“Se mi lasci ti cancello”, l’importanza sentimentale dei ricordi

se mi lasci ti cancello recensione film

“Siamo qui Joel, e tra un pò sarà tutto finito…che cosa facciamo? Divertiamoci!

Titolo: Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of Spotless Mind)
 
Regista: Michel Gondry
 
Sceneggiatura: Charlie Kaufman, Michel Gondry
 
Cast Principale: Jim Carrey, Kate Winslet, Kirsten Dunst, Mark Ruffalo, Elija Wood
 
Nazione: USA
 
Anno: 2004
 
Chi di noi almeno una volta non ha desiderato dimenticare un’esperienza negativa, un amore perduto che ci ha fatto consumare fiumi di lacrime? Ma è solo dimenticando che si può essere eternamente felici?
 
Non è proprio quello che lo sceneggiatore Charlie Kaufman vuole far arrivare con questo film, Eternal Sunshine of Spotless Mind, in italiano tradotto con il titolo Se mi lasci ti cancello, dando un messaggio completamente contrario. Attraverso la storia cervellotica e onirica dei sue protagonisti Joel e Clementine, si arriva alla conclusione che la vita non ha senso senza ricordi, senza desideri e senza sentimenti. I ricordi, belli o brutti che siano, sono importanti e non sarà rimuovendoli che potremo cambiare la nostra natura, come provano sulla loro pelle i nostri protagonisti.

Trama

Joel, distrutto da una storia d’amore andata male, incontra inaspettatamente Clementine, una donna particolare e unica di cui si innamora perdutamente. I due intraprendono una relazione di due anni fino a che lei, in crisi, decide di rivolgersi ad una società specializzata nella cancellazione della memoria per rimuovere dalla sua mente tutti i ricordi della loro convivenza. Alla scoperta di ciò, anche Joel decide di fare altrettanto. Durante il processo di cancellazione, però, lui si ravvede e lotta disperatamente contro se stesso per evitare di dimenticare Clementine.

La traduzione del titolo in italiano

 
Il titolo italiano, sul quale continuano ad esserci numerosi dibattiti, può fuorviare dalla reale essenza di questo film. Per capirla davvero bisogna soffermarsi sul titolo originale, preso da un verso di Eloisa to Abelard, un poema composto da Alexander Pope, nel XVIII secolo, sulla frustrazione dell’amore. Partendo da questo, realizziamo come Eternal Sunshine of Spotless Mind sia un’appassionata e rabbiosa riflessione sul dolore del ricordo, sulla sofferenza che i rapporti sentimentali possono causare, ma anche e soprattutto sull’importanza di tali esperienze per la formazione del nostro essere noi stessi. Non è facile decifrare tutti i messaggi della pellicola alla prima visione, ma pian piano, riguardandolo più e più volte, si riesce a capire che non è un film inseribile in un genere preciso, ma racchiude in sé una storia d’amore che si intreccia con la fantascienza, drammatico e ironico allo stesso tempo.
 
Joel e Clementine sono due personaggi molto complessi, che ci insegnano quanto la sofferenza in amore è parte dell’amore stesso e forse è proprio questa a rendere una storia speciale al momento della rottura, insieme ai momenti intimi di una coppia, quelli che restano soltanto nei loro ricordi, dalle risate ai litigi, dallo stare a letto dopo aver fatto l’amore, alle paure e alle ansie. In un mondo fatto di pellicole simili tra di loro, con sceneggiature standard, Eternal Sunshine of Spotless mind è unico, anti convenzionale che supera le barriere del tempo e che si fa apprezzare sempre di più ad ogni visione.

3 buoni motivi per vedere il film:

-Se si amano le storie d’amore, anche quelle più sofferte ma non per questo con meno sentimenti, questo è il film adatto.
 
-Per le splendide e indimenticabili interpretazioni di Jim Carrey e Kate Winslet, forse tra le loro migliori.
 
– La regia visionaria di Michel Gondry unita alla sceneggiatura scritta a quattro mani con Charlie Kaufman.

Quando vedere il film?

Una sera, quando vi sentite in vena di emozionarvi e riflettere, da soli o in compagnia, possibilmente non in un periodo troppo negativo della vostra vita.
 
Ilaria Scognamiglio
 
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Appassionata di cinema, social media manager, lettrice accanita.

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