Le Terme di Caracalla diventano il primo sito archeologico italiano in 3D

terme di caracalla 3d visita guidata

Un viaggio nel tempo, cioè attraverso la quarta dimensione: da Gennaio 2018 le Terme di Caracalla diventano il primo grande sito archeologico italiano interamente fruibile in 3D.

La realtà virtuale permetterà di vedere le Terme non solo come sono oggi, ma come erano nel 216 d.C., al momento della loro inaugurazione.

Il progetto, promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma e da CoopCulture, offre ai visitatori la possibilità di leggere e interpretare le grandiose vestigia delle Terme degli imperatori della dinastia dei Severi, in un continuo confronto tra realtà fisica e quella virtuale, tra presente e passato.

La tecnologia si basa su un visore, all’interno del quale è inserito un cellulare di ultima generazione con uno specifico software. Con semplici comandi gestiti da un solo pulsante, l’apparecchio dotato di georeferenziazione, riprodurrà i luoghi dove si trova il visitatore con una prospettiva immersiva, coprendo cioè tutto lo spazio visivo. I visori saranno disponibili all’ingresso delle Terme nel normale orario di apertura del monumento.

La visita, articolata in dieci tappe di cui sei con la realtà virtuale, si fonda su ricostruzioni filologiche delle Terme, basate sugli studi degli ultimi trenta anni e curate per la parte scientifica da Marina Piranomonte, direttore del monumento. Il progetto, a cui ha collaborato per l’ideazione tecnologica Francesco Antinucci del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stato coordinato da Francesco Cochetti di CoopCulture.

All’interno delle ricostruzioni digitali sono state inserite le immagini reali di alcune statue e decorazioni dell’impianto termale che oggi fanno bella mostra di sé in vari luoghi, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Reggia di Caserta, che hanno collaborato al progetto, e Piazza Farnese.

Con CARACALLA IV DIMENSIONE la Soprintendenza Speciale di Roma prosegue la promozione delle nuove tecnologie, per una più ampia valorizzazione e fruizione dei luoghi della cultura. Una ricerca iniziata dal 2015 con le video proiezioni (video mapping) per la riapertura di Santa Maria Antiqua, proseguita nel 2016 con i nuovi allestimenti della Domus Aurea e nel 2017 con la illuminazione della Tomba di Giulio II a San Pietro in Vincoli e con il progetto dei Luoghi segreti del Palatino e del Foro Romano.

R E A L T À  V I R T U A L E  E  V I R T U O S A

La ricostruzione in tre dimensioni ha richiesto un lungo e meticoloso lavoro storico e scientifico: è stato necessario ripercorrere gli studi degli ultimi trent’anni, in particolare quelli di Marina Piranomonte, direttore del monumento e curatore scientifico di questo progetto, che si  avvalsa anche della consulenza dell’archeologa austriaca Gunhild Jenewein, grande esperta della decorazione architettonica delle Terme.

Si tratta di migliaia di pagine, racchiuse in volumi monografici o raccolte di saggi, cui vanno aggiunte le centinaia di rilievi, fotogrammetrie e scansioni laser 3D, realizzate dalla Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con molte istituzioni italiane e internazionali.

Solo grazie a questo materiale si è potuto arrivare a un modello in tre dimensioni il più fedele possibile all’originale e ogni elemento, dalle forme ai colori, è stato riproposto con un attento lavoro di ricostruzione. La traduzione degli studi sugli apparati decorativi in immagini resa verosimile dall’effetto di una illuminazione naturale, per una restituzione visiva realistica di pavimenti, pareti, colonnati e mosaici.

Un capitolo a parte meritano le statue, le fontane e i capitelli: per secoli le Terme di Caracalla sono state saccheggiate per costruire e adornare chiese, palazzi e piazze. Tuttavia si conosce dove attualmente si trovano molte opere che adornavano il monumento: l’Ercole, il Toro Farnese e la grande vasca in porfido rosso del Frigidarium oggi sono al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nella Reggia di Caserta si trova invece il secondo Ercole, gemello del primo, ed entrambe queste istituzioni hanno collaborato al progetto. Le colonne delle Biblioteche delle Terme sono state trasferite a Santa Maria in Trastevere, mentre due grandi vasche di granito adornano piazza Farnese a Roma.

Altre statue sono state rinvenute negli scavi degli ultimi quarant’anni e sono al Museo Nazionale Romano, mentre i grandiosi capitelli figurati, considerati tra i più raffinati dell’arte della Roma antica, hanno trovato posto nei sotterranei delle Terme. Molte di queste opere sono fotografate in tre dimensioni e inserite nella realtà virtuale o, in caso di quelle particolarmente danneggiate, ricostruite con una sorta di restauro in digitale.

Il posizionamento di queste decorazioni è avvenuto ripercorrendo quanto è stato scritto e documentato all’epoca delle spoliazioni, per esempio da Antonio da Sangallo, oppure seguendo la prassi testimoniata dalle altre architetture dell’epoca severiana.

U N ’ I M M E R S I O N E  N E L L E  T E R M E

La visita virtuale si articola in dieci capitoli, che corrispondono ad altrettanti spazi dell’impianto e coprono tutte le aree delle Terme di Caracalla, svelandone le varie funzioni e restituendo un’immagine completa del monumento.

1 –     Una introduzione storica all’imperatore Caracalla (Marco Aurelio Severo Antonino Pio), alla sua figura, alle sue guerre, alle sue politiche, con un speciale attenzione al complesso termale che ancor oggi porta il suo nome –video con commento audio.

2 –     Il primo approccio con la realtà virtuale è nella Palestra occidentale. La ricostruzione comprende non solo la cubatura degli ambienti, ma anche la decorazione sui pavimenti, con i raffinati mosaici, sulle pareti e sulle colonne –audio e realtà virtuale.

3 –     Nel Frigidarium, grande aula dotata di vasche con acqua fredda, sono state inserite una serie di opere originariamente alle Terme di Caracalla oggi collocate in musei e piazze. Si tratta dell’Ercole Farnese e dell’Ercole Latino, di una grande fontana in porfido rosso, di due vasche in granito grigio. Le immagini di queste opere, rilevate fotograficamente, sono entrate a far parte della ricostruzione in 3D –audio e realtà virtuale.

4 –     La vivacità delle Terme, che accoglievano dalle seimila alle ottomila persona al giorno, viene illustrata attraverso il racconto del filosofo romano Seneca di una giornata in uno degli impianti termali antichi –audio e realtà virtuale con personaggio recitante.

5 –     Nella Palestra orientale è stato virtualmente ricollocato il grande gruppo scultoreo del Supplizio di Dirce, noto anche come Toro Farnese, anche questa una immagine campionata dal vero. Gli appassionati di archeologia potranno ammirare questo ambiente coperto da un soffitto, secondo quanto emerso dagli studi più recenti che superano la tradizionale visione delle due palestre a cielo aperto –audio e realtà virtuale.

6 –     Anche lo Spogliatoio, l’Apodyterium, nelle Terme dei Severi è monumentale, con la sua alta volta a crociera e gli eleganti mosaici in bianco e nero. E al visitatore moderno questo luogo può riservare delle sorprese –audio e realtà virtuale.

7 –     Piena di colori come il resto dell’impianto termale, la Natatio, ovvero la immensa piscina scoperta, con le sue nicchie parietali ricche di statue, i mosaici policromi, le colonne colossali che incorniciavano la scenografica facciata monumentale è un esempio dello stile definito «barocco severiano». Differenti marmi si alternano sulle colonne, sulle lastre che ricoprono le pareti, sulle tessere musive vitree inserite nelle volte –audio e realtà virtuale.

8 –     Le Saune, i Laconica, e il Caldarium componevano il percorso caldo delle terme. In questo capitolo sono rivelate le tecniche con cui gli antichi romani riuscivano a scaldare questi immensi ambienti e le vasche d’acqua. Gli appassionati avranno modo di apprezzare anche un’altra recente scoperta, il fronte sud delle Terme nella ricostruzione è interamente chiuso e dotato di grandi finestre, in passato invece si credeva che alcuni di questi ambienti fossero aperti –video con commento audio.

9 –     Siamo nella sala macchine dell’impianto, i Sotterranei, un dedalo di vari chilometri di gallerie, che correvano sotto l’area delle terme. Oltre al riscaldamento, attraverso forni, dell’acqua e dell’aria, in questi luoghi venivano svolte diversissime attività, in particolare lo stoccaggio delle tonnellate di legna e la frenetica attività degli operai/schiavi –video con commento audio.

10 – Le due Biblioteche, una in lingua greca e l’altra in lingua latina, erano poste nei due angoli meridionali della recinzione dell’impianto. La ricostruzione di questi ambienti è inedita e si basa su una serie di studi, alcuni recentissimi –video con commento audio.

A L L A  S C O P E R T A  D E L  F O R O  D E I  S E V E R I

Le dieci tappe fanno intravedere come le Terme di Caracalla non fossero solo un edificio per il bagno o quello che oggi è definito una spa: l’impianto aveva ben altra importanza, grazie alle due biblioteche, una latina e una greca, le aule di ritrovo, i grandi giardini, i lunghi portici e le tabernæ posizionate nel recinto perimetrale.

Infatti, oltre alla cura del corpo, le grandi terme imperiali assolvevano alla funzione di centro per lo sport, di luogo studio e d’incontro per le occasioni più diverse. La visita virtuale permetterà di cogliere la complessità delle Terme di Caracalla che, ricchissime di opere d’arte e di bassorilievi con le raffigurazioni celebrative di imprese belliche, possono essere considerate un vero e proprio Foro degli imperatori della dinastia dei Severi, che non a caso a Roma non c’era.

La Soprintendenza Speciale di Roma è stata una delle istituzioni culturali italiane che subito ha percepito l’importanza della innovazione tecnologica nella divulgazione del sapere e nella valorizzazione dei luoghi. Oltre alle diverse applicazioni che guidano cittadini e turisti alla scoperta dei quartieri della capitale, dal 2015 ha avviato una serie di progetti improntati sulla tecnologia digitale, a partire dall’area archeologica centrale con la riapertura di Santa Maria Antiqua, con i nuovi allestimenti della Domus Aurea, la nuova illuminazione della Tomba di Giulio II a San Pietro in Vincoli e il progetto Luoghi segreti del Palatino e del Foro Romano.

Periodo

Aperto tutti i giorni, tranne il lunedì pomeriggio.

Orari

Dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio dalle 09.00 – 16.30

Dal 16 febbraio al 15 marzo dalle 09.00 – 17.00

Dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo dalle 09.00 – 17.30

Dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto dalle 09.00 – 19.15

Dal 1 settembre al 30 settembre dalle 09.00 – 19.00

Dal 1 ottobre all’ultimo sabato di ottobre dalle 09.00 – 18.30

Il lunedì 9.00 – 14.00

Biglietto

Ingresso al monumento 8 euro (ridotto 4 euro)

Video guida virtuale 7 euro, prenotazione consigliata (2 euro)

Info

prenotazioni


tel. +39.0639967700 (servizio telefonico attivo dal lunedì al venerdì 9-13 / 14-17 / sabato 9-14) www.coopculture.it

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