Sei mesi. Sei lunghi mesi di attesa. Un’estate che, per i fan di The Walking Dead è stata inevitabile, insuperabile. Giornate calde, farcite di pura agonia psicologica e addolcite solo da Fear The Walking Dead, lo spin off che AMC ci ha voluto regalare per lenire le pene dell’attesa, tra una stagione e l’altra di TWD.
La fine della sesta stagione è stata più amara e sofferta del solito: ci ha lasciato un Negan (donne, è il Danny di Grey’s Anatomy, iniziate a vedere questa serie tv se ancora non lo fate) con la sua Lucille in mano, ovvero una mazza fatale a cui il personaggio attribuisce una personalità tutta femminile. Da vero psicopatico sessista insomma.
Ma Negan ci piace proprio per la sua follia, confermata dal Primo Episodio della Settima Serie. Dopo numerosi minuti dall’inizio della prima agognatissima puntata iniziamo finalmente a capire chi è la vittima del suo Ambarabaciccicoccò. O meglio, le vittime.
Questo è il colpo di scena, visto che in molti pensavano già a Glenn o ad Abraham come possibili vittime di Lucille. Sapete perché? Perché TWD in questo è un po’ come Beautiful, lascia sempre qualche indizio da telenovela.
Nell’ultimo episodio della sesta serie, Abraham è pronto ad amare Sasha, e Maggie, la compagna di Glenn, lascia presagire che, ora che è incinta, nulla potrà più fermarla. E TWD per non sembrare banale che fa? Fa morire entrambi i maschietti. Malamente.
Ora, se questo poco ci tange per Abraham, che per quanto rilevante, è pur sempre un personaggio rimpiazzabile, siamo rimasti davvero molto male per l’indegna fine del povero Glenn, il tutto fare, uno dei più forti del gruppo, un personaggio storico, un pilastro della serie, che si è salvato in situazioni molto più pericolose (vi ricordate quando, nella sesta stagione, è caduto in mezzo ad una folla di zombie e tutti lo davano per morto?).
E forse è proprio questo il punto: solo una fine ingiusta e inevitabile poteva stroncare lo scaltrissimo Glenn ora che stava per diventare padre.
Gli scenari che si aprono adesso sono molto interessanti, quindi, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Maggie, che ha perso davvero tutto, tranne il suo bambino. Già Rick ha provato a farle capire nella precedente stagione che è tempo di saper badare a se stessi. Come si trasformerà la neo-mamma? Noi ce la ricordiamo come pimpante campagnola che ci prova con Glenn nel fienile, ma l’amore per il brunetto, diciamocelo, l’ha un po’ infiacchita. Sarà arrivato il momento del riscatto?
Da Sasha ci aspettiamo molto meno onestamente. Come profilo psicologico sembra molto più modesta. E comunque il suo legame con Abraham non è paragonabile a quello della coppia più amata di TWD.
In questo episodio, alla fine dei giochi, si sente molto la mancanza di Carol, e la puntata scorre lenta. Magari avessimo potuto godere di una delle sue entrate sceniche! Ma anche lei è fuori gioco, salvata da Morgan dopo un’ aggressione da parte di uno dei “Salvatori”.
Per concludere, quindi, l’unico momento davvero interessante di tutta la puntata è quello in cui Negan vuole umiliare l’orgoglio di Rick a tal punto da chiedergli di amputare il braccio a Carl; ma manca comunque un po’ di ritmo. Tutta questa attesa forse aveva alimentato in noi delle aspettative che ci hanno lasciato con l’amaro in bocca. E, almeno per il momento, la faccia tosta di Rick è stata totalmente smontata: Io ti ucciderò, dice sconvolto a Negan quando uccide Abraham. Ma questa frase, alla fine dell’episodio, si trasforma inevitabilmente in Io sono al tuo servizio, nel momento in cui la vita di tutti dipende solo da lui.
Noi in Rick ci crediamo però. Ha perso una battaglia sanguinosa, non la guerra. E attendiamo il suo glorioso riscatto, uno da vero leader. Uno “alla Rick”.
Alessia Pizzi