Il Magnifico continua a splendere in tv

i medici 2

Lorenzo il Magnifico torna a incantare il pubblico italiano.

Dopo il grandissimo successo dei primi due episodi, la storia della famiglia Medici continua su Rai 1, tra intrighi (tanti), storie d’amore (con nudi graditi!) e colpi di scena (pochi!). La serie si conferma un perfetto intrattenimento serale, anche se più di tanto non le si può chiedere. Ancora una volta, infatti, non stupisce o sorprende lo spettatore né per originalità della storia, né per i dialoghi, né per scelte di regia. Eppure, alcuni temi si lasciano sempre guardare con piacere e anche con coinvolgimento. Inoltre, se avete la fortuna di condividere la visione dei Medici, sicuramente avrete motivo di farvi qualche risata (come abbiamo fatto noi!). Sarebbe ancora meglio se lo si potesse vedere in originale, visto che il doppiaggio lascia a desiderare rendendo le interpretazioni eccessivamente finte e artefatte.

I Medici 2: Lorenzo il Magnifico e gli intrighi di Firenze

Dopo aver preso il potere, Lorenzo deve necessariamente confrontarsi con il suo significato.

Ci sono dei limiti morali che non varcherò.

Dichiara nella stanza da letto della sua amante Lucrezia. Questo perché il giovane conosce benissimo le dinamiche del potere. Sa che per ottenerlo e mantenerlo si è disposti a sacrificare qualsiasi cosa, spesso delle vite umane. Se per lui la bontà e la compassione sono elementi di forza, per i suoi nemici sono delle debolezze. Alla moralità di Lorenzo, frutto probabilmente non solo della sua educazione, ma anche dello studio filosofico e letterario, si contrappongono Sforza e Jacopo Pazzi. Il primo è il classico regnante che vuole essere temuto piuttosto che amato. Crudele con i suoi sudditi, è ipocrita e opportunista. Jacopo Pazzi, invece, è accecato dall’odio per la famiglia Medici. È disposto a tutto pur di ottenere la supremazia, anche ricorrendo ai peggiori sotterfugi. Per lui non esistono legami di sangue o di lealtà a meno che essi non aderiscano in pieno alla sua causa. Le sue idee sono rigide e inflessibili.

Lorenzo, invece, è di natura sensibile e cerca di conservare la sua compassione. Ecco perché non riesce a costringere la sorella Bianca a un matrimonio infelice. Non può rimanere sordo alle suppliche della sorella e sceglie un’altra strada, confidando nella possibilità di risvolti inaspettati e positivi dall’unione di Medici e Pazzi. La sua educazione culturale l’ha portato a essere flessibile in ciò che crede. Lorenzo è mosso da ideali alti e da bellezza. Difficilmente queste parole si accostano alla politica, ma non è un buon motivo per non provarci.

E così, quella che doveva essere una storia alla Romeo e Giulietta, ovvero quella tra Bianca e Guglielmo Pazzi si risolve nel migliore dei modi.

Anche per Francesco Pazzi il matrimonio del fratello si rivela un’ottima occasione per conoscere Novella. In queste due puntate, vediamo un lato dell’antagonista dei Medici che era rimasto fino ad ora nascosto. Lo vediamo innamorarsi, schierarsi dalla parte del fratello e aiutare Lorenzo contro lo zio per il bene di Firenze. Scopriamo che da bambini i due erano vicini e che è stato l’irruente intervento di Jacopo, in seguito alla morte dei genitori di Francesco, a separarli. In confronto a Sean Bean che interpreta il “cattivo” per eccellenza, il personaggio di Matteo Martari sembra essere più complesso.

Rispetto ai Pazzi, i giovani Medici vivono storie sentimentali piuttosto travagliate.

Lorenzo, nonostante la bella dichiarazione d’amore del secondo episodio, continua a tradire sua moglie con la sua amante di lunga data. E se Clarice inizialmente scopre i piaceri dei doveri coniugali (eh!), si accorge anche di non essere sola nella vita di Lorenzo. Lui, così abile nella vita politica, sembra del tutto inerme e incapace di scegliere in questa situazione.

C’è poi Giuliano che, tra una scaramuccia e l’altra con Simonetta Vespucci, riesce a conquistarne il cuore. Le scene tra di loro fanno sorridere, perché sono la classiche moine tra innamorati che non si vogliono dichiarare tali. Per quanto lo sviluppo della loro storia sia veloce e i loro dialoghi un po’ esagerati, è bello guardarli punzecchiarsi, soprattutto se questo comporta la visione di Giuliano semi-nudo!

Menzione speciale: la sigla

Non possiamo evitare di commentare la grandiosità della canzone di Skin in collaborazione con Paolo Buonvino. Renaissence si conferma una delle sigle più riuscite delle serie tv. Atmosfere rinascimentali insieme a elementi elettro, pop e rock accompagnano le immagini suggestive di colate di oro fuso che vanno a formare il celebre giglio mediceo. Non si può che rimanere estasiati ad ascoltare ogni volta fino alla fine.

Prima di salutarvi, vi lasciamo con la solita galleria testimone dei nostri commenti durante la visione. Speriamo che vi diverta, come ha divertito noi!

Federica Crisci e Francesca Papa

Federica Crisci
Sono laureata Lettere Moderne perché amo la letteratura e la sua capacità di parlare all'essere umano. Sono una docente di scuole superiori e una SEO Copy Writer. Amo raccontare storie e per questo mi piace cimentarmi nella scrittura. Frequento corsi di teatro perché mi piace esplorare le emozioni e provare a comprendere nuovi punti di vista. Mi piace molto il cinema, le serie tv, mangiare in buona compagnia e tante altre cose. Passerei volentieri la vita viaggiando in compagnia di un terranova.

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