Nelle Foreste Casentinesi, in Romagna, si trova il Giardino Botanico di Valbonella, un luogo da esplorare senza fretta, con scarpe comode e chiuse, per guardare da vicino la natura e innamorarsene.
L’estate è vacanze, mare e gite in montagna. Se per la vostra vacanza andate verso l’alta montagna, bisogna che facciate tappa obbligatoria in Romagna. Per la precisione nelle Foreste Casentinesi nel comune di Santa Sofia, il luogo in cui si trova il Giardino Botanico di Valbonella.
Indice
Quando è aperto?
Questo giardino botanico è interamente all’aperto, senza parti al chiuso, perciò è visitabile solo da Pasqua, se è alta, o dal 25 Aprile fino a fine settembre. Queste sono le altre informazioni fondamentali da sapere.
Quanto dura una visita al giardino botanico?
Visitare tutto il Giardino Botanico di Valbonella richiede un po’ di tempo, data la sua grandezza e la quantità di piante e animali da osservare.
Il mio consiglio è di portare il pranzo a sacco. Fuori il giardino botanico ci sono dei bagni pubblici e dei tavolini dove potersi sedere e mangiare con calma, prima o dopo la visita.
Ricordatevi solo di portare una busta vuota in cui buttare la spazzatura e non lasciarla a terra o in giro, per non inquinare e non sporcare.
Quali sono gli orari del giardino botanico?
Il Giardino Botanico di Valbonella è aperto dalle 10 alle 18, da maggio a settembre, invece nel mese di aprile, dalle 10 alle 17. Attenzione al meteo: se è maltempo o piove da tanto, il giardino resterà chiuso.
Per fare una visita guidata, bisogna chiamare e prendere appuntamento in anticipo. Se siete poco esperti di piante, è sicuramente meglio usufruire della visita guidata. Scoprire la natura con una persona esperta vi farà appassionare ad essa.
Quanto costa visitarlo?
L’ingresso al Giardino Botanico è gratuito, perciò si deve avere maggior rispetto di questo ambiente, che troverete pulito e curato.
Tra le altre regole, non si devono raccogliere le piante o i funghi, non si possono introdurre altri vegetali e animali, si deve camminare nei sentieri già tracciati a terra e rispettare tutte le indicazioni nei cartelli sparsi nel giardino botanico.
Il posto è molto più ampio di quello che può sembrare
I suoi innumerevoli sentieri sono delle piacevoli passeggiate nella natura.
Dato che il giardino botanico si trova all’interno di una foresta, la sua fauna è più autentica. Le prime a mostrarsi sono le innumerevoli farfalle che svolazzano ovunque.
Nel laghetto, che si vede a destra appena entrati, tra le bianche ninfee, si possono vedere moltissime libellule, qualche raganella e dei girini.

Sconsiglio la visita a chi fosse allergico alla puntura di insetti, perché ogni tanto si incontra qualche apetta o vespa. Infatti nel giardino c’è una casetta che raccoglie più alveari degli insetti impollinatori.
Per chi avesse paura di questi preziosi insetti, tengo a ricordare che devono fare una sola cosa quando si avvicinano: mantenere la calma, non scacciarli e non sbracciarsi. Il loro compito è, appunto, impollinare i fiori, non pungere le persone.
All’interno della casina del punto informazioni ci sono una serie di tronchi e rami tagliati che permettono di vedere e sentire le diverse qualità di legno. Così si ha la possibilità di dare finalmente un senso, anche letteralmente tra vista e tatto, a tutte quelle precisazioni sulla tipologia di legno usato per mobili e porte.
Almeno per quelli di una volta, dato che ora è tutto tamburato o truciolato.
Una playlist indie da ascoltare mentre si raggiunge il giardino botanico
Come sapete non perdiamo mai occasione di dedicare una playlist a ogni occasione: in questo caso ne proponiamo una indie totalmente a tema estivo.
Siccome ho visto il giardino botanico a fine agosto, mi sono persa molte fioriture. Comunque anche in questo periodo è bello andarci e immagino che lo sia altrettanto da metà settembre, prima che chiuda, quando le foglie cambiano colore.
Il percorso del giardino botanico di Valbonellla è lungo e ben organizzato, ed è un’esperienza bella per bambini e persone poco avvezze alla vita nella natura.
Il posto mi ha assorbita, tra i profumi ormai quasi scomparsi dai boschi e i suoni, e il tempo è volato. In due ore ho percorso la metà dei sentieri.
Sono stata col naso per aria, a guardare le chiome verde acceso degli alberi, e vicina al terreno, per guardare i cespugli di felci come li guarderebbe un animaletto o un insetto.
Ho osservato avidamente tante piante e letto tanti cartellini piantati nel terreno. Ho scoperto alcune cose su alcune piante che ho, ho scoperto che i girini dal vivo sono più grandi di quello che sembra sui libri.
Consiglio vivamente di andare a visitare questo giardino botanico, per fare una piacevole camminata tra gli alberi e la vegetazione, conoscere nuove piante e la differenza tra loro. Si possono apprendere importanti lezioni tra quelle piante, su di noi e sull’ambiente, mentre lo esploriamo con attenzione, come questa targa che spiega come funziona il microambiente.

Il rispetto e l’amore della natura si impara anche da piccoli, ma soprattutto si impara. Bisogna cogliere qualunque opportunità che abbiamo per farlo e per questa ragione vale davvero la pena visitare il giardino botanico di Valbonella e affezionarsi all’ambiente di cui siamo parte attiva.
Come ultima cosa vorrei aggiungere una piccola informazione: nella foto all’inizio dell’articolo c’è una raganella su una foglia di ninfea. Sapreste individuarla?
Altre dosi di natura: Droghe Vegetali
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Ambra Martino