La Storia Infinita: un fantasy senza tempo

Recensione La Storia Infinita

Titolo originale: La Storia Infinita – Neverending Story
Regia: Wolgfang Petersen
Sceneggiatura: Wolfgang Petersen, Herman Weigel
Cast principale: Noah Hathaway, Barret Oliver, Tami Stronach
Nazione: Germania Ovest
Anno: 1984

Esistono pellicole che, nonostante facciano parte di un’epoca ormai passata, restano indimenticabili come La Storia Infinita di Wolfgang Petersen. Film del 1984, una delle produzioni tedesche più ingenti dell’epoca, La Storia Infinita è tratto dall’omonimo romanzo di Michael Ende del 1979, che ha riscosso un grande successo in tutto il mondo, anche se sono presenti un bel po’ di licenze poetiche nella pellicola che hanno fatto discutere molto per anni.

La Storia di Bastian

L’immaginazione è una cosa potente. Può portarci in luoghi che altrimenti non vedremmo, che semplicemente non esistono o sono al di là della nostra portata.

Ecco cosa succede a Bastian, un ragazzino che ama leggere, pieno di fantasia e amante dei libri. Una mattina mentre va verso la sua scuola, viene rincorso da tre bulli che lo prendono in giro e che lo buttano in un bidone della spazzatura. Bastian esce e scappa, rifugiandosi in una libreria dove il proprietario sta leggendo un libro con un strano simbolo in rilievo sulla copertina, che ritiene sia diverso dagli altri e non adatto al bambino, poiché non è un semplice romanzo.

Mentre il libraio parla al telefono, Bastian prende furtivamente il libro e lascia un biglietto di scuse per tranquillizzare il proprietario. Il ragazzino arriva a scuola in ritardo ma, per sfuggire a un compito in classe, si nasconde nella soffitta dell’edificio, dove inizia a leggere le avventure narrate nel libro preso in prestito, il cui titolo è “La storia infinita“.

Il libro racconta la storia di Atreyu, un eroico giovane abitante del Regno di Fantàsia, il quale viene mandato in missione per scoprire una cura per la grave malattia dell’Imperatrice Bambina e salvare così il Regno dal Nulla, un essere che sotto forma di ciclone distrugge tutto ciò che incontra.
Da qui, cominciano le vicende del giovane eroe, caratterizzate da incontri con personaggi fantastici, tra cui il fortunadrago Falkor e i giganti Mordiroccia.
Bastian, nascosto a leggere in soffitta, si appassiona sempre di più al romanzo, senza rendersi conto che, lentamente, lui stesso sta diventando parte fondamentale della storia.

Un indimenticabile fantasy degli anni ’80

La Storia Infinita è un film pieno di magia, un grande successo che bilancia magistralmente voli gioiosi nell’immaginazione di tutti noi e grande spettacolo, donato dagli effetti visivi consoni all’epoca (completamente differenti da quelli che vediamo oggi nei grandi cinecomic o fantasy).  Chi di noi non voleva essere sulla schiena di Falkor in picchiata attraverso le meraviglie di Fantàsia, accompagnati dalla suggestiva colonna sonora anni ’80 scritta da Klaus Doldinger e Giorgio Moroder? Penso tutti.

Gli effetti speciali, focalizzati principalmente sui burattini mischiati a quello che allora era il nascente CGI, reggono e sono credibili, anche se alcune delle sequenze in cui Falkor sta volando mostrano la loro età, dando a La Storia Infinita esattamente il tipo di qualità senza tempo che un film come questo deve avere. Il tutto rende intatta la nostra capacità di sognare, sperare e immaginare insieme ai protagonisti.

Una storia con temi attuali

Nonostante sia un film di 36 anni fa, La Storia Infinita affronta un tema molto attuale, ovvero quello del bullismo.

Bastian, come abbiamo detto, è tormentato da alcuni bulli della sua scuola ma, nonostante nella realtà non riesca ad affrontarli nel modo giusto, grazie al libro La Storia Infinita, diventa un eroe capace di garantire al mondo di Fantasìa la salvezza. Questo lascia un messaggio importante insito nella storia principale del film: tutto è possibile se lo desideri davvero.

Uno dei messaggi più importanti de La Storia Infinita è avere fiducia nelle proprie capacità. Solo perché qualcuno è giovane non lo rende incapace di grandi imprese.

3 motivi per guardarlo:

  • Vivere un’avventura fantastica
  • Per scoprire un mondo meraviglioso
  • Ascoltare la colonna sonora anni ’80 diventata cult

Quando vedere il film:

Una domenica pomeriggio, carichi di voglia di emozionarsi, divertirsi e capire che nella vita niente è impossibile!

Ilaria Scognamiglio

Hai perso l’ultimo cineforum?

Le immagini contenute in questa recensione sono riprodotte in osservanza dell’articolo 70, comma 1, Legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio. Si tratta, infatti, di «riassunto, […] citazione o […] riproduzione di brani o di parti di opera […]» utilizzati «per uso di critica o di discussione», nonché per mere finalità illustrative e per fini non commerciali. La presenza in CulturaMente non costituisce «concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera».

Appassionata di cinema, social media manager, lettrice accanita.

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui