Dal 20 dicembre una video guida con realtà virtuale permette di rivivere le Terme di Caracalla come apparivano nel 216 d.C.
Quante volte ci siamo domandati: chissà come doveva apparire agli antichi quel determinato luogo, monumento o architettura?
Quante volte avremmo voluto avere un’immaginazione talmente sviluppata da riuscire a ricostruire col pensiero quelle che oggi ci appaiono solo come rovine?
Adesso tutte queste domande hanno una risposta.
Alle Terme di Caracalla è stata inaugurata infatti una nuova tipologia di visita. Chi vorrà, potrà noleggiare all’ingresso del sito archeologico delle Terme di Caracalla degli speciali visori. Si tratta di una tecnologia all’avanguardia che offre al visitatore la possibilità di immergersi totalmente in uno dei siti archeologici più affascinanti del mondo.
Con questa tecnologia semplice e portatile le Terme di Caracalla diventano il primo sito archeologico italiano interamente visitabile in 3D.
I visori permettono non solo di ottenere delle informazioni audiovisive riguardanti la storia delle Terme, ma anche di vedere concretamente come esse dovevano apparire nel 216 d.C., anno in cui terminò la loro costruzione.
La visita si suddivide in dieci capitoli corrispondenti ai dieci punti di interesse presenti all’interno dell’impianto. Mediante un sistema di georeferenziazione e orientamento è possibile individuare sulla mappa interattiva del visore la nostra posizione, spingere un bottone (l’unico presente sul visore, cosa che ne rende estremamente semplice l’utilizzo) e iniziare il viaggio!
Un viaggio nella quarta dimensione, quella temporale, visto che sotto il nostro sguardo le architetture delle Terme di Caracalla riprendono vita.
È dunque possibile passeggiare fra l’architettura fisica del sito archeologico, e, guardando dentro i visori, immergersi nella realtà virtuale che ricostruisce le terme come apparivano a un visitatore del III secolo d.C.
Avere la possibilità di vedere sotto i nostri occhi la perfetta ricostruzione in tre dimensioni di ambienti di cui ci rimangono solo le rovine del passato, è un’esperienza esaltante.
La palestra occidentale è il primo ambiente a rigenerarsi sotto il nostro sguardo potenziato dal visore 3D. Colonne, architravi in marmi elegantissimi, mosaici e soffitti a cassettoni circondano il visitatore grazie alla magia della tecnologia.
La ricostruzione del frigidarium ci permette di toccare con mano l’attenta ricostruzione filologica del sito. Grazie agli studi approfonditi sulle Terme, è stato possibile inserirvi virtualmente le opere di scultura che un tempo erano qui custodite. L’Ercole Farnese e una grande fontana in porfido rosso (oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli), l’Ercole Latino (custodito nella Reggia di Caserta) e infine due vasche di granito (che oggi adornano piazza Farnese a Roma).

Tutte queste opere sono state fotografate in tre dimensioni e inserite nella realtà virtuale.
Il posizionamento di queste decorazioni è stato possibile grazie allo studio delle testimonianze risalenti all’epoca delle spoliazioni.
Anni di studi raccolti in volumi monografici e saggi, centinaia di rilievi, fotogrammetrie e scansioni laser 3D.

Su queste basi poggia la conoscenza dettagliata di questo sito archeologico da parte della Soprintendenza Speciale di Roma.
Il grande gruppo scultoreo del Supplizio di Dirce, altrimenti noto come Toro Farnese, è reinserito nel suo storico ambiente: la palestra orientale. Anche l’immagine di questa scultura, come le precedenti, è stata campionata dal vero grazie alla collaborazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove oggi è conservata.
Lascia senza fiato la ricostruzione della Natatio, la piscina.
Qui è possibile confrontare l’alta parete in laterizi rimastaci, con la sua ricostruzione: una scenografica facciata monumentale tipica dello stile “barocco severiano”.

Come riuscirono i romani a portare tutta quest’acqua, e a riscaldarla anche, in questo paradiso che si trova fra il Circo Massimo e la via Appia antica? Le Terme di Caracalla erano alimentate da una derivazione dell’acqua Marcia arricchita dalla captazione di nuove sorgenti. Inoltre chilometri di gallerie si snodavano sotto l’area delle Terme.
Nei sotterranei si svolgeva l’orchestrazione della perfetta macchina che erano le Terme di Caracalla.
Qui carri trasportavano tonnellate di legna che serviva per scaldare gli ambienti dedicati alla sauna.
Solitamente chiusi in inverno, gli ambienti sotterranei vengono aperti al pubblico solo durante la bella stagione: il visore permette di visitare virtualmente questi ambienti tramite un filmato. Dal 2016 è qui collocata in esposizione permanente l’opera in marmo di Carrara, La mela reintegrata di Michelangelo Pistoletto. Esposta in quello che un tempo era uno snodo del traffico di carri nei sotterranei, appare come una visione.
Meravigliosa.

Michelangelo Pistoletto ha eseguito inoltre, sempre per questo luogo, l’opera Terzo Paradiso. Donata alla Soprintendenza nel 2012, questa opera-segno-archetipo, si trova nei giardini delle Terme di Caracalla ed è stata realizzata con i reperti delle Terme stesse.
Cornice suggestiva per l’arte contemporanea quella delle Terme di Caracalla dove passato e presente dialogano l’uno con l’altro.
Filosofia che rispecchia a pieno anche il progetto Caracalla IV Dimensione in cui le innovazioni tecnologiche riaffermano la potenza del passato.
Una ricostruzione puntuale di ogni dettaglio unita a una tecnologia che amplia la valorizzazione del sito archeologico.
L’attento lavoro scientifico di archeologi come Marina Piranomonte, direttore del monumento e curatore scientifico del progetto Caracalla IV Dimensione ha permesso una ricostruzione filologica degli ambienti delle Terme.
Ma le Terme di Caracalla non erano solo un luogo in cui i romani solevano fare esercizi fisici, rilassarsi e prendersi cura del proprio corpo. In questi spazi era possibile anche passeggiare nel suo ampio giardino e conversare con altre persone. Ed era possibile leggere uno dei numerosi volumen custoditi nelle due Biblioteche (una di lingua greca e una latina) che qui sorgevano.
Caracalla aveva pensato proprio a tutto: voleva una mens sana in corpore sano per i suoi concittadini.
Le Terme di Caracalla continuano a essere un luogo privilegiato in cui fare cultura.
Nella loro splendida cornice infatti non sono più incastonate solo le rappresentazioni dell’opera lirica, qui portate durante la stagione estiva dal Teatro dell’Opera di Roma. Si terranno proprio in questi spazi, nel prossimo giugno, una serie di concerti di musica dalle sonorità decisamente più contemporanee.
Le antiche Terme dei severi abbracceranno infatti i concerti della cantante islandese Bjork, di Paolo Conte e del maestro Ennio Morricone.
Non solo musica e non solo spazio in cui accogliere permanentemente le opere scultoree di Michelangelo Pistoletto.
Dal 17 ottobre al 19 novembre scorsi i sotterranei delle Terme hanno fatto da suggestiva cornice alla mostra fotografica Molti di Antonio Biasiucci.
Un luogo, le Terme di Caracalla, in cui l’eternità della Roma antica ricerca un dialogo costante con la contemporaneità.
[dt_quote type=”blockquote” font_size=”big” animation=”none” background=”plain”]
Informazioni:
Aperto tutti i giorni, tranne il lunedì pomeriggio.
Orari
Dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio dalle 09.00 – 16.30
Dal 16 febbraio al 15 marzo dalle 09.00 – 17.00
Dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo dalle 09.00 – 17.30
Dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto dalle 09.00 – 19.15
Dal 1 settembre al 30 settembre dalle 09.00 – 19.00
Dal 1 ottobre all’ultimo sabato di ottobre dalle 09.00 – 18.30
Il lunedì 9.00 – 14.00
Biglietto
Ingresso al monumento 8 euro (ridotto 4 euro)
Video guida virtuale 7 euro, prenotazione consigliata (2 euro)
Info prenotazioni
tel. +39.0639967700 (servizio telefonico attivo dal lunedì al venerdì 9-13 / 14-17 / sabato 9-14) www.coopculture.it
[/dt_quote]
Francesca Blasi
Francesca,
Ho adorato il tuo post!
Sto cercando di acquistare i biglietti per il tour virtuale, ma su Coopculture.it ho trovato solo l’opzione dell’audioguida.
Sai se il motivo?