Iliade, il nuovo spettacolo di Stefano Furlan, andrà in scena al teatro Fellini di Pontinia dal 6 al 9 giugno.
Se pensiamo all’Iliade pensiamo a uno dei classici per eccellenza. D’altra parte, il poema omerico è alla base di tutta la tradizione letteraria occidentale. Racconta i valori e le strutture del mondo arcaico di cui noi siamo i diretti eredi. Se ci chiedessero la trama dell’Iliade, ci verrebbe istintivo rispondere: “Parla della guerra di Troia”. In realtà, si raccontano solo pochi giorni di quel conflitto durato dieci anni, ma possiamo tranquillamente dire che la guerra è protagonista assoluta. Di essa ci viene mostrata la violenza, la crudezza, la brutalità ma in maniera epica, poetica. Come suggerisce Alessandro Baricco, l’Iliade ci mostra la guerra come un inferno, ma bello. Perché è solo quando ci si confronta con la possibilità concreta della morte che ci si sente veramente vivi. Ed è proprio per questo motivo che il tema della guerra ci affascina dopo tutti questi anni e dopo tutte le brutalità a cui abbiamo assistito nel corso dei secoli.
Ma la grande fama dell’Iliade è dovuta alla presenza di tanti altri temi che riguardano strettamente l’essere umano, identificandolo come tale. Si parla di amore, di valore, di lealtà, di onore, di dolore, di bellezza, di ricordo, della nostalgia di casa, di rabbia, di poesia. Ecco perché si parla di classico. Ed ecco perché è una storia che ancora oggi ci affascina e di cui si parla.
Ha sicuramente affascinato il regista Stefano Furlan, direttore del centro di formazione e produzione teatrale Latitudine Teatro di Latina, che ne ha tratto uno spettacolo che arriva dal 6 giugno al teatro Fellini di Pontinia.
Quando ci si confronta con un poema simile, non si può fare a meno di riportare il suo carattere epico anche nell’allestimento. Ed è questo che Furlan ha provato a fare con la messa in scena di Iliade. Innanzitutto, per raccontare gli snodi principali della storia, il regista ha scelto non solo i versi di Omero (nella traduzione di Maria Grazia Ciani), ma anche la riduzione in prosa di Baricco, passi tratti da Le troiane e Elena di Euripide, dall’Iliade di César Brie e da Elena di Ghiannis Ristos. Testi di epoche diverse che danno interpretazioni molteplici dello stesso racconto.
Per raccontare questa storia, Furlan ha usato tutte le potenzialità espressive della macchina teatrale, puntando non sulla scenografia (che è svuotata di tutti i suoi elementi), ma sull’attore, sul lavoro di gruppo, sulle capacità espressive del corpo.
L’Iliade non si limita a narrare gli snodi principali della vicenda. Ogni quadro cerca di rappresentare non ciò che viene raccontato, ma il suo significato costruendo così rimandi e allusioni culturali e sociali che appartengono a tutta la nostra storia, nonché alla nostra vita quotidiana. Proprio come ti aspetti da un grande classico. L’ultimo saluto di Ettore e Andromaca è non solo un addio tra un marito e una moglie, ma una manifestazione pacifista portata avanti da donne stanche di piangere compagni, genitori, figli che non torneranno più. La partecipazione di Patrocolo alla battaglia con le armi di Achille è il momento in cui il giovane può “esibirsi” dando libero sfogo al suo desiderio di gloria. Gli eroi spesso sono marionette nelle mani di un destino che faticano a comprendere, schiavi dei loro istinti o delle loro emozioni. Ci sono tanti piccoli mondi nell’Iliade, tanti diversi piani di lettura e Furlan ha cercato di raccontarli al meglio delle sue possibilità.
Lo stile recitativo cambia a seconda della scena rappresentata. Si va dal realistico al meccanico, dalla narrazione all’immedesimazione.
Tutti gli attori indossano gli stessi costumi, non c’è distinzione di ruolo perché ogni personaggio può assumere voce e corpo diversi a seconda della situazione. I numerosi combattimenti che costituiscono il fulcro principale del racconto sono rappresentati sempre in modo originale, mai didascalico, ponendo l’accento sull’aspetto estetico della battaglia. Perché leggendo il poema omerico, è chiaro ed evidente che questi combattenti si preparavano al conflitto dando molta attenzione a ciò che indossavano, alle armi da portare, al loro aspetto fisico. E nello spettacolo di Latitudine c’è stata una grande attenzione e cura per il lato estetico del racconto.
Infine, l’epicità è data dal numero di persone coinvolte all’interno del progetto.
In scena ci saranno circa 50 performer tra attori e cantanti. Furlan ha deciso di inserire nell’Iliade tutti gli allievi della sua scuola che avessero almeno un anno di esperienza teatrale. Sul palco si alterneranno seminaristi, adulti e ragazzi dei corsi di recitazioni e i cantanti del Voice Academy Choir di Latina. Prenderanno parte allo spettacolo anche Michela Sarno (collaboratrice e assistente di Furlan per la messa in scena dello spettacolo) e i Maestri Giovanni Silvia e Claudia Guarnieri per il canto in diretta.
Un progetto ambizioso, intelligente, appassionato in cui c’è la somma di tutto ciò che si può trovare nel mondo di Latitudine Teatro. Alla luce di tutti gli infelici eventi che hanno colpito la compagnia, questo spettacolo risulta ancora più potente nella sua capacità comunicativa. Perché l’Iliade è una storia di guerra, come quella che affrontiamo tutti nella nostra vita, ed è una storia che parla di bellezza, come quella che possiamo trovare aprendo gli occhi. E Latitudine Teatro con i suoi spettacoli non è solo bella, ma ti insegna anche a riconoscerla, quella bellezza.
Iliade andrà in scena il 6, 7 e 8 giugno alle ore 20:15 e il 9 giugno alle 18:00. Per biglietti e ulteriori informazioni vi rimandiamo all’evento dello spettacolo.
ILIADE
IDEAZIONE E REGIA Stefano Furlan
COLLABORAZIONE DRAMMATURGICA Michela Sarno
SEGRETERIA Alessandra Gianolla
PROGETTO LUCI Gianluca Cappelletti
SUONO Timeline digital studio
DIREZIONE VOCALE Giovanni Silvia
ASSISTENTE MUSICALE Claudia Guarnieri, Mauro Pacini
REGIA E ALLESTIMENTO Stefano Furlan
IN COLLABORAZIONE CON Voice Academy
FOTO DI SCENA allievi WSP Photography Roma
CON Alessandra Gatto, Alessio Crivellaro, Antonella Capodiferro, Beatrice Vidali, Cecilia Sacchi, Chiara Agresti, Chiara Pirani, Claudio Turetta, Diego Di Palma, Eleonora Pasquariello, Ermanno Paletti, Fabio Gianfreda, Federica Crisci, Federica Grassucci, Flora Bellotti, Francesca Ricci, Gabriele Mariani, Ilaria Iannelli, Isabella Giusiani, Jacopo Colabattista, Leonardo Porcelli, Luca Ceccherelli, Marco Molinari, Maria Rangone, Maria Teresa Fiore, Marisa Spatolisano, Martina Colella, Martina Rosi Cappellani, Marzia Inzeo, Michela Iazzetta, Natascia Aquilani, Pierluigi Grenga, Roberta Silvestre, Simone Carconi, Sofia Pernarella, Veronica Violo, Viviana Del Franco
Con la partecipazione straordinaria di:
MICHELA SARNO
GIOVANNI SILVIA
CLAUDIA GUARNIERI
CORO VOICE ACADEMY: Claudia Guarnieri, Davide Sfravara, Demetra Cuomo, Fabio Scaravonati, Francesca Palmieri, Francesco Milani, Letizia De Carolis, Lisa Perillo, Manuela Vincenti, Marco Gianfreda, Maria Marandino, Mena Grassia, Michele Elia, Monica Di Troia, Roberto Salvador, Serena Romano, Valentina Palombi, Veronica Flamini