Ricomincio da Tre: l’esordio di Massimo Troisi

Massimo Troisi in Ricomincio da Tre
Una scena di Ricomincio da Tre

Titolo Originale: Ricomincio da tre

Regista: Massimo Troisi

Sceneggiatura: Massimo Troisi, Anna Pavignano

Cast Principale: Massimo Troisi, Lello Arena, Fiorenza Marchegiani, Lino Troisi, Marta Bifano, Marco Messeri, Marina Pagano

Nazione: Italia

Basta che ‘o facevano nascere ricco e già s’evitava tutta st’ammuina.

I film di Massimo Troisi, seppur pochi, sono una benedizione per il cinema italiano. Riguardarli, anche a distanza di anni, fa comprendere quanto abbiamo perso, un talento che non tornerà facilmente nella cinematografia contemporanea.

Troisi era unico, la sua comicità ironica e amara è ancora oggi inconfondibile. Ecco perché oggi, in un giorno d’estate qualunque abbiamo deciso di rivedere Ricomincio da Tre, un piccolo capolavoro italiano diventato cult, solo grazie alla bravura di questo attore, regista e sceneggiatore napoletano.

Cos’ha di speciale? Scopritelo in questo nuovo appuntamento con il cineforum.

L’esordio cinematografico di Massimo Troisi: Ricomincio da Tre

Ricomincio da Tre, uscito nelle sale italiane nel 1981, rappresenta una vera svolta nella carriera di Massimo Troisi: fino ad allora, l’attore si era cimentato solo nell’esperienza teatrale e televisiva. Da poco si era conclusa la Smorfia, insieme a Lello Arena e Enzo De Caro suoi amici storici, e all’epoca era molto indeciso sul suo futuro.

Alla fine, il cinema gli aprì le porte e, spinto dal produttore Mauro Berardi, venne fuori questo suo film d’esordio.

Qui, si cimenta non solo come attore ma anche come regista e sceneggiatore, insieme a Anna Pavigano, realizzando una pellicola che oggi, nel 2022, ci sembra ancora di una bellezza estrema.

La trama di Ricomincio da Tre

Ci troviamo nel 1980, dopo il tragico terremoto dell’Irpinia che invase la Campania. Tutto comincia con Lello (ovvero Lello Arena) che va a trovare il suo vecchio amico Gaetano (Massimo Troisi). Nella prima scena memorabile, Lello chiama ad alta voce l’amico dall’ingresso del palazzo, mentre sullo sfondo si può notare un palazzo distrutto dal terremoto.

Gaetano ha 26 anni, introverso, insoddisfatto del suo lavoro e molto timido. Il giovane non è convinto di cosa fare della sua vita, ma ha un desiderio: andare via da Napoli.

Così, approfitta di un punto d’appoggio a Firenze e va a vivere con zia Antonia, tentando di cominciare una nuova vita. Qui, farà un incontro che gli cambierà la vita: in una casa di cura, dove accompagna un professore conosciuto da poco, vede per la prima volta Marta (Fiorenza Marchegiani) e se ne innamora perdutamente.

Tutto si ravviva quando Lello arriva a Firenze, per fare da spalla all’amico, una scelta di sceneggiatura incredibile visto che i duetti comici con Lello Arena portano avanti tutta la trama.

Insomma, Gaetano alla fine fa il primo passo e si fidanza con Marta, che poi gli propone di convivere. Così, i due fanno lo step successivo e vanno a vivere nella stessa casa. Quando poi Gaetano torna a casa per il matrimonio della sorella, al suo ritorno Marta gli confessa di essere incinta ma…non sa chi è il padre!

Una storia con dei temi importanti

In Ricomincio da Tre Massimo Troisi esordisce in modo brillante: la sua non è solo una semplice commedia da ridere, ma un film che riflette su tematiche importanti che probabilmente ancora oggi rappresentano la vita di molti italiani.

In primis si parla di emigrazione: per svoltare la sua vita, deludente e con un lavoro precario, Gaetano lascia Napoli per andare a Firenze. Ma qui si rende conto che tutti lo trattano come un emigrante, quello che “viene dal sud” per trovare fortuna.

Se ci pensate, non è una situazione del tutto sconosciuta ancora oggi nel 2022: in molti dalle regioni del Sud Italia sono “emigrati” al Nord per trovare lavoro e, purtroppo, ci sono ancora episodi di discriminazione solo dovuto alla provenienza.

Si sente, poi, in Ricomincio da Tre quel senso di inadeguatezza, quella smania di evasione che caratterizza tantissimi giovani non solo negli anni ’80, quelli di cui parla Troisi, ma anche al giorno d’oggi. Massimo racconta un cambiamento, quello del tessuto sociale di un popolo che cerca una rivalsa, anche se non la trova facilmente.

In costante turbamento, con dubbi amletici fissi, Massimo Troisi racconta con leggerezza, ma non troppo, la società che vede e analizza, con le sue mosse, i suoi tic, i suoi pensieri a volte vaganti. E poi, non dimentichiamo il suo sodalizio con l’amico Pino Daniele che, già in questo primo film, firma la colonna sonora ovviamente stupenda.

Ricomincio da Tre: il ritratto giovanile di Troisi

Un bel film, quindi, ma non dimentichiamo che parliamo sempre dell’esordio dietro la macchina da presa di un attore comico, che fino ad allora aveva solo fatto ridere (nel senso buono della parola).

Massimo Troisi con Ricomincio da Tre mostra al suo pubblico il suo esordio, la sua ricerca di una cifra stilistica personale che nel film è ancora acerba. A volte sembra ancora di vedere lui e Lello Arena su un palco, con le loro gag che sono quelle che li hanno portato al successo.

Una visione ancora non a fuoco ma vederlo oggi, nel 2022, ci fa venire la pelle d’oca perché è un ritratto di come Troisi da giovane cercava la sua strada, inventando, sperimentando e tentando un percorso per lui così nuovo, ma che presto diventerà il suo destino.

3 motivi per vedere il film

  • L’esordio di Massimo Troisi, se vi piace il genere, è imprescindibile. La sua bravura vi sconvolgerà.
  • Fa parte della storia del cinema italiano, quindi perché non aggiungerlo alla lista dei film in coda?
  • Comicità, dramma, emozione: perché Ricomincio da tre può essere tutto questo.

Quando vedere il film

In un bel pomeriggio d’estate, magari in un bel giardino, al mare, con gli amici per riscoprire la genuinità di una volta.

Se avete perso l’ultimo cineforum, eccolo di seguito:

Ilaria Scognamiglio

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IL VOTO DEL PUSHER
Regia
Interpretazione
Sceneggiatura
Area tecnica
Ilaria Scognamiglio
Appassionata di cinema, social media manager, lettrice accanita.
ricomincio-da-tre-recensioneUn film leggero ma non troppo, l'esordio di Massimo Troisi imperdibile per una vera cultura della cinematografia italiana.

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