautilus e Pesce di roccia), lo chef ha portato nella masterclass la tecnica della frollatura del pesce. Pietro ha diviso i due piatti tra i concorrenti rimasti che hanno dovuto replicare i piatti dello chef. Ovviamente, il gruppo che ha ricevuto il piatto Pesce di roccia, più difficile da preparare, si è fatto prendere dal panico. Tina, Dalia e Mery erano molto agitate durante la preparazione. Tra panico e suggerimenti (puniti ogni volta da Barbieri), la prova si è conclusa. Alla fine, i piatti migliori appartenevano proprio ai concorrenti che hanno avuto il Pesce di roccia. Dalia è riuscita a replicare la ricetta e a presentare un piatto dal sapore e dall’impiattamento molto simili a quelli dello Chef. A lasciare la cucina di MasterChef, invece, è stata Mery. Il suo piatto non era male, ma per l’ansia la ragazza ha dimenticato di mettere le salse, rendendo il tutto poco bilanciato. Barbieri, che ha sempre creduto in Mery tanto da mettere la firma sul suo grembiule, è stato molto dispiaciuto per quanto successo e ha spronato la ragazza a continuare a lavorare trovando un modo per gestire meglio l’ansia e l’emotività. Mery era un’altra personalità molto interessante di questa edizione. Sicuramente, si portava dietro un grande bagaglio emotivo con dentro tanta energia e voglia di riscatto, ma anche tanta insicurezza e frustrazione. Purtroppo, quest’ultime hanno avuto la meglio, dimostrandoci come le emozioni siano fondamentali, ma bisogna imparare a gestirle.
Niente prova in esterna. Questa volta, è il momento dello Skill Test. La carne è il fil rouge di questa prova divisa in tre step alla fine dei quali solo i migliori potranno salire in balconata. Il primo, guidato da Barbieri, prevedeva la realizzazione di una tartare in 20 minuti. Il secondo step, presentato da Locatelli, prevedeva la preparazione del filetto alla Wellington. Il terzo step è stato condotto solo da due concorrenti, Nicky Brian e Tina che non sono riusciti a convincere i giudici nelle prove precedenti. Cannavacciuolo ha presentato una millefoglie di lingua e animelle, ma non ha chiesto di replicare il piatto. I due concorrenti hanno dovuto realizzare una ricetta personale partendo da quegli stessi ingredienti. Entrambi sono riusciti a presentare un piatto adeguato, ma alla fine quello di Nicky Brian è risultato il migliore. Tina ha lasciato la cucina di MasterChef. Non ci resta altro da fare che aspettare la prossima settimana per vedere cosa succederà ancora e, soprattutto, chi sopravvivrà.
Puntata 8
La puntata del 3 febbraio inizia con l’esplorazione dei mondi interiori dei concorrenti rimasti. Mondi diversi, più complicati di quello che detta la semplice apparenza. Tutto questo si traduce con una Mistery Box dedicata ai tuberi, alimenti che crescono nel sottosuolo. Al suo interno ci sono: pastinaca, loto, manioca, rafano, rapa bianca, scorza nera, la rutabaga, zenzero, topinambur e il taro. Obiettivo della prova è realizzare un piatto con protagonista il tubero. La prova si è rivelata complicata. Molti hanno dovuto abbandonare l’idea iniziale e affidarsi all’improvvisazione. I migliori si sono rivelati: Christian, Carmine e Mime. Del primo i giudici hanno evidenziato un cambiamento positivo, mentre al secondo Cannavacciuolo ha fatto i complimenti per l’inventiva e per il piatto, ma gli ha chiesto di usare di più il cuore in cucina. Alla fine è stato Christian a vincere la Mistery Box.
L’ospite dell’Invention Test è stato Enrico Costanza, il giardiniere culinario, esperto di erbe e di sapori della terra. Con lui, arrivano nella cucina di MasterChef ben 11 piante usate in cucina provenienti da tutto il mondo. Christian, come vincitore dell’Invenzione test, ha la possibilità di scegliere a chi assegnare ogni pianta e se che tipo di piatto preparare (dolce o salato). Trattare le erbe non è di certo semplice visti i loro sapori particolari. Il test è stato davvero difficile, soprattutto per chi aveva gli ingredienti più complicati. Tuttavia, c’è stato chi è stato in grado di esaltare l’erba affidatagli: Mime. Più critica la situazione di Carmine, di Pietro e di Tracy risultati tra i peggiori. Sono nomi che colpiscono perché si tratta di alcuni dei migliori concorrenti della stagione a dimostrazione del fatto che nella cucina di MasterChef, come nella vita, le doti e le capacità non sempre bastano a salvarsi. Alla fine è stato Pietro a uscire (come prevedibile visto che era il più debole tra i tre).
Per l’esterna è stato proposto alle due brigate di cucinare in un’atmosfera da sogno, quella del set della serie televisiva di Sky “Blocco 181”. Trentacinque commensali da soddisfare tra attori e cast tecnico in un’ora di tempo. La difficoltà della prova sta proprio nel sapersi organizzare per tempo di modo da non rallentare il lavoro della produzione. Altro limite non indifferente: lo spazio. Le brigate devono cucinare a bordo di un food truck, disponendosi con rigore e rispettando i propri ambienti. Le portate sono state scelte dalle brigate. I giudici hanno solo chiesto di fare un menù di carne (blu) e uno di pesce (rosso). Mime, come vincitrice dell’Invention, ha scelto il menù di carne tenendo presente che molti degli attori sono latino-americani. Come capitano della squadra avversaria ha scelto Christian. Questa volta sono stati i concorrenti a scegliere a quale delle due brigate appartenere. Tutti all’inizio hanno scelto la squadra di Mime con il menù di carne. La squadra rossa, formata da Christian, Dalia, Polone, Tracy e Carmine è sembrata poco armoniosa visto che tra gli ultimi due e il capitano non scorre buon sangue dopo l’Invention. In realtà, la preparazione è stata tranquilla e concentrata; il servizio ha divertito molto i concorrenti che hanno cercato di attirare su di loro l’attenzione degli attori.
La vittoria è andata alla squadra blu grazie al lavoro sulla carne portato avanti da Federico. Il tema del Pressure Test è il fritto. La chef Elide de Mollo è stata invitata per spiegare ai ragazzi e alle ragazze come preparare un fritto alla piemontese. De Mollo ha portato dei piatti del suo ristorante stellato. Tra questi, i tre giudici ne hanno selezionati 4 da servire in ordine ogni 10 minuti. Una prova molto complicata perché il fritto è buono, ma richiede molta abilità tecnica. Qualcuno ha reagito molto bene, riuscendo a mantenere i nervi saldi. Christian e Carmine sono stati i migliori del Pressure e si sono conquistati la balconata in maniera dignitosa. Christian in particolare si è meritato gli elogi dei giudici per come ha imparato a gestire i suoi problemi con la velocità. A uscire è Dalia non solo per i piatti presentati pieni di errori, ma anche per la mancanza di forza e grinta nell’affrontare le difficoltà. Come capacità, Dalia si è mostrata molto dotata. È davvero un peccato che non si sia mai applicata al fritto visto che si sa che a MasterChef è una delle prove canoniche. Esce una delle personalità più interessanti e anche una delle aspiranti chef più dotate di questa edizione.
Puntata 9
È il 10 febbraio e i concorrenti sono ormai rimasti in 9. La gara si fa molto dura. Lo dimostra la Mistery Box contenente solo e soltanto l’acqua di mare. L’obiettivo della prova è realizzare un piatto usando questa tecnica di cottura. Tra i migliori vengono chiamati Carmine con il suo “Mare”, Mime con “Cannolo giapponese” e Federico con “Formentera”, tutti piatti molto belli. La mancanza di ingredienti è stata di grande ispirazione per tutti gli aspiranti chef, ma alla fine solo uno si è aggiudicato il premio della prova: Carmine.
L’Invention Test ha visto il ritorno nella cucina di MasterChef di un grande maestro. D’altra parte, in una puntata dedicata tutta alla tecnica, non poteva mancare la pasticceria. E quando si nomina la pasticceria in questo programma, c’è solo un nome: Iginio Massari. L’ospite più temuto dai concorrenti e più atteso dal pubblico. Per la prova, il maestro ha portato delle bavaresi a base di vaniglia ricoperte da glassa a specchio realizzate in monoporzioni di forme diverse: goccia, gemma e intreccio. Il pasticcere specifica che per la riuscita estetica del dolce, è necessario tenere chiuso l’abbattitore per consentire il corretto raffreddamento. Non è servito a nulla perché i concorrenti non sono stati in grado di gestire l’elettrodomestico e nessuno è riuscito a presentare un dolce almeno lontanamente simile a quelli portati dal Maestro. Lia e Nicky Brian sono stati i migliori della prova e quest’ultimo è stato il vincitore. Peggiori della prova: Christian, Polone e Federico. A uscire è stato Polone poiché non è stato in grado di presentare un dolce finito e impiantato adeguatamente. Il problema emotivo che da sempre ha accompagnato la storia del concorrente, si è fatto sentire più del solito. In pasticceria serve sangue freddo. La cosa bella da vedere, però, è come il rapporto con gli altri aspiranti cuochi sia migliorato, nonostante le premesse non fossero delle migliori.
Niente prova esterna per questa serata. È arrivato il momento di un nuovo Skill Test legato alle tecniche culinarie di trasformazione delle materie prime tra cui la liofilizzazione e la fermentazione delle fibre. Per parlare di queste tecniche è stato chiamato lo “Scienziato matto della cucina”:Terri Giacomello – già ospite delle passate edizioni di MasterChef con alcune delle sue creazioni.
Il vantaggio della prova di Nicky Brian è quello di fermare per tre minuti un altro concorrente durante ogni round. A subire questa scelta è Tracy che non riesce a completare adeguatamente il piatto del primo round, ma si salva con il secondo. Non riesce a superare la prova Mime che lascia la cucina di MasterChef tra la disperazione generale (dei concorrenti e anche del pubblico). La concorrente giapponese con l’accento fiorentino ha portato nella masterclass serenità, dolcezza e anche molta simpatia.
Puntata 10
Nella cucina di MasterChef sono rimasti solo 7 concorrenti. Arrivati al 17 febbraio, ormai è tempo di iniziare a cucinare pensando di essere uno/a chef. In nome di questo spirito, la Golden Mistery Box ha proposto una delle sfide più interessanti che si siano mai viste nella cucina più famosa d’Italia. Sotto la scatola, gli aspiranti cuochi hanno trovato una recensione di un piatto firmata dal critico gastronomico Valerio Massimo Visintin, famoso per nascondere pubblicamente la sua identità in modo da andare in incognito nei ristoranti e giudicarli. Realizzare un piatto a partire dalle colorite ed elaborate parole di Visintin è stato complesso. Quando il piatto originale è stato mostrato, è stato chiaro che nessuno era riuscito a interpretare la “coda dello scorpione”. Tuttavia, ci sono state delle persone che hanno fatto centro: Lia, Tracy, Elena, e Carmine. Quella che si è più avvicinata nell’interpretazione del piatto è stata Lia che ha guadagnato subito la balconata.
L’Invention Test è stato il momento dei grandi ritorni. Gli chef ospiti sono stati i finalisti della decima edizione di MasterChef: Antonio, Irene e Aquila. Ciascuno di loro ha presentato un proprio piatto e Lia li ha divisi tra i restanti concorrenti: Tracy e Carmine hanno ottenuto il piatto del vincitore della decima edizione di MasterChef, Christian e Nicky Brian quello di Irene, Federico e Elena quello di Antonio. Questa suddivisione in coppie non è solo necessità matematica, ma rappresenta un vero e proprio duello. Tra i due, solo uno potrà salvarsi.
Della coppia Elena/Federico si salva Federico. Tra Nicky Brian e Christian, il lavoro migliore è stato fatto da Christian. Il grande match tra Tracy e Carmine sul piatto di Aquila si conclude a favore di Tracy. Tra i 3 peggiori rimasti, alla fine i giudici hanno deciso di far uscire Elena che, con la sua replica si è allontanata d tanto dall’originale. Se ne va un’altra persona che ha donato molto del suo carattere e della sua personalità questa stagione.
La prova in esterna si è svolta nel Museo del Novecento di Milano. Protagonisti della prova sono stati tre piatti di tre chef molto importanti del secolo scorso: Eugenie Brasi, prima donna della storia a ricevere ben 6 stelle Michelim, Gualtiero Marchesi, che ha aperto la strada alla cucina contemporanea italiana, e Ferran Adrià cuoco spagnolo all’avanguardia.
I concorrenti sono stati divisi in tre coppia e non hanno dovuto riprodurre i piatti, ma usare gli stessi ingredienti per produrre nuove ricette che portino la tradizione nel futuro. A giudicare le proposte di ogni coppia sono chef stellati di ristoranti importanti che dovranno basare il loro voto su 4 importanti criteri: idea, gusto, tecnica ed estetica.
La coppia Lia/ Christian ha scelto di rivisitare il piatto di Adrià, quella di Federico/Carmine ha avuto il primo di Marchesi mentre Tracy e Nicky Brian hanno dato vita alla loro rivisitazione di Brasi. La coppia vincitrice è quella formata da Tracy e Nicky Brian a dimostrazione che la scelta del piatto era ben più importante della scelta del compagno. Il piatto di Lia e Christian ha convinto i commensali per l’estetica e l’idea, ma meno per il gusto.
Le coppie perdenti se la sono vista al Pressure Test. Sotto la cloche è presente un numero: 14. Il numero dei minuti a disposizione dei rimanenti concorrenti per salvarsi dall’eliminazione. La richiesta è quella di presentare un piatto di pasta con condimento a piacere. Fortunatamente, vengono concessi 5 minuti per fare la spesa e 2 per completare il piatto. Carmine ha commosso i giudici preparando una pasta pensando a suo nonno, a riprova del fatto che serve cuore tra i fornelli. A uscire, questa volta, è stato Federico che, come al solito, non ha ascoltato i consigli dei giudici e non si è mai limitato nel numero degli ingredienti facendo sempre più del necessario.
Ormai nella masterclass ci sono solo 5 persone. Tra di loro c’è il futuro MasterChef.
Puntata 11
Il 24 febbraio sono solo 5 i concorrenti a varcare la soglia della cucina amatoriale più famosa d’Italia. Ad aspettarli un monitor nero da cui partono una serie di clip sull’inizio del percorso di ciascuno di loro e i messaggi incoraggianti da parte dei loro parenti. Si parte subito con la lacrimuccia.
La Mistery Box mette gli e le aspiranti chef davanti ai piatti che hanno sbagliato durante l’edizione. Ognuno di loro dovrà mettersi nuovamente alla prova su di essi, dimostrando di essere cresciuto/a e di essere riuscito a superare i propri limiti. Chi vuole ha anche la possibilità di aggiungere degli ingredienti per impreziosire la ricetta. Lia, Carmine e Nicky Brian hanno dimostrato di essere migliorati e di avere nuovi occhi con cui guardare al mondo della cucina. Alla fine è Lia ad aggiudicarsi la prova.
L’Invention Test richiede di replicare un piatto. Ci sono tre opzioni tra cui scegliere, ciascuna firmata da uno dei tre giudici. Lia, come vantaggio, ha la possibilità di assegnare a ciascun concorrente. Il piatto di Locatelli viene dato a Christian e a Tracy. Quello di Barbieri viene dato a Carmine e Nicky Brian mentre quello di Cannavacciuolo viene scelto da Lia per sé. La difficoltà sta nel fatto che i concorrenti non potranno guardare i tre giudici realizzare il piatto, ma dovranno farsi guidare dalle loro indicazioni cucinando di spalle a loro. Solo Lia ha la possibilità di passare un minuto accanto a Cannavacciuolo per guardare un momento dell’esecuzione a suo piacere. Scopo di questa prova è aprire le orecchie e imparare ad ascoltare per bene le indicazioni, cosa non sempre facile. Gli chef danno le loro indicazioni a turno, lasciando dei momenti di vuoto in cui i concorrenti devono andare avanti da soli a intuito. La prova è stata molto difficile e per Carmine è stato particolarmente difficile non guardare, tanto da essere stato punito e obbligato a fermarsi per tre minuti. La prova è stata vinta da Tracy e nessuno ha dovuto abbandonare la cucina di MasterChef visto che tutti hanno fatto delle buone preparazioni. Tutti e 5 meritano di mettersi alla prova in un ristorante tre stellato.
La prova in esterna si svolge nel ristorante 3 stelle Michelin Da Vittorio della famiglia Cerea a Brusaporto. Chicco e Bobo Cerea sono gli chef di questa realtà e sono proprio loro ad accogliere gli e le aspiranti chef. Sempre loro presentano i 5 piatti che andranno replicati durante la prova. L’antipasto viene assegnato da Tracy a Christian, il rombo viene dato a Lia, l’anatra a Carmine e il dolce (difficilissimo e bellissimo) a Nicky Brian. Tracy per se stessa ha scelto il risotto. Ad assaggiare i piatti preparati non ci saranno solo i tre giudici, ma anche Matteo Berrettini, il grande tennista italiano.
Nel frattempo, nella cucina i cinque aspiranti chef corrono dietro agli sous-chef che li guidano nella preparazione dei piatti. Il clima è molto sereno e anche se si richiama sempre all’ordine, alla velocità e alla pulizia, tutte le guide si mostrano molto gentili con i concorrenti, incoraggiandoli e aiutandoli. Tutti hanno lavorato con grande passione e voglia di fare e sono riusciti a portare a casa dei buoni risultati. Lo chef Enrico Cerea ha fatto i complimenti a tutti, ma alla fine ha decretato il/la vincitore/trice annunciato da Berrettini in persona. Anche in questo caso a vincere è stata Tracy che diventa così la prima finalista dell’undicesima edizione di MasterChef. Ha l’opportunità di portare a casa anche la maglietta di Wimbledon firmata dal campione.
Gli altri 4 concorrenti devono misurarsi l’uno contro l’altra al Pressure Test. Al centro della cucina c’è un tavolo girevole su cui sono stati messi ben 36 ingredienti. La prova è divisa in 3 step. Ad ogni livello, i concorrenti devono scegliere 4 ingredienti a testa e cucinarli in 20 minuti. Ad ogni livello si salverà una persona. La seconda a conquistarsi la serata finale è Lia. La terza Christian. L’ultimo ad arrivarci è Carmine. Nicky Brian ha dovuto lasciare la cucina a un passo dalla finale a causa della sbagliata cottura del pesce.
A questo punto la domanda nasce spontanea: chi vincerà?
Puntata 12
È il 3 marzo e siamo arrivati all’ultima puntata dell’undicesima edizione di MasterChef Italia. Carmina, Tracy, Christian e Lia entrano in una masterclass rinnovata e resa tutta bianca per la serata speciale. La Mistery Box questa volta è a specchio. È ora che gli aspiranti chef si guardino dentro e scoprano tutti i cambiamenti che sono avvenuti dentro di loro prova dopo prova. Il loro percorso si riflette nell’evoluzione dei loro piatti che puntata dopo puntata sono diventati più simili a quelli di uno chef professionista.
In masterclass sono presenti dei piatti dello chef tristellato Enrico Crippa del ristorante Piazza Duomo ad Alba. È lui l’ospite speciale di questa ultima serata che ha deciso il tema della prima prova. Sotto la Mistery sono presenti solo verdure, di cui Crippa è un esperto, e il compito dei concorrenti è quello di realizzare un piatto rappresentativo della loro cucina anche aggiungendo delle proteine. Lo chef potrà intervenire ogni volta cambiando i piani dei ragazzi e delle ragazze. Il vincitore o la vincitrice della prova si guadagnerà l’accesso alla finale ottenendo la prima casacca della serata. Tutti hanno ideato piatti interessanti, ma è Carmine a vincere con la sua melanzana imbottita dai sapori orientali. Abbiamo il primo finalista di MasterChef 11!
Per scoprire gli altri 2, serve l’Invention Test. Ospite di questa seconda prova è Andreas Caminada, chef del ristorante tristellato Schloss Schauenstein, in Svizzera. A Christian, Lia e Tracy viene chiesto di scrivere 5 dei loro ingredienti preferiti per consentire allo chef di decidere quale delle sue creazioni assegnare a ciascuno di loro. La migliore della prova è stata Tracy che guadagna la seconda casacca della serata. La terza persona a guadagnarsi la finale è Christian. È Cannavacciuolo a consegnargli la sua casacca con un discorso molto commuovente che mette in evidenza la grande forza del ragazzo che è riuscito ad andare oltre i limiti della sua sindrome e a crescere molto.
Lia deve lasciare la cucina a causa di alcuni errori semplici che, però, a questo punto non possono più essere ignorati.
La finale di MasterChef Italia 11 e l’intervista a Tracy
Christian, Carmine, Tracy: tra questi 3 nomi è nascosto quello del futuro undicesimo MasterChef italiano.
Dopo tantissime difficoltà, i tre sono finalmente arrivati alla finale e avranno modo di presentare ai giudici il loro menù. I tre finalisti cucineranno davanti ai loro ex compagni, divisi nelle varie tifoserie, e davanti alle loro famiglie. Il menù di Christian si chiama “La mia storia e quella della cucina”, ha 4 portate e racconta la storia della cucina dal suo punto di vista. Il menù di Tracy si chiama “L’abbraccio”, ha 4 portate e racconta il suo viaggio all’interno della cucina si MasterChef dove ha imparato a cucinare, ma anche a dare e ricevere affetto ai compagni e alle compagne. Inoltre, l’abbraccio indica il legame tra la cucina nigeriana e quella veneta. Il menù di Carmine si chiama “La promessa”, ha 4 portate ed è legato all’idea di tornare sempre a casa nonostante i tanti viaggi nel mondo.
Il tempo assegnato ai finalisti è di 2 ore e 30 minuti. L’antipasto di Tracy conquista immediatamente i giudici. La sua “Gondola del Niger” a detta di Cannavacciuolo è “di un altro pianeta”. Le preparazioni di Carmine e Christian, invece, hanno destato un po’ di perplessità soprattutto il secondo dove gli elementi non erano molto in armonia. I primi piatti sono stati presentati in maniera molto elegante e al gusto si sono rivelati buoni anche se non sono mancati dei difetti. Anche i secondi sono stati di alto livello. Le cotture non erano perfette, ma la sapidità e il bilanciamento dei sapori è stato azzeccato. Con i dolci si conclude la finale di MasterChef 11. Sono stati molto scenografici, soprattutto quello di Carmine.
Dopo una lunga discussione e senza gli aspettati litigi, i tre giudici hanno preso la loro decisione. A vincere i 100 mila euro, la possibilità di pubblicare il proprio primo libro di ricette e di accedere ad un prestigioso corso di alta formazione presso ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana è Tracy. Una vittoria molto meritata viste le capacità tecniche, l’inventiva e il cuore che la ragazza ha sempre dimostrato. La sua è una storia non semplice, ma questa vittoria è la dimostrazione che, prima o poi, la vita restituisce anche qualcosa di buono.
Il vincitore morale dell’edizione è sicuramente Christian che con la sua esperienza ci ha dimostrato chiaramente che non esistono limiti se non quelli che noi mettiamo a noi stessi quando ci rifiutiamo di sfidarci. Carmine è un giovane talento. La sua mancata vittoria non gli impedirà di avere un grande futuro nel mondo della ristorazione.
L’undicesima edizione si conclude così. Una stagione piena di personalità positive e buone che hanno emozionato e divertito ogni giovedì. Le porte della cucina si chiudono. Ora non resta che aspettare la prossima edizione.
Federica Crisci