Romeo e Giulio: amare oltre il corpo

romeo e giulio - dominio pubblico

Il festival Dominio Pubblico ospita Romeo e Giulio, uno spettacolo contro l’omofobia, che indaga sulla difficoltà di amare nella società contemporanea.

Che cos’è un nome? Quella che chiamiamo “rosa” anche con un altro nome avrebbe il suo profumo.

Con queste parole Giulietta tentava di legittimare il suo amore proibito per Romeo, figlio della casata nemica. Di amore proibito si parla anche in Romeo e Giulio, non senza esisti altrettanto tragici. Lo spettacolo, vincitore dei premi Miglior Regia e Miglior Spettacolo al Festival Internazionale di Skopje (Macedonia), è andato in scena il 3 giugno al Teatro India di Roma.

Romeo e Giulio non è una tragedia che ricalca l’originale shakespeariano, ma una serie di brevissimi flash sull’amore omosessuale, che passano dall’ironia alla satira, dalla violenza alla tenerezza. Non manca la denuncia nei confronti dell’arretratezza italiana, specialmente in ambito politico, e il racconto di qualche fatto di cronaca nera.

Emerge è il ritratto di una società che bada molto alla fisicità, all’apparenza. Una società ancora baluardo della “tradizione” , che non sembra in grado di accettare ciò che attualmente viene considerato “diverso”.

Ma l’amore non è un corpo. E lo spettacolo non è solo una denuncia contro l’omofobia, ma è una vera e propria analisi del senso dell’amore e della difficoltà contemporanea di poterlo esprimere in tutte le sue manifestazioni e sfaccettature.

Notevoli le musiche e i giochi di luce. Il testo ha buoni propositi e sicuramente offre un assaggio molto amaro sulla controversa concezione di sessualità. In scena alcuni attori della compagnia Bologninicosta sembrano ancora acerbi, ma del resto è un festival under 25. C’è ancora un po’ di lavoro da fare per rifinire lo spettacolo, sia sulla dizione che sull’interpretazione. La gestualità invece era ottima. Nonostante alcune imperfezioni, il pubblico è rimasto molto soddisfatto della performance, regalando anche alcune standing ovation.

Alessia Pizzi

 

Alessia Pizzi
Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

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