La nuova stagione dell’Ambra Jovinelli fra Dracula, Pirandello e Beppe Fiorello

ambra jovinelli programma

La nuova stagione dell’Ambra Jovinelli è tutta da vedere. Un viaggio fra commedia, sperimentazioni e grandi classici. Un cartellone per tutti gli spettatori.

Giuseppe Jovinelli, il fondatore dell’omonimo teatro nei primi anni del secolo scorso, sarebbe contento. La nuova stagione dell’Ambra Jovinelli, che avrà inizio il prossimo autunno, è quanto di meglio si potesse chiedere.

Una varietà di generi e artisti per convincere anche gli spettatori dai gusti più difficili.

Ad aprire la stagione 2018/19 il prossimo 24 ottobre, sarà Giuseppe Fiorello con Penso che un sogno così, dedicato al grande Domenico Modugno.

Penso che un sogno così, come ricorda Fiorello, non è solo un omaggio al cantante pugliese ma anche molto altro. «Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili.»

A seguire Perfetta con Geppi Cucciari.

Un monologo, scritto e diretto da Mattia Torre, in cui l’artista originaria di Cagliari, dimostra tutta la sua bravura di attrice. La Cucciari porta in scena uno spettacolo che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile, prendendo in esame quattro giorni qualsiasi, quattro martedì.

L’11 novembre è la volta di Pirandello e della celebre commedia Pensaci Giacomino per la regia di Fabio Grossi e con Leo Gullotta fra gli altri attori.

Un classico del teatro pirandelliano che condensa tutti quegli elementi che solitamente ritroviamo nella drammaturgia dello scrittore siciliano. Pensaci Giacomino, come sottolinea Fabio Grossi, è un «testo di condanna, condanna di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo è sempre pronto ad esibirsi.»

Dal 28 novembre sarà in scena Un cuore di vetro in inverno.

Scritto e interpretato da Filippo Timi, questo spettacolo, in cui i richiami al cinema di Pasolini sono piuttosto evidenti, è una sorta di romanzo cortese, in cui un moderno cavaliere deve lasciare il proprio amore per andare in battaglia e affrontare tutte le sue paure.
L’humour è il sale di Eleganzissima, in scena solo il 10 dicembre. Scritto da Gianluca Godi, questo spettacolo vede protagonista sul palco Drusilla Foer che racconta aneddoti tratti dalla sua vita vissuta  in giro nel mondo e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi. 
A seguire, con la prima prevista il 12 dicembre, è Miss Marple, Giochi di prestigio per la regia di Pierpaolo Sepe. Adattamento teatrale di Edoardo Erba, Miss Marple, Giochi di prestigio è uno dei romanzi più belli della regina del Giallo. A vestire i panni della famosa investigatrice creata dalla pena di Agatha Christie è Maria Amelia Monti che, con altri attori, terrà il pubblico incollato alla poltrona fino alla fine, quando il mistero sarà svelato.

A chiudere il 2018 sarà Angela Finocchiaro con Ho perso il filo in scena fino al 7 gennaio 2019.

Lo spettacolo, diretto da Cristina Pezzoli, con musiche originali di Mauro Pagani, è in un intreccio di stili e linguaggi assolutamente inediti che esalta la poliedricità della Finocchiaro.
Il 9 gennaio il sipario dell’Ambra Jovinelli si apre per Bella figura, di Roberto Andò. Nel cast Simona Marchini, Anna Foglietta, Paolo Calabresi, David Sebasti e altri.

Bella figura, scritto da Yasmina Reza, è un racconto apparentemente semplice. Tutto ha inizio da un piccolo, banale errore dal quale, però, si sviluppa tutta la storia. Una «tragedia divertente», come l’ha definita il regista inglese Matthew Warchus in cui le contraddizioni e le nevrosi dei personaggi sono spinte all’eccesso, e si ribaltano a volte nel loro contrario, creando effetti capaci di provocare al contempo un disagio sottile e risate clamorose.
Il 30 gennaio ad andare in scena sarà Le signorine, la storia di Addolorata e Rosaria, due sorelle in credito con la vita, che gestiscono una piccola merceria in un vicolo di Napoli. Nel loro negozio compresso fra empori cinesi e fast food mediorientali, le due sorelle trascorrono molto del loro tempo, fra rimorsi e accuse reciproche. A dare volto e voce alle due protagoniste spettacolo diretto da Pierpaolo Sepe e scritto da Gianni Clemente, Teresa De Sio e Isa Danieli.

Il 13 febbraio a esibirsi sarà Giuseppe Battiston in una pièce dedicata a Winston Churchill, uno dei protagonisti dello scorso secolo.

Lo spettacolo, scritto da Carlo Gabardini e diretto da Paola Rota, scandaglia l’animo di un uomo complesso che scrisse la storia in tutti i sensi. Ne esce fuori un ritratto a 360° che mostra il Churchill ufficiale ma anche quello privato. Un uomo collerico, bevitore incallito che nella densa coltre dei suoi sigari mostra, non senza ironia, la parte più nascosta di sé.
Il 27 febbraio il sipario si aprirà su Tempi nuovi, commedia che mette in scena un nucleo familiare investito dai cambiamenti veloci e sorprendenti tipici della nostra epoca. Sulla scena Iaia Forte e Ennio Fantastichini, insieme a Nicola Ravaglioli e Sara Lazzaro, diretti da Cristina Comencini che firma anche il testo teatrale.

Il 13 marzo sarà la volta del Misantropo per la regia di Nora Venturini.

A esibirsi nel capolavoro di Moliere (per la traduzione di Cesare Garboli) Giulio Scarpati e Valeria Solarino. Un testo teatrale sospeso fra commedia e tragedia con il costante confrontarsi del misantropo Alceste con la bella Celimene. Attorno a loro un carosello di prototipi umani, metafore attualissime dei vizi e dei difetti dell’alta società.

A chiudere il mese di marzo all’Ambra Jovinelli sarà Elio Germano con La mia battaglia di cui l’attore romano è anche regista.

Un comico decide, durante uno spettacolo di intrattenimento, di ipnotizzare gli spettatori. Ma quello che doveva essere poco più di una bravata si trasformerà in qualcosa di ben più drammatico.

Il 3 aprile vede il ritorno di un duo che la stagione scorsa ha infiammato il pubblico dello Jovinelli con Delitto e Castigo.

Questa volta Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio si esibiranno in un altro classico della letteratura mondiale: Dracula di Bram Stoker. Uno spettacolo, che sarà un successo di sicuro e che rappresenta «un viaggio notturno verso l’ignoto.»
A seguire Non c’è mai pace fra gli ulivi, firmato da Antonio Ornano che è anche il principale protagonista dello spettacolo diretto da Davide Balbi.
«Perché non ho mai un momento di tranquillità? La risposta più plausibile è che abbiamo tutti, chi più o chi meno, una percezione falsata della realtà che ci circonda»

A chiudere la stagione sarà Le regole per vivere, in scena dall’8 al 19 maggio.

Lo spettacolo, diretto da Antonio Zavatteri, è la traduzione di un lavoro di Sam Holcroft. Tutta la commedia (che vede fra gli altri attori Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Orietta Notari, Aldo Ottobrino) ruota tutto intorno a una cena di Natale.

La trama vede i membri di una famiglia logorata, ognuno con il proprio bagaglio di rancori, cose non dette e manie varie.

 

Una stagione con i fiocchi che conferma il valore dell’Ambra Jovinelli, sempre più presente nel panorama teatrale romano.

 

Maurizio Carvigno

Nato l'8 aprile del 1974 a Roma, ha conseguito la maturità classica nel 1992 e la laurea in Lettere Moderne nel 1998 presso l'Università "La Sapienza" di Roma con 110 e lode. Ha collaborato con alcuni giornali locali e siti. Collabora con il sito www.passaggilenti.com

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